Sede: Lecce
Date di esistenza: 1806 -
Intestazioni:
Comune di Lecce, Lecce, 1806 -, SIUSA
La città di Lecce, nel secolo XII, è capoluogo di una Contea vasta ed importante che comprende molti feudi concessi ad altri baroni dapprima come suffeudi poi come feudi indipendenti dalla Contea. Il primo conte di Lecce è Goffredo della dinastia degli Altavilla, al quale succede il figlio Goffredo, morto nel 1120, il figlio di questi Accardo, e successivamente Goffredo IV, conte di Lecce. Tancredi, nato circa nel 1140, succede alla madre Sibilla, sorella di Goffredo e sposa di Ruggero, duca di Puglia. Viene acclamato re di Sicilia alla morte di Guglielmo II, ma Enrico VII di Svevia, figlio di Federico Barbarossa e marito di Costanza d'Altavilla, si impadronisce del regno e fa uccidere nel 1194 Tancredi ed i suoi figli maschi. Nel 1196 Enrico VI concede la Contea di Lecce a Roberto Visconti, marito di Medania d'Altavilla, figlia del conte Tancredi e nel 1213 l'imperatore Federico II la concede ad Albiria, figlia primogenita del conte Tancredi. Le succede Gualtieri IV di Brienne, poi il figlio di questi Ugo e nel 1296 il nipote Gualtieri V, conte di Lecce. Alla sua morte, nel 1311, gli succede Gualtieri VI. Alla sua morte, avvenuta nel 1356 gli succede la sorella Isabella, sposa nel 1320 di Gualtieri d'Enghien. Maria, nata nel 1367, succede al fratello Pirro e diventa la contessa di Lecce, dimostrandosi sovrana illuminata e dando ai cittadini un valido codice. Sposa Raimondello Orsini del Balzo, principe di Taranto, ed alla morte di questi, avvenuta nel 1406, sposa nel 1407 il re Ladislao d'Angiò-Durazzo, divenendo anche regina di Napoli. Ottiene dalla regina Giovanna II, succeduta nel 1414 al fratello Ladislao, di far ritorno a Lecce nel 1419, dove muore nel 1446. Con diploma 4 maggio 1420 la regina Giovanna II conferma al figlio di Maria, Antonio Orsini, i diritti sul principato di Taranto e sulla Contea di Lecce, che governa fino al 1446. Alla morte di questi la Contea di Lecce passa alla sorella Caterina, sposa nel 1419 di Tristano di Clermont e da questa alla figlia Isabella, che sposa nel 1445 Ferrante I d'Aragona, al quale porta in dote la Contea di Lecce. Alla morte di Isabella, Lecce cessa di essere un feudo, viene integrata fra i beni della corona aragonese e diviene città demaniale, cioè dipendente dalla giurisdizione regia, oltre alle altre città pugliesi di Foggia, Lucera, San Severo, Manfredonia, Bisceglie, Barletta, Bari, Trani, Bitonto, Monopoli, Fasano, Ostuni, Otranto, Gallipoli e Taranto ed è sede della Sacra Regia Udienza Provinciale. Nel secolo XVIII Lecce risulta "città regia e vescovile, in Terra d'Otranto suffraganea di Otranto, e capitale della provincia istessa" (L. Giustiniani, Dizionario geografico ragionato del Regno di Napoli, Napoli 1797-1805, vol. V., p. 248). Ai sensi della legge 8 agosto 1806, n. 132 "sulla divisione ed amministrazione delle province del regno" e della legge 8 dicembre 1806, n. 272 "che determina i distretti del regno", Lecce è "capitale" della Provincia di Terra d'Otranto, sede di distretto e di circondario. Con il decreto n. 922 del 4 maggio 1811 "per la nuova circoscrizione delle quattordici province del regno di Napoli", la città vede confermato il suo ruolo di sede di distretto e di circondario. La legge 1 maggio 1816, n. 360 "portante la circoscrizione amministrativa delle province del regno di Napoli", conferma per la provincia di Terra d'Otranto la divisione nei quattro distretti di Lecce, di Taranto, di Brindisi e di Gallipoli. Lecce è pertanto capoluogo della provincia di Terra d'Otranto, sede di distretto e sede di circondario. Con l'unificazione italiana e l'estensione al mezzogiorno d'Italia della legge 23 ottobre 1859 che regola l'amministrazione civile del regno di Sardegna, il territorio nazionale viene diviso in province, circondari, mandamenti e comuni; per la Puglia le province rimangono tre: Terra di Bari, Terra d'Otranto e Capitanata. Soltanto nel 1871 le pubblicazioni ufficiali le indicano con le nuove denominazioni di Bari, Lecce e Foggia.
Il territorio della provincia di Lecce viene modificato e ridotto nel 1927 con l'istituzione delle province di Taranto (decreto 2 settembre 1923, n. 1911) e di Brindisi (decreto 2 gennaio 1927, n. 1).
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale
Contesto storico istituzionale di appartenenza:
Regno di Napoli, 1806 - 1815
Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -
Comune (Regno delle due Sicilie), 1816 - 1860
Comune (Regno di Napoli), 1806 - 1815
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Lecce (fondo)
Stato civile del Comune di Lecce (fondo)
Bibliografia:
P. PALUMBO, "Storia di Lecce", Galatina, Congedo, 1981, pp. 330-331.
L. GIUSTINIANI, "Dizionario geografico ragionato del Regno di Napoli", V, Bologna, Forni Editore, 1969., 248
S. ZOTTA, "Politica e ammnistrazione nel periodo spagnolo, a cura di G. MUSCA", in "Storia della Puglia", Bari, Adda, 1979.
"Storia della Puglia", a cura di G. MUSCA, vol. 2, Bari, Adda, 1979.
L. A. MONTEFUSCO, "Le successioni feudali in Terra d'Otranto. La provincia di Lecce", Novoli (Le), Tipografia A. Rizzo, 1994., 225-228
F. ASSANTE, "Città e campagne nella Puglia del secolo XIX", in "Quaderni Internazionali di Storia economica e sociale", Ginevra, Librairie Droz, 1975.
G. ARDITI, "Corografia fisica e storica della provincia di Terra d'Otranto", Bologna, Forni, 1979.
"Peregrino Scardino: Discorso intorno l'antichità et sito della fedelissima città di Lecce", a cura di M. DE MARCO, Cavallino (LE), Lorenzo Capone, 1978.
M. FAGIOLO - V. CAZZATO, "Le città nella storia d'Italia. Lecce", Bari, Laterza, 1984.
M. A. VISCEGLIA, "Territorio feudo e potere locale. terra d'Otranto tra medioevo ed età moderna", Napoli, Guida editore, 1988.
Redazione e revisione:
Latrofa Pasqua Vita - direzione lavori Rita Silvestri, 2009/02/19, rielaborazione
Mincuzzi Antonella - supervisore Rita Silvestri, 2015/10/06, supervisione della scheda