Estremi cronologici: sec. XII - sec. XIX seconda metà
Note alla datazione: Con documenti in copia dal 1097.
Consistenza: Unità 6000: circa 600 pergg., 4796 regg. e filze, 300 bb., 293 piante e disegni
Storia archivistica: L'archivio Salviati fu dichiarato, ai sensi della legge n. 2006 del 1939, di importante interesse dalla Sovrintendenza Archivistica per la Toscana con provvedimento del 10 ottobre 1949 (dichiarazione rinnovata in data 15 aprile 1958).
Allora la documentazione cartacea era conservata a Pisa nel Palazzo Salviati, mentre le pergamene e l'inventario dei Libri di commercio e di amministrazione patrimoniale nella residenza di Migliarino Pisano, in comune di Vecchiano. Nel 1958 anche il diplomatico, insieme agli strumenti di corredo, fu trasferito a Pisa nel palazzo di famiglia.
A seguito del D.P.R. n. 1409 del 1963 l'archivio Salviati è stato dichiarato di notevole interesse storico dalla Sovrintendenza Archivistica per la Toscana con provvedimento n. 94 del 27 marzo 1965 (dichiarazione rinnovata in data 11 set. 1972 n. 168).
Dal settembre 1984 è stato depositato, per gentile concessione della famiglia, presso la Scuola Normale Superiore di Pisa che ha provveduto a collocarlo in una sede prestigiosa, nella Sala Azzurra del Palazzo dei Cavalieri, impegnandosi, nell'atto di deposito, allo studio, al restauro, alla valorizzazione dei documenti oltre che a consentirne la consultazione.
L'archivio fu sottoposto ad un lavoro di riordino e inventariazione nella seconda metà del '700 per volere del duca Averardo di Giovan Vincenzo Salviati, che incaricò due archivisti, purtroppo rimasti anonimi, di redigere l'inventario della Miscellanea. I due archivistici settecenteschi, inoltre, regestarono, nelle pagine iniziali del loro inventario, separatamente dalle carte miscellanee, il Diplomatico.
A metà dell'800 Scipione Salviati ordinò ad un archivista, anch'esso rimasto anonimo, la compilazione di un ulteriore indice, che comprese il materiale documentario rimasto escluso dall'inventario settecentesco e tutto quello prodotto successivamente fino al 1848. In questo stesso periodo furono redatti anche repertori alfabetici per argomento e per persona.
Alla fine dell'800 fu realizzata una nuova regestazione, valida ancora oggi, che eliminò la divisione, creata nel '700, tra i due rami della famiglia, costituendo un unico Diplomatico ordinato cronologicamente.
Sempre alla fine del sec. XIX furono inventariate le piante e i disegni e le carte del principe Camillo Borghese.
Agli inizi del '900 fu redatto l'inventario dei Libri di commercio e di amministrazione patrimoniale e nel 1908 fu compilato da Luigi Pierucci un quaderno di "Appunti storici e genealogici presi nella verifica e nel riordinamento delle carte contenute nelle buste".
L'inventariazione del sec. XVIII, quella dell'800 e quella dei primi del Novecento formano tutt'oggi la chiave d'accesso alla documentazione.
Recentemente sono state inventariate da Miletta Sbrilli e Ewa Karwacka le piante e disegni (1993) e da Milletta Sbrilli, con la collaborazione di Stefano Pieroni, le carte di Scipione Salviati (1999).
A metà dell'800 Scipione Salviati ordinò ad un archivista, anch'esso rimasto anonimo, la compilazione di un ulteriore indice, che comprese il materiale documentario rimasto escluso dall'inventario settecentesco e tutto quello prodotto successivamente fino al 1848. In questo stesso periodo furono redatti anche repertori alfabetici per argomento e per persona.
Alla fine dell'800 fu realizzata una nuova regestazione, valida ancora oggi, che eliminò la divisione, creata nel '700, tra i due rami della famiglia, costituendo un unico Diplomatico ordinato cronologicamente.
Sempre alla fine del sec. XIX furono inventariate le piante e i disegni e le carte del principe Camillo Borghese.
Agli inizi del '900 fu redatto l'inventario dei Libri di commercio e di amministrazione patrimoniale e nel 1908 fu compilato da Luigi Pierucci un quaderno di "Appunti storici e genealogici presi nella verifica e nel riordinamento delle carte contenute nelle buste".
L'inventariazione del sec. XVIII, quella dell'800 e quella dei primi del Novecento formano tutt'oggi la chiave d'accesso alla documentazione.
Recentemente sono state inventariate da Miletta Sbrilli e Ewa Karwacka le piante e disegni (1993) e da Milletta Sbrilli, con la collaborazione di Stefano Pieroni, le carte di Scipione Salviati (1999).
Descrizione: L'archivio Salviati è articolato nelle seguenti sezioni:
- diplomatico
- libri di commercio e di amministrazione patrimoniale
- miscellanea
- piante e disegni.
All'archivio Salviati sono aggregate le carte di Camillo Borghese e quelle del nipote, Scipione Salviati. Queste ultime si trovano descritte in "Guida agli archivi delle personalità della cultura in Toscana tra '800 e '900. L'area pisana".
Ordinamento: L'attuale ordinamento si fonda sugli inventari sette-otto-novecenteschi ancora oggi in uso.
Strumenti di ricerca:
Salviati Scipione. Inventario delle carte
Strumenti di ricerca interni al fondo: Indice generale della "Miscellanea" (tomo I e tomo II) (metà del '700) Indice generale della "Miscellanea" (metà dell'800) Repertori degli Indici della "Miscellanea" (metà dell'800) "Diplomatico spogli" (fine '800) "Indice delle piante" (fine '800) Indice dell'archivio del principe Borghese e relativo repertorio (fine '800) "Inventario dei Libri di commercio e di amministrazione patrimoniale" (inizi del '900)
Documentazione collegata:
Salviati, Un corposo numero di lettere del cardinale Giovanni Salviati del sec. XVI si trova nella prima serie delle "Carte Strozziane" conservate all'Archivio di Stato di Firenze. Conservata presso: Archivio di Stato di Firenze, Carte Strozziane, serie I
Salviati, Carte Salviati si trovano presso l'Archivio Segreto Vaticano nei fondi Borghese e Borghese Salviati. Conservata presso: Archivio Segreto Vaticano, fondi Borghese e Borghese Salviati
Salviati, Carte Salviati si trovano presso la Biblioteca Vaticana nel fondo Barberini Salviati. Conservata presso: Biblioteca Vaticana, fondo Barberini Salviati
La documentazione è stata prodotta da:
Salviati
La documentazione è conservata da:
Scuola Normale Superiore
Bibliografia:
E. KARWACKA CODINI - M. SBRILLI, Piante e disegni dell'Archivio Salviati. Catalogo, Pisa, 1993
Archivi dell'aristocrazia fiorentina. Mostra di documenti privati restaurati a cura della Soprintendenza Archivistica per la Toscana tra il 1975 e il 1989, catalogo della mostra, Firenze, Acta, 1989, 175-188
Notizie archivi toscani, in "Archivio storico Italiano", 1956, pp. 548 - 550
Guida agli archivi delle personalità della cultura in Toscana tra '800 e '900. L'area pisana, a cura di Emilio Capannelli e Elisabetta Insabato, coordinatore Romano Paolo Coppini, Firenze, Leo S. Olschki Editore, 2000, 262-264
Francesco Salviati (1510-1563) o La bella Maniera, Roma, Villa Medici 28 gennaio-29 marzo 1998, Parigi, Musée du Louvre 30 aprile-29 giugno 1998, catalogo a cura di C. Monbeig Goguel, Parigi 1998, documento n. 143, Lettre de Francesco à Jacopo Salviati
M. SBRILLI, L'archivio Salviati e il suo deposito alla Scuola Normale Superiore: un esempio di valorizzazione, in "Il futuro della memoria. Atti del Convegno internazionale di studi sugli archivi di famiglie e di persone, Capri, 9-13 settembre 1991", Roma, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Ufficio centrale per i Beni archivistici, 1997, vol. 2, pp. 539-544
Redazione e revisione:
Trovato Silvia, 2005/08/03, prima redazione
Modalità di consultazione:
Liberamente accessibile previa autorizzazione della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana