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Baldessari Luciano

Rovereto 1896 dic. 10 - Milano 1982 set. 26

Architetto, pittore, scenografo, industrial designer

Intestazioni:
Baldessari, Luciano, architetto, (Rovereto 1896 - Milano 1982), SIUSA

Luciano Baldessari nasce a Rovereto (Trento) il 10 dicembre 1896. Dal 1913 aderisce al Circolo Futurista fondato a Rovereto dall'amico e maestro Depero. Dal 1919 è a Milano, dove frequenta il Politecnico di Milano, ottenendo la laurea in architettura nel 1922. Negli stessi anni frequenta anche i corsi di prospettiva scenografica dell'Accademia di Brera. Nel gennaio del 1923 si trasferisce a Berlino, dove soggiorna fino al 1926. Qui lavora in qualità di scenografo per il teatro e si dedica parallelamente alla pittura e al disegno, realizzando ritratti e opere a carattere paesaggistico Torna in Italia nel maggio del 1926. Nel giugno del 1927 realizza l'allestimento della Mostra della Seta a Villa Olmo (Como) e, ancora nel 1927, l'arredamento della biblioteca - libreria Notari in via Montenapoleone, a Milano. Nel 1928 apre il primo studio milanese in via Santa Marta 25. Nello stesso anno progetta l'allestimento della Mostra della Moda al Teatro Excelsior di Venezia e il Teatro della Moda alla Fiera Internazionale di Milano e al Teatro dell'Esposizione di Torino. Fra il 1928 e il 1930 realizza numerose scenografie per il teatro. Partecipa all'Expo di Barcellona del 1929 progettando lo Stand Tessili Italiani e il manichino metallico "Luminator". Nel 1930 riceve l'incarico di progettare il bar Craja, cui invita a collaborare Luigi Figini, Gino Pollini e Fausto Melotti: il Craja, distrutto nel 1964, sarebbe diventato uno dei più importanti luoghi di ritrovo degli intellettuali milanesi, frequentato, fra gli altri, da Alfonso Gatto, Renato Birolli, Gino Severini e Luigi Veronesi. Nell'attiguo ristorante Craja, preesistente l'apertura del bar, Baldessari aveva conosciuto l'industriale Carlo De Angeli Frua, con cui avrebbe stretto un rapporto di amicizia e di collaborazione, realizzando per lui una serie di progetti architettonici e suggerendo la linea acquisitiva alla base della sua importante collezione di arte contemporanea. Seguono anni di intensa progettazione architettonica nel segno del razionalismo, da cui nascono lo stabilimento Italcima (Milano, 1932), il Padiglione della Stampa alla V Triennale (1933), il progetto per la Città Cinematografica di Milano (1933, non realizzato), due sale per l'Esposizione dell'Aeronautica Italiana al Palazzo dell'Arte di Milano (1934), la casa d'abitazione di via Pancaldo (1934 - 35), un padiglione per l'Expo Internazionale di Bruxelles (1935) e il progetto - non realizzato - per un complesso di abitazioni e uffici in piazza San Babila (commissionato da Carlo De Angeli Frua, 1936 - 37). Nel dicembre 1939 sbarca a New York, dove soggiornerà fino al 1948. Qui realizza un progetto per il Teatro della Moda di Elizabeth Arden, il ristorante self - service "Alma Products Inc.", numerose scenografie e opere pittoriche e grafiche. In questi anni frequenta Alexander Calder, José Luis Sert, Fernand Léger, Stamo Papadaki, Mies van der Rohe, Walter Gropius e numerosi degli "émigrés" che avevano lasciato l'Europa a causa della guerra. Tornato a Milano progetta l'atrio e lo scalone d'onore alla IX Triennale di Milano (1951), che comporta la "regia" delle opere di numerosi artisti invitati a partecipare (fra cui Crippa, Dova, Milani, Rossi, Radice). In quest'occasione Lucio Fontana realizza il suo celebre "cirro luminoso", sopeso sul soffitto del salone d'onore. Dal 1951 al 1956, Baldessari è incaricato dalla Breda di progettare i propri padiglioni alla Fiera Internazionale di Milano: l'architetto vi chiama a collaborare Lucio Fontana (1953 e 1954), Attilio Rossi (1954) e Umberto Milani (1954). La collaborazione fra Baldessari e Fontana si ripete anche in occasione della progettazione del padiglione Sidercomit alla Fiera del 1953, cui partecipa anche Attilio Rossi. Negli stessi anni è autore di importanti allestimenti di mostre d'arte: quella su Van Gogh a Palazzo Reale di Milano e sul Risorgimento Mantovano alla Casa del Mantegna di Mantova (1952, entrambe con Attilio Rossi); quelle su Rembrandt e il Seicento Olandese (1954), su Arte e Civiltà Etrusca (1955) e su Modigliani (1958) a Palazzo Reale, dove, in collaborazione con l'architetto Zita Mosca, realizza in seguito anche le mostre su Roberto Crippa (1971), Lucio Fontana (1972) e la mostra "La ricerca dell'identità" (1974).Nel 1956 - 57 è invitato a progettare un grattacielo all'Hansaviertel di Berlino. Dal 1958 è capogruppo per la progettazione di un lotto di edifici residenziali nel quartiere INA - Casa Feltre a Milano. Del 1962 - 66 è il progetto per la casa di riposto "Villa Letizia" a Caravate (Varese), con la contigua cappella di Santa Lucia. Gli ultimi anni dell'attività professionale di Baldessari sono punteggiati da numerose mostre, sia personali che collettive (Museo Teatrale alla Scala, Milano, 1969 - 70; Palazzo Rosmini, Rovereto, 1970; Galleria Pancheri, Rovereto, 1975; Biennale di Venezia, 1976 e 1978; Galleria Schettini e Fondazione Corrente, Milano, 1978, Institut Culturel de Paris, 1981). Nel 1978 viene insignito del premio "A. Feltrinelli" dall'Accademia Nazionale dei Lincei. Luciano Baldessari si spegne a Milano nel 1982.

Complessi archivistici prodotti:
Baldessari Luciano (fondo)
Baldessari Luciano (fondo)
Baldessari Luciano (fondo)


Bibliografia:
Gianni Contessi (a cura di), Luciano Baldessari architetto (Gli anni del Luminator), catalogo della mostra, Galleria del Levante, Milano, 1978
Graziella Leyla Ciagà (a cura di), Luciano Baldessari nelle carte del suo archivio, Guerini, Milano, 1997. Mac Millan, 1982, 1, p. 133; Garzanti, 1996, p. 77; Allemandi, 2000, 1, pp. 152-154; Skira, 2000, p. 46; DEAU, 1, p. 222.
Zita Mosca (a cura di), Luciano Baldessari, catalogo della mostra, Mondadori, Milano, 1985
Vittorio Fagone, Baldessari. Progetti e scenografie, Electa, Milano, 1982
Luciano Baldessari architetto, Tamari, Bologna, 1963
Giulia Veronesi, Luciano Baldessari architetto, Collana Artisti Trentini, Trento, 1957

Redazione e revisione:
Doneda Cristina, 2005/02/28, prima redazione
Pernich Elisabetta, 2009/06/22, supervisione della scheda
Vichi Andrea Carlo, 2009/09/10, revisione


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