12100 Cuneo (Cuneo)
Telefono: 0171444832; 0171444830
E-mail: segreteria.culturale@istitutoresistenzacuneo.it; segreteria.amministrativa@istitutoresistenzacuneo.it
Siti web:
Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Cuneo
Tipologia: ente di cultura, ricreativo, sportivo, turistico
Costituito con decreto prefettizio nel 1964 per iniziativa delle associazioni partigiane e dell'Amministrazione provinciale, l'Istituto storico della resistenza e della società contemporanea in provincia di Cuneo è un consorzio di enti pubblici che annovera tra i suoi membri, oltre all'Amministrazione provinciale, 118 Comuni e 9 comunità montane. L'Istituto nacque con la denominazione di "Istituto storico Resistenza in Cuneo e Provincia" per iniziativa di un gruppo di partigiani che si fece carico delle istanze di conservazione della memoria che venivano dalla società del tempo.
Tra questi figuravano Nuto Revelli, Faustino Dalmazzo, Detto Dalmastro, e con loro il direttore della biblioteca civica di Cuneo Piero Camilla, Luigi Monti, Manlio Vineis ed Eugenio Meinardi.
Sin dalla nascita l'Istituto avviò una campagna di recupero di documentazione sulla Resistenza: all'apertura del censimento del materiale d'archivio, il 1 ottobre 1968, il patrimonio documentario contava già 58 donazioni.
I primi ad attivarsi per gettare le basi dell'archivio furono i protagonisti locali dell'antifascismo o della lotta partigiana come Lorenzo Burzio, Mario Donadei, Umberto Oggerino, Urbano Prunotto, Alberto Bianco, Nuto Revelli, Gildo Milano e Bartolomeo Bruna Rosso.
Cuore e motore dell'Istituto, l'archivio è cresciuto gradualmente nel corso del tempo, specializzandosi nella raccolta e catalogazione di materiali del e sul Novecento. La documentazione, circa 200 metri lineari di carte, è divisa in una novantina di fondi, destinati ad ampliarsi nel numero e nei contenuti, con l'arrivo di nuovi depositi.
Oggi l'Istituto ha acquisito la nuova denominazione di "Istituto storico della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Cuneo" e prosegue nel suo prezioso lavoro di conservazione e testimonianza della memoria.
Oltre all'archivio contenente una vasta documentazione sulla Resistenza e gli anni del secondo conflitto mondiale, possiede una biblioteca, un'emeroteca e una videoteca specializzate nella storia dell'Ottocento e del Novecento. Compiti dell'Istituto storico della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Cuneo sono la conservazione e la salvaguardia della memoria e dei valori della Resistenza e lo studio della storia contemporanea; particolare impegno è dedicato alla ricerca storica e alla didattica, all'organizzazione di convegni, di corsi per l'aggiornamento dei docenti e di concorsi per studenti e ricercatori. L'attività editoriale è caratterizzata dalla pubblicazione di una rivista semestrale dal titolo "Il Presente e la storia" e di volumi sulla storia della Resistenza e della società contemporanea.
Nato con una caratterizzazione fortemente resistenziale e partigiana, nel giro di pochi anni l'Istituto si definisce sempre più come istituto di storia contemporanea e anche l'archivio diviene un centro di documentazione il cui arco cronologico è compreso tra la prima guerra mondiale e la fine del XX secolo. Nel corso degli anni Novanta il patrimonio documentario è stato incrementato in misura significativa grazie alla decisione di acquisire e ordinare gli archivi dei partiti politici disciolti, dei sindacati e delle associazioni combattentistiche.
L'Istituto ha in corso l'informatizzazione dei fondi archivistici in stretta collaborazione con l'INSMLI; attualmente è completata per i fondi Democrazia proletaria, ANPI, Bartolomeo Vanzetti, Giuseppe Cavallera, Olivero, Federazione di Cuneo del PCI, Federazione di Cuneo del PSI, Federazione di Cuneo del PSDI, Giuseppe Biancani, Adele Faraggiana e Luigi Silvestro. Per la consultazione dell'archivio valgono le norme generali che regolano l'amministrazione degli archivi, fatte salve le eventuali disposizioni del donatore o del depositario, che sono vincolanti per la consultabilità e l'utilizzo della documentazione.
Cuore e motore dell'Istituto, l'archivio è cresciuto gradualmente nel corso del tempo, specializzandosi nella raccolta e catalogazione di materiali del e sul Novecento. La documentazione, circa 200 metri lineari di carte, è divisa in una novantina di fondi, destinati ad ampliarsi nel numero e nei contenuti, con l'arrivo di nuovi depositi.
Oggi l'Istituto ha acquisito la nuova denominazione di "Istituto storico della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Cuneo" e prosegue nel suo prezioso lavoro di conservazione e testimonianza della memoria.
Oltre all'archivio contenente una vasta documentazione sulla Resistenza e gli anni del secondo conflitto mondiale, possiede una biblioteca, un'emeroteca e una videoteca specializzate nella storia dell'Ottocento e del Novecento. Compiti dell'Istituto storico della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Cuneo sono la conservazione e la salvaguardia della memoria e dei valori della Resistenza e lo studio della storia contemporanea; particolare impegno è dedicato alla ricerca storica e alla didattica, all'organizzazione di convegni, di corsi per l'aggiornamento dei docenti e di concorsi per studenti e ricercatori. L'attività editoriale è caratterizzata dalla pubblicazione di una rivista semestrale dal titolo "Il Presente e la storia" e di volumi sulla storia della Resistenza e della società contemporanea.
Nato con una caratterizzazione fortemente resistenziale e partigiana, nel giro di pochi anni l'Istituto si definisce sempre più come istituto di storia contemporanea e anche l'archivio diviene un centro di documentazione il cui arco cronologico è compreso tra la prima guerra mondiale e la fine del XX secolo. Nel corso degli anni Novanta il patrimonio documentario è stato incrementato in misura significativa grazie alla decisione di acquisire e ordinare gli archivi dei partiti politici disciolti, dei sindacati e delle associazioni combattentistiche.
L'Istituto ha in corso l'informatizzazione dei fondi archivistici in stretta collaborazione con l'INSMLI; attualmente è completata per i fondi Democrazia proletaria, ANPI, Bartolomeo Vanzetti, Giuseppe Cavallera, Olivero, Federazione di Cuneo del PCI, Federazione di Cuneo del PSI, Federazione di Cuneo del PSDI, Giuseppe Biancani, Adele Faraggiana e Luigi Silvestro. Per la consultazione dell'archivio valgono le norme generali che regolano l'amministrazione degli archivi, fatte salve le eventuali disposizioni del donatore o del depositario, che sono vincolanti per la consultabilità e l'utilizzo della documentazione.
Complessi archivistici:
104ª brigata Garibaldi Carlo Fissore (fondo)
177ª brigata Giovanni Barale (fondo)
5ª divisione Alpi Mondovì (fondo)
Associazione Giustizia e libertà di Cuneo (fondo)
Bianco Alberto e Bianco Dante Livio (fondo)
Bollano Giuseppe (fondo)
Comando V Zona cuneese occidentale (fondo)
Commissione Peiper (fondo)
Dalmastro Benedetto (fondo)
Dalmazzo Faustino (ISRCN) (fondo)
Datola Giuseppe (fondo)
Divisioni autonome Rinnovamento (fondo)
Federazione italiana associazioni partigiane - FIAP di Cuneo (fondo)
Giacosa Giocondo (fondo)
Movimento federalista europeo - MFE di Cuneo (fondo)
Movimento unitario di rinnovamento italiano - MURI di Cuneo (fondo)
Perlo Giovanni (fondo)
Porcari Libero (fondo)
Portonero Ernesto (fondo)
Repaci Antonino (fondo)
Revelli Benvenuto (fondo)
Rossi Aurelio (fondo)
Sezione provinciale per l'alimentazione - SEPRAL di Cuneo (fondo)
Silvestro Luigi (fondo)
Streri Nello (fondo)
Ufficio provinciale dell'assistenza postbellica di Cuneo (fondo)
Unione provinciale degli agricoltori di Cuneo (fondo)
Valmaggia Antonio (fondo)
Ventre Luigi (fondo)
Bibliografia:
Guida agli archivi della Resistenza, a cura di A. TORRE, in «Rassegna degli Archivi di Stato», Roma, Ministero per i beni e le attività culturali, Direzione generale per gli archivi, Servizio I - Ufficio pubblicazioni archivistiche, n. s., anno II, n. 1-2, gen.-ago. 2006 (Guida agli archivi della Resistenza, 2006 - Riproduzione digitale della Guida)
Redazione e revisione:
Zuccaro Cristina, 2019/01/11, prima redazione