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Comune di Montemesola

Sede: Montemesola (Taranto)
Date di esistenza: 1806 -

Intestazioni:
Comune di Montemesola, Montemesola (Taranto), 1806 -, SIUSA

Antiche sono le origini del casale di Montemesola. Secondo alcuni storici era posseduto già nei primi decenni del sec. XIII dalla ricca famiglia Delli Ponti. Le più antiche testimonianze scritte sul casale risalgono, ad ogni modo, all'anno 1320 quando Berengario di Mandorino ne ottenne l'investitura feudale. Un discendente di Berengario, Roberto de Mandorino, cedette poi, nell'anno 1416, metà del feudo allo zio Giorgino de Mandorino. Giovanni de Noya con due diversi atti di acquisto divenne nel 1468 l'unico possessore dell'intero feudo. Alla morte di questi, avvenuta nel 1483, la moglie Luisa Muscettola continuò da sola ad esercitare il possesso del feudo che fu poi diviso, nell'anno 1511, fra i suoi eredi. Caterinella de Noya, erede del fratello Giovanni Andrea, vendette la sua parte di feudo nell'anno 1549 a Paolo Carducci; l'altra metà, pervenuta in eredità ad Antonia de Noya, venne da questa venduta nell'anno 1618 al suocero Giovanni Tommaso Galeota. Nel 1720 il casale di Montemesola venne riunificato nelle mani di Andrea Saraceno; questi nel 1700 aveva sposato Marzia Antonia Carducci, proprietaria di metà del casale e nel 1720, con l'acquisto dell'altra metà del casale da Alessandro Galeota, figlio di Giovanni Tommaso, riunificò nella sua persona la titolarità dell'intero feudo. Con privilegio sovrano del 5 novembre 1755 fu concesso a Benedetto Saraceno il titolo di marchese per il feudo di Montemesola. Con la legge del 2 agosto 1806 relativa all'eversione della feudalità, terminò la lunga e tormentata vicenda feudale dell'antico casale di Montemesola. Il marchese Andrea Saraceno, spogliato degli antichi privilegi, con testamento del 9 luglio 1810, lasciò al figlio Francesco tutte le proprietà ex feudali. Nell'anno 1820, a seguito, infine del matrimonio tra Vittoria, figlia del marchese Francesco Cataldo Saraceno, e Nicola Chyurlia, marchese di Lizzano, tutte le proprietà ex feudali della famiglia saraceno passarono tra i possedimenti della famiglia Chyurlia.
[cfr.: "Archivi storici in rete della provincia di Taranto", Scheda Soggetto produttore dell'Archivio storico comunale di Montemesola: http://archivistorici.provincia.ta.it/scheda_dettaglio.asp?Id=57].
La legge 8 agosto 1806, n. 132, produsse importanti innovazioni nell'amministrazione del Regno, dividendo il territorio in province e distretti, nell'ambito dei quali furono ripartiti i comuni. Il decreto del Regno di Napoli 4 maggio 1811, n. 922, emanato da Giuseppe Napoleone per fissare la circoscrizione delle province napoletane, incluse il comune di Montemesola nel distretto di Taranto in provincia di Terra d'Otranto [cfr. F. ASSANTE, 'Città e campagne nella Puglia del secolo XIX', in 'Quaderni Internazionali di Storia economica e sociale', Genève, Librairie Droz, 1975, p. 339]. Nel decreto del Regno delle due Sicilie 1 maggio 1816 n. 360 Montemesola figurava tra i comuni inclusi nel circondario di Grottaglie appartenente al distretto di Taranto in provincia di Terra d'Otranto; secondo la classificazione adottata dal decreto, Montemesola, con i suoi 1214 abitanti, era classificato tra i comuni di terza classe, ossia quelli con una popolazione inferiore ai 3000 abitanti. L'operato degli organi amministrativi di Montemesola era sottoposto allo stretto controllo dell'intendente della provincia di Terra d'Otranto sotto gli ordini del ministro dell'Interno; con poteri più limitati, l'attività di vigilanza era esercitata anche dal sottointendente del distretto di Taranto.
Tra il 1923 e il 1937, nell'ambito di una complessiva ridefinizione dell'assetto amministrativo del Regno d'Italia, furono approvate una serie di modifiche nella circoscrizione interna alla provincia di Terra d'Otranto, che perse la sua antica unità e fu frazionata nelle tre province di Brindisi, Lecce e Taranto. Con decreto del Regno d'Italia 2 settembre 1923 n. 1911 fu istituita la provincia di Taranto cui furono annessi tutti i comuni fino ad allora inclusi nell'omonimo distretto (dal 1865 circondario), tra i quali il comune di Montemesola.
In seguito all'adozione dell'ordinamento comunale fascista disposta, per i comuni con popolazione fino a 5000 abitanti, con legge 4 febbraio 1926 n. 237, estesa poi a tutti i comuni con legge 3 settembre 1926 n. 1910, il Comune di Montemesola fu amministrato da un podestà di nomina regia che ereditò le competenze esercitate dal consiglio, dalla giunta e dal sindaco. Con la caduta del fascismo e l'emanazione del regio decreto legge 4 aprile 1944 n. 111, presso il Comune furono ripristinati gli organi del sindaco e della giunta riservandone la nomina al prefetto della provincia di Taranto; ai sensi del decreto legislativo luogotenenziale 7 gennaio 1946 n. 1 si insediò anche il Consiglio comunale e si ristabilì il sistema elettivo e di nomina dei tre organi vigente prima del 1926.
Secondo il disposto della legge 8 giugno 1990 n. 142, il Comune di Montemesola ha sancito la propria autonomia regolamentare dotandosi di uno statuto, acquisito in data anteriore all'emanazione della legge 3 agosto 1999 n. 265 (Disposizioni in materia di autonomia e ordinamento degli enti locali) e in attesa di aggiornamento. Ai sensi della legge 25 marzo 1993 n. 81, il sindaco di Montemesola è eletto direttamente dai cittadini e nomina i membri della giunta municipale.
Nel 2001 la popolazione residente nel comune ammontava a 4277 abitanti (ISTAT, 14° censimento della popolazione e delle abitazioni, 21 ottobre 2001).


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale

Contesto storico istituzionale di appartenenza:
Regno di Napoli, 1806 - 1815

Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -
Comune (Regno delle due Sicilie), 1816 - 1860
Comune (Regno di Napoli), 1806 - 1815

Complessi archivistici prodotti:
Comune di Montemesola (fondo)
Stato civile del Comune di Montemesola (fondo)


Bibliografia:
B. ENRIQUEZ, 'Montemesola: un'oasi di pace', Parma, Tipolitografia benedettina, 1977.
'Montemesola dalla preistoria alla storia', Montemesola, Comune, 1985.
A. P. COCO, 'Paesaggio jonico: Montemesola', Taranto, Stab. tip. F.lli Ruggieri, 1933.
L. GIUSTINIANI, "Dizionario geografico-ragionato del Regno di Napoli" [Napoli, Vincenzo Manfredi, poi Stamperia di Giovanni de Bonis, 1797-1816], rist. anast. Bologna, Forni, 1969-1971, 13 voll.
F. ASSANTE, 'Città e campagne nella Puglia del secolo XIX', in 'Quaderni Internazionali di Storia Economica e Sociale', Genève, Librairie Droz, 1975.
'Comuni d'Italia. Puglia', in 'Istituto Enciclopedico Italiano', Acquaviva d'Isernia, Edigrafica Marconese, 2001.

Redazione e revisione:
Lucchi Laura Annalisa - direzione lavori Giuseppe Gentile, 2008/06/25, prima redazione
Mincuzzi Antonella - supervisore Rita Silvestri, 2017/07/18, revisione


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