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Comune di Grandola ed Uniti

Seat: Grandola ed Uniti (Como)
Date of live: 1927 -

Headings:
Comune di Grandola ed Uniti, Grandola ed Uniti (Como), 1927 -, SIUSA

Other names:
Comune di Grandola, sec. XIV - 1927

"Grandolla" figura nella "Determinatio stratarum et pontium ..." annessa agli Statuti di Como del 1335, come il comune cui spetta la manutenzione del tratto della via Regina tra il campo di "Pozollo" e il ponte "de Chollio". Il "comune conscilii de Grandolla" apparteneva alla pieve di Menaggio che già la ripartizione territoriale del 1240 attribuiva al quartiere di Porta Torre della città di Como. Grandola risulta sempre facente parte della pieve di Menaggio anche dal "Liber consulum civitatis Novocomi" dove sono riportati i giuramenti prestati dai consoli del comune dal 1510 sino all'anno 1536. Nella medesima pieve lo si ritrova ancora nel 1644. Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune di Grandola non era infeudato ma pagava per la sua redenzione ogni 15 anni la somma di lire 93.6.10. Il comune era composto da cinque terre, Naggio che contava 363 abitanti, Velzo con 116, Codogna con 158, Cardano con 231 e Gonte con 64. Il comune disponeva di un consiglio generale che si radunava nella sala comunale, previo avviso effettuato il giorno prima dai consoli, per discutere le questioni riguardanti l'intera comunità. Ogni terra eleggeva un console, mentre esistevano un sindaco ed un cancelliere, regolarmente retribuito, per l'intera comunità. A tutti gli ufficiali, che venivano eletti pubblicamente, era affidato il compito di vigilare sulla giustizia dei pubblici riparti e di amministrare il patrimonio della comunità. Le pubbliche scritture venivano conservate in un armadio nella sala comunale le cui chiavi erano affidate al sindaco, responsabile dell'archivio, ed al cancelliere. Incaricati delle riscossioni dei carichi e del pagamento delle spese erano cinque esattori, uno per terra, che venivano eletti ogni tre anni con pubblico istrumento. Il comune era sottoposto alla giurisdizione civile del podestà di Menaggio, al quale pagava un salario annuo. Per quanto riguardava invece la giurisdizione criminale Grandola ricorreva al podestà di Como a cui doveva versare il salario ogni tre anni. Nel "Compartimento territoriale specificante le cassine" del 1751, Grandola compare disaggregato in cinque distinte comunità, sempre inserite nella pieve di Menaggio, denominate "Naggio con Molino", "Velzo Comune di Grandola", "Codogna con Molini nella valle Sanagra", "Gonte Comune di Grandola" e Cardano. Nell'"Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano" del 1753 il comune di Grandola con Naggio, Velzo, Codogna, Gonte e Cardano figura sempre inserito nella pieve di Menaggio.
Nel nuovo compartimento territoriale dello Stato di Milano, pubblicato dopo la "Riforma al governo della città e contado di Como", il comune di Grandola con Naggio, Velzo, Codogna, Gonte e Cardano venne inserito, come comunità appartenente alla pieve di Menaggio, nel Contado di Como. Nel 1771 il comune contava 869 abitanti. Con la successiva suddivisione della Lombardia austriaca in province, il comune di Grandola con Naggio, Velzo, Codogna, Gonte e Cardano venne confermato facente parte della pieve di Menaggio ed inserito nella Provincia di Como. In forza del nuovo compartimento territoriale per l'anno 1791, la pieve di Menaggio, di cui faceva parte il comune di Grandola, venne inclusa nel IV distretto censuario della provincia di Como.
A seguito della suddivisione del territorio in dipartimenti, prevista dalla costituzione della Repubblica Cisalpina dell'8 luglio 1797, con legge del 27 marzo 1798 il comune di Grandola con Naggio, Velzo, Codogna, Gonte e Cardano venne inserito nel Dipartimento del Lario, Distretto di Tremezzo. Con successiva legge del 2 ottobre 1798 il comune di Grandola ed uniti, senza la terra di Naggio che costituisce comune autonomo, venne trasportato nel Dipartimento d'Adda e Olio, Distretto I di Dongo. Secondo quanto disposto dalla legge 13 maggio 1801, il comune di Grandola ed uniti (che probabilmente di nuovo comprendeva anche Naggio), inserito nel Distretto primo di Como, tornò a far parte del ricostituito Dipartimento del Lario. Con la riorganizzazione del dipartimento, avviata a seguito della legge di riordino delle autorità amministrative e resa definitivamente esecutiva durante il Regno d'Italia, Grandola con Naggio, Velzo, Codogna, Gonte e Cardano venne in un primo tempo inserito nel Distretto IV ex comasco di Tremezzo, classificato comune di III classe, e successivamente collocato nel Distretto III di Menaggio, Cantone I di Menaggio. Il comune nel 1805 contava 887 abitanti. Il successivo intervento di concentrazione disposto per i comuni di II e III classe, non interessò in un primo tempo il comune di Grandola ed uniti che continuò a costituire entità amministrativa autonoma. Inserito nel Distretto III di Menaggio, Cantone I di Menaggio, il comune contava 839 abitanti. Con la nuova compartimentazione approvata nel 1812 il comune di Grandola vide invece allargare i propri confini con l'aggregazione dei comuni di Bene e di Grona.
Con l'attivazione dei comuni della provincia di Como, in base alla compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto, il comune di Grandola con Naggio, Velzo, Codogna, Gonte e Cardano venne inserito nel distretto IV di Menaggio. Il comune, dotato di consiglio comunale a seguito del dispaccio governativo del 19 marzo 1821, fu confermato nel distretto IV di Menaggio in forza del successivo compartimento delle province lombarde. Col compartimento territoriale della Lombardia, il comune di Grandola, che comprendeva le frazioni di Naggio, Velzo, Codogna, Gonte e Cardano, venne inserito nel distretto VII di Menaggio. La popolazione era costituita da 1119 abitanti.
In seguito all'unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Grandola con 1.199 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento V di Menaggio, circondario I di Como, provincia di Como. Alla costituzione nel 1861 del Regno d'Italia, il comune aveva una popolazione residente di 1.234 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull'ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 1.176 (Censimento 1871); abitanti 1.235 (Censimento 1881); abitanti 1.225 (Censimento 1901); abitanti 1.331 (Censimento 1911); abitanti 1.307 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Como della provincia di Como. In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Nel 1927 il comune di Grandola venne aggregato al nuovo comune di Grandola ed Uniti.
Il comune di Grandola ed Uniti, appartenente alla provincia di Como, venne costituito nel 1927 con i soppressi comuni di Bene Lario, Grandola e Grona. In base alla legge sull'amministrazione locale emanata nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Popolazione residente nel comune: abitanti 1.804 (Censimento 1931); abitanti 1.525 (Censimento 1936). In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Grandola ed Uniti veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1950 venne ricostituito il suddetto comune di Bene Lario (legge 13 marzo 1950, n. 113). Popolazione residente nel comune di Grandola ed Uniti: abitanti 1.203 (Censimento 1951); abitanti 1.090 (Censimento 1961); abitanti 1.113 (Censimento 1971). Nel 1971 il comune di Grandola ed Uniti aveva una superficie di ettari 1.730.

Nota
Questa scheda riprende fedelmente il contenuto dei profili istituzionali già pubblicati a stampa nel repertorio "Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV-XIX secolo" (volume relativo all'attuale provincia di Como: Progetto CIVITA, Regione Lombardia - Amministrazione provinciale di Como, Milano 2000, repertoriazione a cura di Domenico Quartieri con la collaborazione di Loredana Menichetti; e volumi relativi alle istituzioni postunitarie: Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano 2001, repertoriazione a cura di Fulvio Calia, Caterina Antonioni, Simona Tarozzi), ora consultabili nella sezione "Istituzioni Storiche" del portale regionale dei beni culturali della Lombardia (si veda più in basso il collegamento puntuale, e dalla bibliografia il link alla versione .pdf della pubblicazione a stampa).


Legal position:
pubblico

Type of creator:
ente pubblico territoriale

Creators:
Comune di Grona, collegato

To know more:
Grandola: istituzioni storiche

Generated archives:
Comune di Grandola ed Uniti (fondo)
Stato civile del Comune di Grandola ed Uniti (fondo)


Bibliography:
Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV-XIX secolo. Como, Progetto CIVITA, Regione Lombardia - Amministrazione provinciale di Como, Milano 2000, repertoriazione a cura di Domenico Quartieri con la collaborazione di Loredana Menichetti (Civita, Como - Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV-XIX secolo. Como, Progetto CIVITA, Regione Lombardia - Amministrazione provinciale di Como, Milano 2000, repertoriazione a cura di Domenico Quartieri con la collaborazione di Loredana Menichetti)
Le istituzioni storiche del territorio lombardo. 1859-1971, voll. 2, Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano 2001, repertoriazione a cura di F. CALIA - C. ANTONIONI - S. TAROZZI

Editing and review:
Vichi Andrea Carlo, 2010/06/24, revisione


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