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Consorzio idraulico, sec. XVI -

I consorzi idraulici risalgono all'XI-XII secolo, quando vennero costituiti come libere associazioni tra i proprietari o gli utenti di opere irrigue. Sono enti strettamente legati all'attività di bonifica e si consolidarono nel XVI secolo con la politica idraulica dello Stato pontificio. Nel 1587, infatti, venne istituito un dicastero apposito, la Sacra congregazione delle acque che, nella sua opera di tutela dei corsi d'acqua e di intervento nelle zone paludose, prevedeva la costituzione di consorzi tra i proprietari dei terreni interessati. Con il motu proprio di Pio VII del 23 ottobre 1817, volto a regolare i lavori pubblici in materia di strade ed acque, venne stabilito che la Sacra congregazione delle acque riunisse gli utenti dei canali in consorzi locali divisi in assunterie, cioè in gruppi distinti per ogni distinto corso d'acqua. Ognuna di queste assunterie aveva la propria Deputazione composta da un gonfaloniere pro-tempore e da tre cittadini, sotto la presidenza del governatore locale. Particolare attenzione ai problemi dell'irrigazione fu dedicata dalla legislazione successiva al 1865 che, oltre a favorire la nascita di vari consorzi d'irrigazione a carattere privato, riconobbe, con l'emanazione di numerose leggi, l'esistenza di un interesse generale nel settore delle acque. Il Testo unico sulle opere idrauliche del 25 luglio 1904, n. 503, conteneva le disposizioni generiche sulle cinque categorie di opere idrauliche individuate e sulla costituzione ed organizzazione dei consorzi. L'articolo 21 di questa legge stabiliva che, ove non esistesse consorzio per la costruzione e conservazione di ripari e degli argini, se ne potesse, a cura degli interessati, promuovere la costituzione presentando domanda al sindaco, nel caso si trattasse di opere di esclusivo interesse comunale, o al prefetto, in ogni altro caso, fornendo elementi sufficienti per dimostrare la necessità degli interventi, la loro natura, la spesa presuntiva, oltre l'elenco dei proprietari che potessero venire chiamati a contribuire. Si definiva, quindi, la partecipazione finanziaria dello Stato nell'esecuzione delle opere e l'attribuzione di particolari poteri impositivi ai consorzi.
L'evoluzione legislativa successiva, per effetto della quale si conferì personalità giuridica pubblica ad alcune figure consortili aventi anche funzioni di gestione degli impianti irrigui, coincise con l'innovazione introdotta per le opere d'irrigazione che, se realizzate nell'ambito di un comprensorio di bonifica, potevano considerarsi pubbliche. A tal proposito, il Regio decreto n. 215 del 13 febbraio 1933 diede facoltà ai consorzi idraulici di assumere anche le funzioni di consorzi di bonifica. Da questo momento in poi i consorzi idraulici entrarono a far parte della più generale e complessa evoluzione della cosiddetta bonifica integrale, intesa come attività finalizzata alla realizzazione di interessi pubblici, attraverso opere di bonifica e miglioramento fondiario, con partecipazione economica pubblica e privata. Il legislatore del 1942, con gli articoli del Codice civile dall'857 all'865, si limitò a ribadire i principi ispiratori della materia contenuti nella legge 215.
Successivamente, a seguito dell'istituzione delle Regioni a statuto ordinario il legislatore, con D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616, in attuazione della delega contenuta nell'art. 1 della Legge 22 luglio 1975, n. 382, ha provveduto a disciplinare il trasferimento e le deleghe delle funzioni amministrative alle regioni nelle materie indicate nell'art. 117 della Costituzione, fra le quali figura quella della "agricoltura e foreste", nel cui ambito è ricompresa la bonifica. Pertanto, attualmente la disciplina dei consorzi di bonifica ed idraulici e delle opere di bonifica e di miglioramento fondiario rientra nelle competenze regionali e comprende anche le opere idrauliche.
Recentemente la legge 18 maggio 1989, n. 183, con la quale è stata attuata la fondamentale disciplina della difesa del suolo, ha ricompreso anche i consorzi di bonifica tra i soggetti preposti alla difesa del suolo in relazione alle proprie competenze.
Soppressi i consorzi idraulici di III, IV e V categoria ai sensi della Legge 16 dicembre 1993, n. 520, i consorzi sono esplicitamente citati nella Legge 5 gennaio 1994, n. 36, che dà disposizioni in materia di risorse idriche e nel D. lgs. 11 maggio 1999, n. 152 dove si indica che i consorzi di bonifica concorrono alla realizzazione di azioni di salvaguardia ambientale e di risanamento delle acque anche al fine della loro utilizzazione irrigua, della rinaturalizzazione dei corsi d'acqua e della fitodepurazione.


Profili istituzionali collegati:
Consorzio di bonifica (Emilia Romagna), sec. XVI -, collegato
Consorzio di bonifica, 1882 -, collegato

Soggetti produttori collegati:
Consorzio alluvionale del fiume Tevere nel Comune di Fratta
Consorzio collettore di Mantignana
Consorzio dei canali Cervino e Sersimone di Terni
Consorzio dei canali Raggio Vecchio e Raggio Nuovo di Terni
Consorzio dei corsi d'acqua Fosso San Lorenzo e Forma di Fiaia di Narni
Consorzio delle acque dei canali Cervino, Sersimone, Raggio Vecchio e Raggio Nuovo di Terni
Consorzio delle acque di Ferentillo
Consorzio di bonifica della Conca Ternana di Terni
Consorzio idraulico Canatelli Cavoni Faena di Monte Castello di Vibio
Consorzio idraulico del torrente Acqua Olio di Terni
Consorzio idraulico di Città della Pieve
Consorzio idraulico di Mantignana
Consorzio idraulico di Narni
Consorzio idraulico di terza categoria del fiume Nestore di Perugia
Consorzio idraulico di terza categoria per i fiumi Topino e Chiascio di Bettona
Consorzio idraulico per la sistemazione del fiume Vomano
Consorzio idraulico torrente Polino
Consorzio idrico dell'Amerino di Lugnano in Teverina
Consorzio per la manutenzione degli argini del fiume Tevere e del torrente Faena
Viceprefettura delle acque di Bevagna


Bibliografia:
Archivio generale del Consorzio di bonifica Tevere-Nera, Inventario a cura di M. R. RANCHINO e L. G. SPATOLA, 2000
Novissimo digesto italiano, diretto da A. AZARA e E. EULA, IV, Torino, UTET, 1959

Redazione e revisione:
Menghi Sartorio Barbara - Gruppo di coordinamento organizzativo del SIUSA, 2018/08/07, integrazione successiva
Robustelli Giovanna - a cura di SA-Umbria, 2006/03/30, prima redazione


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