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Comune di Putignano

fondo

Estremi cronologici: 1153 - 1960

Consistenza: Unità 2051: regg. 636, bb. 1182, voll. 151, pergg. 82

Storia archivistica: Dall'esame del primo inventario contenuto nel 'Libro magno', redatto il 10 agosto 1629 dai notai Vito Antonio Tarantino e Pietro Filomena si evince che la documentazione risultava divisa in privilegi e «strumenti», cioè in documenti pubblici e privati
L'inventario del 31 gennaio 1659 redatto dal notaio Vito Antonio Campanella, sotto il «sindacato del dottor fisico Donato Antonio Troylo», sempre contenuto nel 'Libro Magno', riporta indicazioni circa l'ubicazione dell'archivio, la collocazione dei documenti al suo interno, e la suddivisione in fascicoli del materiale membranaceo e cartaceo. Il locale adibito ad archivio risultava il medesimo che accoglieva la cancelleria nell'antica sede del governo comunale: cioè il palazzo del Sedile. All'interno la documentazione, consistente in trenta fascicoli di atti ed altre scritture, era custodita nello «stipo seu archivio di mezo»; mentre numerosi fasci di scritture riportanti i conti consuntivi di spesa degli anni di sindacato, compresi tra il 1560 ed il 1600, erano conservati nello «stipo piccolo» in ordine strettamente cronologico. In un secondo armadio piccolo erano conservati altri libri annuali di conti ed otto fascicoli relativi alle «gabelle» ed ai «magazzinieri delle grane», ed «un apprezzo delle fabbriche della Chiesa, il conto della decima del vino, il dispendio alla fabbrica di Santa Maria Greca, il dispendio della campana». Nello «stipo a mano sinistra nell'entrare in cancelleria» erano conservati altri registri di conti sindacali fino all'anno 1624. «Nello stipo a mano destra» erano ugualmente custoditi altri libri di conti fino all'anno 1655 ed un libro «dove stanno notati tutti i beni della Un(iversi)tà». Circa i criteri seguiti per l'ordinamento delle carte possiamo avvalerci dell'indice alfabetico delle scritture (carte 33-35) compilato alla fine dell'inventario, nel qual indice il notaio annotò a sinistra la materia giuridica o il destinatario del documento, a destra una segnatura con l'indicazione della carta, del fascicolo e del numero d'ordine che ogni documento occupava all'interno della serie. Il notaio Campanella fu, dunque, il primo vero ordinatore dell'Archivio dell'Università di Putignano: grazie a lui sappiamo che era ubicato nel locale della cancelleria, che allo scopo erano destinati cinque armadi (uno grande centrale ed altri quattro, di cui due piccoli che erano posti lateralmente rispetto all'entrata dell'ufficio). La segnatura data a ciascun documento rimarrà inalterata anche nei successivi inventari del 1678 e del 1763, ed è rinvenibile tuttora sul 'verso' di quasi tutte le pergamene conservate.
Cosicché l'archivio veniva ordinato secondo due criteri: il cronologico che veniva applicato al materiale cartaceo, e quello per materia che veniva riservato al materiale pergamenaceo.
Nel 1678 fu operato un nuovo riordinamento, che in sostanza si attenne al precedente intervento del 1659, e fu prodotta una nuova inventariazione.
Nel 1763 Andrea Luisi e Giambattista Castellana «deputati specialmente eletti da questa magnifica Università» provvidero a redigere un nuovo inventario dalla cui lettura si evincono informazioni riguardanti la sistemazione dei locali d'archivio e le prassi seguite per la conservazione degli atti.
Interessante appare soffermarsi sulla cura che gli amministratori dell' 'Universitas' riponevano nei confronti del materiale pergamenaceo: era riposto in un cassetto chiuso a chiave all'interno dell'armadio più grande. Tuttavia, dalle descrizioni contenute nell'inventario si deduce che veniva operata una diversa valutazione dell'importanza attribuita al materiale archivistico: c'erano carte ritenute importanti, altre ritenute trascurabili. A testimonianza di ciò si vedano le descrizioni sommarie degli atti «del secolo passato ed antepassato», i quali giacciono nello «stepo a canto del pozzo, laceri, corrosi e per l'umido <in>intelligibili».
Nel 1862 l'archivio subì una nuova inventariazione ad opera del notaio putignanese Michelangelo Morea, il quale impiegò tredici sedute, tra il 24 marzo ed il 13 settembre, per portare a termine le operazioni. L'intervento del Morea non apportò alcuna modifica alla struttura dell'archivio [cfr. ANTONIO D'ITOLLO, I più antichi documenti del Libro dei Privilegi dell'Università di Putignano (1107-1434), Società di Storia Patria per la Puglia, Bibliografie e Fonti Archivistiche, VIII, Bari, Editrice Tipografica, 1989, pp. VII e ss.].
Il 24 luglio 1950, la Soprintendenza archivistica di Napoli, durante una verifica dell'archivio del Comune di Putignano, riscontrava che i locali adibiti ad archivio erano sì idonei, ma insufficienti ad accogliere l'intero complesso documentario; rilevava altresì un buono stato di conservazione ed un discreto stato di ordinamento dei documenti, benché mancasse un'inventariazione completa ed aggiornata. Purtroppo non potette non constatare che l'archivio aveva subito dispersioni. L'ispettore della Soprintendenza napoletana, analizzando le consistenze riportate negli inventari sei e settecenteschi congetturò dovessero mancare circa duecento buste, sottratte o scartate inconsultamente tra il 1800 ed il 1870.
Nel 1963 la documentazione fu riordinata e venne redatto un inventario in due volumi (I parte anni 1316-1870; II parte anni 1870-1955), dal quale emerse che tutta la documentazione risultava classificata secondo il Titolario Astengo, emanato dalla circolare del Ministero dell'Interno n. 17100/2 del 1 marzo 1897. Evidentemente, l'organizzazione data dal Titolario ministeriale fu applicata retrodatandola a tutta la documentazione.
Nel 1966 la Soprintendenza archivistica per la Puglia constatava che l'inventario comprendeva solo una parte del complesso archivistico. In più, metteva in evidenza che gli atti fino al 1956 risultavano ben ordinati e conservati mentre quelli successivi, sebbene ugualmente ben ordinati e conservati, non godevano di una sistemazione soddisfaciente.
Nel 1984 il Comune istituiva la "Sezione separata d'archivio" (ai sensi dell'art. 30 lett. c del decreto del Presidente della Repubblica n. 1409 del 30 settembre 1963) con delibera della Giunta municipale n. 1244 del 18 ottobre1983 e del Consiglio comunale n. 93 del 12 aprile 1984.
Purtroppo, la situazione precipitava nel 1985 quando la Soprintendenza archivistica accertò l'inidoneità, per quantità, dei locali d'archivio e delle scaffalature ed il pessimo stato di conservazione delle carte, quest'ultimo dovuto al temporaneo trasferimento del materiale documentario in altri locali, a causa della ristrutturazione che in quel periodo interessava la sede normalmente adibita ad archivio. Il quadro appariva preoccupante: «gli atti giacciono - così riferiva l'ispettore - ammucchiati sul pavimento in parte ed in parte conservati disordinatamente sulle scaffalature». Pure, durante il trasloco gli atti inventariati si erano frammisti a quelli non inventariati.
La condizione in cui versavano le carte, non fatte ancora rientrare nei locali adibiti ad archivio, non migliorava nel 1988 anzi: la documentazione dell'archivio storico risultava mischiata a quella dell'archivio di deposito, atti sciolti si presentavano sparsi sul pavimento e la documentazione fuoriuscita da fascicoli aperti.
Nel 1989 venivano portati a termine i lavori di riordinamento del complesso documentario (ancora non accolto negli idonei locali destinati nel Palazzo municipale) dalla Cooperativa "Proposta" di Putignano giusta convenzione stipulata in data 17 maggio 1985 tra la stessa cooperativa ed il Comune di Putignano, ai sensi della legge regionale n. 34 del 24 novembre 1982.
Nel 2005, l'archivio storico del Comune di Putignano fu trasferito presso la Biblioteca comunale.
Nel 2007 è stato realizzato dalla Newdata s.r.l. il progetto di "Riordinamento, inventariazione e pubblicazione on line degli strumenti di ricerca relativi agli archivi comunali e d'impresa delle Puglie" e proposto dai comuni di Putignano e Noci, finanziato con fondi APQ 2005 dalla Regione Puglia.


Descrizione: Il fondo è costituito da documentazione prodotta o comunque acquisita dall' 'Universitas' e dal Comune durante l'espletamento della propria attività istituzionale e l'esercizio delle proprie competenze.

Ordinamento: L'archivio storico si compone di un fondo pergamenaceo, ordinato cronologicamente e non compreso nell'ultimo inventario realizzato nel 2005, ma pubblicato e riprodotto sul sito istituzionale della Soprintendenza archivistica per la Puglia (Progetto Pergamo).
Per quanto riguarda il fondo cartaceo, soggetto a tre riordinamenti (nel 1963, nel 1989 e nel 2005), attualmente risulta inventariato in più partizioni di cui non si è tenuto conto nella descrizione di questa scheda. Pertanto la consistenza delle serie particolari e del carteggio rispetta solo la distinzione tra 'archivio storico di antico regime e preunitario' e 'archivio storico postunitario'.

Strumenti di ricerca:
Antonio D'Itollo, Universitas di Putignano. Regesti del Libro dei privilegi, 1107-1434
Laura Annalisa Lucchi, Comune di Putignano. Inventario dell'archivio storico, 1316-1950; 1950-1970
Cooperativa Proposta, Comune di Putignano. Inventario dell'archivio storico, 1153-1948
Gerardo Pesce, Comune di Putignano. Inventario dell'archivio storico, 1316-1870

Documentazione collegata:
Atti dello stato civile, 1809-1900. Conservata presso: ARCHIVIO DI STATO DI BARI, Stato civile, Putignano.
Catasto provvisorio, 1814, regg. 6. Conservata presso: ARCHIVIO DI STATO DI BARI, Atti catastali, Catasto provvisorio, Putignano.
Catasto onciario, 1752-[1806], voll. 2. Conservata presso: ARCHIVIO DI STATO DI BARI, Atti catastali, Onciari, Putignano.
Atti dei notai, 1552-1889, voll. 1400. Conservata presso: ARCHIVIO DI STATO DI BARI, Archivi notarili, Archivio notarile distrettuale di Bari, Putignano.
Atti demaniali, 1703-1791; 1800-1863, bb. 2, n. 3 documenti cartacei. Conservata presso: ARCHIVIO DI STATO DI BARI, Atti demaniali, Putignano.
Catasto provvisorio terreni, 1809-1937, regg. 64. Conservata presso: ARCHIVIO DI STATO DI BARI, Atti catastali, Catasto provvisorio terreni, Putignano.

La documentazione è stata prodotta da:
Comune di Putignano
Universitas di Putignano

La documentazione è conservata da:
Comune di Putignano. Biblioteca Filippo De Miccolis Angelini


Bibliografia:
"Le pergamene del Libro dei privilegi dell'Università di Putignano", a cura di A. D'ITOLLO, Castellana Grotte (BA), Pascale, 1988.
A. D'ITOLLO, "I più antichi documenti del libro dei privilegi dell'Università di Putignano (1107-1434)", Società di Storia Patria per la Puglia, Bibliografie e Fonti Archivistiche, VIII, Bari, Editrice tipografica, 1989.

Redazione e revisione:
Caldarola Alessandro - direzione lavori Eugenia Vantaggiato, 2006/11/10, prima redazione
Mincuzzi Antonella - supervisore Rita Silvestri, 2015/09/04, supervisione della scheda

Modalità di consultazione:
a richiesta


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