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Comune di Cerignola

Sede: Cerignola (Foggia)
Date di esistenza: sec. XIII -

Intestazioni:
Comune di Cerignola, Cerignola (Foggia), sec. XIII -, SIUSA

Altre denominazioni:
Universitas di Cerignola, sec. XIII - 1806

Terra feudale sin dall'inizio della dominazione angioina, Cerignola appartenne al casato dei Caracciolo nei secoli XV e XVI e ai Pignatelli duchi di Bisaccia nel XVII secolo; da questi passò per successione ai conti di Fuentes e d'Egmont che ne furono i feudatari dalla fine del XVII secolo fino all'abolizione della feudalità sancita con legge del Regno di Napoli 2 agosto 1806 n. 130 [L. Antonellis, "Bianca Cicogna. Storia, tradizioni e leggende di Cerignola", Napoli, Tipografia Laurenziana, 1984, pp. 22-45]. La dominazione dei conti di Fuentes e d'Egmont fu caratterizzata da continui dissidi con i rappresentanti dell'università di Cerignola, che vantavano alcuni diritti sul territorio acquisiti in virtù delle concessioni e dei privilegi ottenuti dai precedenti feudatari [L. Antonellis, "Bianca Cicogna" cit., p. 44]. Tali liti furono composte nel 1810 grazie alle sentenze emesse dalla Commissione feudale, istituita dal re di Napoli Gioacchino Murat per appianare le numerose cause insorte tra gli ex feudatari e i comuni del Regno all'indomani dell'abolizione dei feudi; la vertenza si risolse con il riconoscimento delle richieste avanzate dal comune di Cerignola, che entrò in possesso delle terre a esso spettanti e poté in questo modo risanare i dissestati bilanci comunali [L. Antonellis, "Bianca Cicogna" cit., p. 45].
Nel frattempo, con la legge 8 agosto 1806 n. 132, la dominazione francese aveva introdotto importanti innovazioni nell'indirizzo amministrativo dei comuni e nella ripartizione territoriale del Regno di Napoli, suddiviso in province, distretti e comuni. La definizione del numero e della circoscrizione amministrativa dei singoli comuni fu stabilita dal decreto del Regno di Napoli 4 maggio 1811 n. 922, in virtù del quale Cerignola risultava capoluogo dell'omonimo circondario, comprendente anche la frazione di Tressanti, ed era incluso nel distretto di Foggia in provincia di Capitanata.
Nel successivo decreto del Regno delle due Sicilie 1 maggio 1816 n. 360, Cerignola era ancora annoverato come capoluogo dell'omonimo circondario e con la stessa circoscrizione amministrativa risultante dal precedente decreto; poiché il comune contava allora una popolazione di 9454 abitanti, che includendo la frazione di Tressanti giungeva a 10126 abitanti, era classificato tra i comuni di prima classe, ossia quelli con una popolazione pari o superiore ai 6000 abitanti. In qualità di capoluogo di circondario, presso il comune avevano sede l'ufficio del Giudice regio e le carceri circondariali. L'operato degli organi amministrativi di Cerignola era sottoposto allo stretto controllo dell'intendente della provincia di Capitanata sotto gli ordini del ministro dell'Interno; con poteri più circoscritti, l'attività di vigilanza era esercitata anche dal sottointendente del distretto di Foggia.
In seguito all'adozione dell'ordinamento comunale fascista disposta, per i comuni con popolazione fino a 5000 abitanti, con legge 4 febbraio 1926 n. 237, estesa poi a tutti i comuni con legge 3 settembre 1926 n. 1910, il comune di Cerignola fu amministrato da un podestà di nomina regia che ereditò le competenze esercitate dal consiglio, dalla giunta e dal sindaco. Con la caduta del fascismo e l'emanazione del regio decreto legge 4 aprile 1944 n. 111, presso il comune furono ripristinati gli organi del sindaco e della giunta riservandone la nomina al prefetto della provincia di Foggia; ai sensi del decreto legislativo luogotenenziale 7 gennaio 1946 n. 1 si insediò anche il consiglio comunale e si ristabilì il sistema elettivo e di nomina dei tre organi vigente prima del 1926.
Secondo il disposto della legge 8 giugno 1990 n. 142, il comune di Cerignola ha sancito la propria autonomia regolamentare dotandosi di uno statuto, pubblicato nel Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 91 del 12 maggio 1992; modifiche allo statuto sono state pubblicate nel Bollettino ufficiale della Regione Puglia n 63 suppl. del 15 aprile 1994. In seguito all'emanazione della legge 25 marzo 1993 n. 81, il sindaco di Cerignola è eletto direttamente dai cittadini e nomina i membri della giunta municipale.
Al 31 agosto 1996 la popolazione residente nel comune ammonta a 55.853 abitanti.


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale

Soggetti produttori:
Universitas di Cerignola, predecessore

Contesto storico istituzionale di appartenenza:
Regno di Napoli, 1806 - 1815

Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -
Comune (Regno delle due Sicilie), 1816 - 1860
Comune (Regno di Napoli), 1806 - 1815

Complessi archivistici prodotti:
Comune di Cerignola (fondo)
Stato civile del Comune di Cerignola (fondo)


Bibliografia:
F. ASSANTE, 'Città e campagne nella Puglia del secolo XIX', in 'Quaderni Internazionali di Storia Economica e Sociale', Genève, Librairie Droz, 1975., 337
S. LA SORSA, "La città di Cerignola nel secolo XIX", Bari-Roma, F. Casini & figlio, 1931.
S. LA SORSA, "La città di Cerignola dai tempi antichi ai primi anni del secolo XIX", Molfetta, Premiato stab. Tip. S. De Bari e figli, 1915.
ANTONELLIS, Luciano, "Bianca Cicogna. Storia, tradizioni e leggende di Cerignola", Napoli, Tipografia Laurenziana, 1984
L. GIUSTINIANI, "Dizionario geografico-ragionato del Regno di Napoli" [Napoli, Vincenzo Manfredi, poi Stamperia di Giovanni de Bonis, 1797-1816], rist. anast. Bologna, Forni, 1969-1971, 13 voll., 40-44

Redazione e revisione:
Lucchi Laura Annalisa - direzione lavori Eugenia Vantaggiato, 2006/05/20, rielaborazione
Mincuzzi Antonella - supervisore Rita Silvestri, 2015/06/23, supervisione della scheda


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