Date di esistenza: 1806 -
Intestazioni:
Comune di Corigliano d'Otranto, Corigliano d'Otranto (Lecce), 1806 -, SIUSA
Il casale di Corigliano viene donato nel 1192 da Tancredi d'Altavilla, conte di Lecce e re di Sicilia, a Pirro Drimi per remunerarlo dei servigi resigli. Il figlio di questi, Antonio, viene privato del feudo da Carlo I d'Angiò che lo cede a Pietro Sanfelice.
Nel 1308 subentra nel possesso del feudo Gaufrido Ceppoy e poco dopo Adamo De Flembao e successivamente viene ceduto alla famiglia Drimi.
Nel 1464 Ferrante d'Aragona lo cede a Colantonio Delli Monti e nel 1481 succede Giovanni Battista che riceve, con diploma del 26 gennaio 1534, il titolo di marchese.
Nel 1649 il marchesato viene portato da Giulia Delli Monti nella famiglia Sanfelice con l'obbligo di aggiungere il cognome Delli Monti. Nel 1651 Alfonso Sanfelice Delli Monti vende il feudo a Luigi Trane, barone di Tutino.
Francesco Trane, succeduto al padre Luigi nel 1658, riceve il titolo ducale su Corigliano, con diploma del 4 marzo 1664. Il feudo viene venduto alla Regia corte dal successore Francesco nato nel 1712 che è l'ultimo duca di Corigliano.
Nel 1797 il feudo viene donato dalla Regia corte ad Antonio Pignatelli che ne è l'ultimo utile signore.
Nel secolo XVIII risulta "Terra in Otranto in diocesi della città di esso nome" (L. Giustiniani, Dizionario geografico ragionato del Regno di Napoli, Napoli, 1797-1805, vol. IV, pp. 130-132).
Comune della provincia di Terra d'Otranto, nel distretto di Lecce, ai sensi della legge 8 dicembre 1806, n. 272 "che determina i distretti del regno", fa parte del circondario di Cutrofiano ai sensi del regio decreto 4 maggio 1811, n. 922 "per la nuova circoscrizione delle quattordici province del Regno di Napoli" e della legge 1 maggio 1816, n. 360 "portante la circoscrizione amministrativa delle province del Regno di Napoli".
Il Comune di Corigliano assume l'attuale denominazione di Corigliano d'Otranto con decreto n. 994 del 13 novembre 1862.
Diviene comune della provincia di Lecce nel 1927 a seguito della scissione della provincia di Terra d'Otranto e l'istituzione delle province di Taranto (decreto 2 settembre 1923, n. 1911) e di Brindisi (decreto 2 gennaio 1927, n. 1).
Nel secolo XVIII risulta "Terra in Otranto in diocesi della città di esso nome" (L. Giustiniani, Dizionario geografico ragionato del Regno di Napoli, Napoli, 1797-1805, vol. IV, pp. 130-132).
Comune della provincia di Terra d'Otranto, nel distretto di Lecce, ai sensi della legge 8 dicembre 1806, n. 272 "che determina i distretti del regno", fa parte del circondario di Cutrofiano ai sensi del regio decreto 4 maggio 1811, n. 922 "per la nuova circoscrizione delle quattordici province del Regno di Napoli" e della legge 1 maggio 1816, n. 360 "portante la circoscrizione amministrativa delle province del Regno di Napoli".
Il Comune di Corigliano assume l'attuale denominazione di Corigliano d'Otranto con decreto n. 994 del 13 novembre 1862.
Diviene comune della provincia di Lecce nel 1927 a seguito della scissione della provincia di Terra d'Otranto e l'istituzione delle province di Taranto (decreto 2 settembre 1923, n. 1911) e di Brindisi (decreto 2 gennaio 1927, n. 1).
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale
Contesto storico istituzionale di appartenenza:
Regno di Napoli, 1806 - 1815
Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -
Comune (Regno delle due Sicilie), 1816 - 1860
Comune (Regno di Napoli), 1806 - 1815
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Corigliano d'Otranto (fondo)
Stato civile del Comune di Corigliano d'Otranto (fondo)
Bibliografia:
L. A. MONTEFUSCO, "Le successioni feudali in Terra d'Otranto. La provincia di Lecce", Novoli (Le), Tipografia A. Rizzo, 1994., 155-158
F. ASSANTE, "Città e campagne nella Puglia del secolo XIX", in "Quaderni Internazionali di Storia economica e sociale", Ginevra, Librairie Droz, 1975.
G. ARDITI, "Corografia fisica e storica della provincia di Terra d'Otranto", Bologna, Forni, 1979.
Redazione e revisione:
Latrofa Pasqua Vita - direzione lavori Rita Silvestri, 2008/09/22, rielaborazione