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Bonelli Crescenzi, famiglia

fondo

Estremi cronologici: sec. XV - sec. XX prima metà

Consistenza: Unità 234: 228 tra registri, buste, pacchi; e 6 scatole di amministrazione dei beni della famiglia Cappelli, secc. XIX-XX.

Storia archivistica: L'esistenza di un archivio della famiglia Bonelli Crescenzi fu denunciata alla Prefettura di Firenze il 16 settembre 1941 da Wanda Bonelli Crescenzi nei Tognini, che dichiarava di essere proprietaria e titolare dell'archivio insieme alla sorella e che le carte si trovavano nella villa di famiglia a Lastra a Signa detta "La Selva".
L'archivio era ben ordinato ma non era dotato di inventario.
Notizie del 1965, fornite dal Comune di Lastra a Signa davano per distrutto l'archivio durante la guerra; altre notizie della fine del 1965, lo dicono integro e ancora di proprietà della famiglia.
L'8 settembre 1966 Leone Tognini, figlio della Wanda Bonelli Crescenzi, presentò nuova denuncia dell'archivio alla Prefettura di Firenze. Nel 1972 la Villa "Le Selve" fu venduta e l'archivio spostato nella Fattoria Casanova a Vellano di Pescia, in provincia di Pistoia, dove rimase per lungo tempo in casse e non fu mai possibile effettuare visite. Nel novembre del 1994 Leone Tognini Bonelli presentò una denuncia per furto nella sua proprietà di suppellettili e di 30 filze dell'archivio Crescenzi contenenti atti dei secc. XVI- XVIII.
Ai fini della custodia alll'Archivio di Stato di Firenze, come richiesto dalle eredi Tognini, l'archivio è stato oggetto nel corso del 2009 di sopralloghi a conclusione dei quali è stato dotato di un sommario elenco. Esso consta di un fondo Bonelli al quale sono aggregate per vicende matrimoniali carte di famiglie nobili e antiche come i Crescenzi di Roma, i Raggi di Genova, Cappelli di Firenze e quella dei conti Dzieduszycki di Polonia.
E' noto che l'archivio privato Raggi si conserva presso la Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Genova, per un totale di 176 registri, vari fascicoli e oltre 360 filze e buste, a partire dal Cinquecento, sotto la denominazione di "Archivio Salvago Raggi" (cfr. htpp://www.economia.unige.it/04/diem/storia/page3.html).

Informazioni sulla numerazione: La documentazione più antica è stata organizzata in quattro sezioni, con la numerazione che riparte da 1:
- Archivio Bonelli - Carte familiari dei Bonelli (Parte I),
- Archivio Bonelli-Ducato di Salci (Parte II),
- Archivio Crescenzi (Parte III: ma disperso del tutto salvo un registro che porta il n. 33),
- Archivio Raggi (Parte IV).
La documentazione ottocentesca, costuituita soprattutto da carteggi, è in gran parte priva di ordinamento.

Strumenti di ricerca:
Elisabetta Insabato, Bonelli Crescenzi, famiglia. Elenco dell'archivio

Siti web:
sito ufficiale dell'Archivio di Stato di Firenze - Sito dell'Archivio di Stato di Firenze: descrizione dei fondi archivistici conservati.

Documentazione collegata:
Archivio familiare Salvago Raggi, L'archivio privato Raggi si conserva presso la Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Genova, per un totale di 176 registri, vari fascicoli e oltre 360 filze e buste, a partire dal Cinquecento
(cfr. htpp://www.economia.unige.it/04/diem/storia/page3.html). Conservata presso: Università di Genova- Facoltà di Economia e commercio

La documentazione è stata prodotta da:
Bonelli Crescenzi

La documentazione è conservata da:
Archivio di Stato di Firenze


Redazione e revisione:
Bettio Elisabetta, 2005/10/02, prima redazione
Insabato Elisabetta, 2010/01/25, rielaborazione


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