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Pilla Leopoldo

Venafro (Isernia) 1805 - Curtatone (Mantova) 1848

Mineralologo

Intestazioni:
Pilla, Leopoldo, mineralologo, patriota, (Venafro 1805 - Curtatone 1848), SIUSA

Leopoldo Pilla nacque a Venafro nel 1805 da Nicola, medico, naturalista e studioso di geologia, e da Anna Macchia.
Nel 1819 si trasferì a Napoli per studiare presso il Collegio di Medicina veterinaria, da cui uscì nel 1825, iscrivendosi in quell'anno alla facoltà di Medicina.
Dopo essersi laureato nel 1829, ricevette tre anni più tardi il primo impiego nell'Ospedale militare della S. Trinità, in qualità di vincitore ad un concorso per il posto di chirurgo.
Tra il 1833 ed il 1835 ebbe modo di conoscere alcuni tra i più noti geologi del tempo, come Elie de Beaumont e Leopold von Buch, recatosi a Napoli per osservare l'attività del Vesuvio. Leopoldo Pilla collaborava in quel periodo attivamente alla rivista napoletana il «Progresso», sulle cui pagine dirigeva il "Bullettino geologico del Vesuvio e dei Campi Flegrei".
Nel 1835 si dimise dall'incarico ricoperto nell'Ospedale della S. Trinità perché sperava di ottenere la cattedra di Mineralogia e geologia presso l'Università di Napoli, ma si trovò invece a vivere senza una fissa occupazione fino al 1841 quando, anche grazie all'interessamento di Humboldt e Arago, e di Cosimo Ridolfi che avevano avuto modo di apprezzare i suoi studi mineralogici, ottenne la cattedra di Mineralogia presso l'Università di Pisa.
Nel frattempo partecipò con successo ad alcuni dei congressi degli scienziati italiani; in particolare si fece conoscere a quello di Firenze dove presentò due lavori geologici accolti con grande interesse dal mondo scientifico.
Nel 1842 fu inviato a rappresentare l'Università di Pisa al congresso degli Scienziati austriaci che si teneva a Padova.
Nel 1843 il granduca acquistò per il Museo mineralogico dell'ateneo pisano la sua collezione di prodotti vulcanici accordandogli una pensione vitalizia.
A Pisa si legò strettamente all'ambiente accademico granducale, figurando tra i principali promotori dei vari congressi degli scienziati italiani, come quello di Lucca (1843) e di Milano (1844) e frequentando, a Firenze, il Gabinetto di Giovan Pietro Vieusseux.
Nel 1848 partecipò alla Prima guerra d'indipendenza con il battaglione universitario pisano morendo sul campo di Curtatone.

Complessi archivistici prodotti:
Pilla Leopoldo (fondo)


Bibliografia:
F. IPPOLITO, "Leopoldo Pilla", in "Bollettino storico pisano", serie 3, anno 18 (1949), pp. 93-105
A. SCHERILLO, "Ricordo di Leopoldo Pilla", in "Memorie della Società Geologica Italiana", vol. 41 (1988), pp. 1344-1351
C. PRINCIPE, "La figura di Leopoldo Pilla vulcanologo", in "La situazione delle scienze al tempo della 'Prima riunione degli scienziati italiani'", Pisa, Giardini, 1989, pp. 131-146
"L'incontro di Venafro su Leopoldo Pilla, scienziato e martire del Risorgimento", Isernia, Istituto Molisano di Studi e ricerche - Amministrazione comunale di Venafro, 1992
B. D'ARGENIO "Gli anni della maturità di Leopoldo Pilla geologo", saggio introduttivo a L. Pilla, "Notizie storiche della mia vita quotidiana a cominciare dal 1mo gennaro 1830 in poi", a cura di M. DISCENZA, Venafro, Vitmar, 1996
G. MONSAGRATI, "Leopoldo Pilla: scienziato per vocazione, eroe per scelta", saggio introduttivo a L. Pilla, "Notizie storiche della mia vita quotidiana a cominciare dal 1mo gennaro 1830 in poi", a cura di M. DISCENZA, Venafro, Vitmar, 1996
L. Pilla, "Notizie storiche della mia vita quotidiana a cominciare dal 1mo gennaro 1830 in poi", a cura di M. DISCENZA, Venafro, Vitmar, 1996

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Lenzi Marco, revisione
Morotti Laura, 2011/11, rielaborazione
Volpi Alessandro, prima redazione


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