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Comune di Lavagna

fondo

Estremi cronologici: sec. XVII prima metà - sec. XX seconda metà

Consistenza: Unità 1451: voll. 134, regg. 798, bb. 403, fzz. 44, fscc. 54, quaderni 4, pacchi 2, opuscoli a stampa 2, cartelle 6, tabulati 4

Storia archivistica: L'organizzazione della documentazione dell'archivio storico comunale di Lavagna risente a tutt'oggi della sistemazione operata intorno al 1966, anno in cui venne redatto l'inventario degli atti delle sezioni separate d'archivio a norma del comma a) dell'art. 30 del D.P.R. 30-9-1963 n. 1409. Tale intervento produsse due distinti inventari: quello relativo alla documentazione da considerarsi ormai storica, che copriva il periodo 1630-1925, e quello relativo al materiale dell' "archivio di deposito"(anni 1926-1964), il quale allora non aveva ancora maturato il periodo di 40 anni stabilito per il passaggio definitivo degli atti alla sezione separata.
Pertanto anche la sistemazione fisica dell'archivio rispecchia questa cesura tra gli atti ante e post 1925, che ha determinato la costituzione di due distinte serie di buste, numerate da 1 a 144 per l'archivio storico fino al 1925, e da 1 a 391 per l'archivio di deposito, ormai da considerarsi a tutti gli effetti storico anch'esso. Tale sistemazione è stata rispettata nella redazione di questo nuovo inventario.
Negli inventari redatti nel 1966 è stata seguita una ripartizione del materiale archivistico tra atti conservati in cartelle ed "allegati", ossia documentazione costituita da registri (questa separazione non ha invece avuto luogo per il materiale più antico, per cui registri e filze sono stati interamente inseriti all'interno delle cartelle). Tale suddivisione è stata qui superata e pertanto la documentazione risulta ora organizzata logicamente in serie omogenee, a prescindere dall'effettiva sistemazione fisica degli atti.
La parte antica dell'Archivio storico del Comune di Lavagna non sembra aver subito grosse perdite di documentazione. La lacuna più evidente riguarda la mancanza dei registri consiliari del Seicento contrassegnati dalla segnatura originaria "Serie prima, n. 1-7 inv." che fa riferimento ad un inventario più antico, a noi non pervenuto. Il primo registro di deliberazioni consiliari a noi giunto risale infatti al 1733 e reca la segnatura originaria "Serie prima, n. 8 inv.".
Da queste segnature originarie si evince che anticamente l'archivio era ordinato in tre serie, probabilmente in ottemperanza all'istruzione per l'amministrazione dei Comuni del Regno di Sardegna approvata da Sua Maestà ed emanata dalla Regia Segreteria di Stato per gli affari dell'Interno in data 1° aprile 1838: qui, oltre all' "enumerazione dei registri che debbono tenere i Segretari Comunali", si trovano istruzioni sul riordinamento e la tenuta degli archivi comunali ed al paragrafo 361-363 si prescrive: "Nella classificazione delle carte negli archivi Comunali si terranno le seguenti norme generali, però modificabili dagli Intendenti, ove loro consti dell'assoluto bisogno di scostarsene in qualche parte. Tale classificazione avrà luogo per ordine di serie, e per ordine di materie. Le serie saranno divise in tre tempi: 1° quello decorso prima dell'invasione francese; 2° quello durante l'invasione stessa; 3° quello a cominciare dall'epoca del ritorno in Piemonte degli augusti Regnanti. Le materie si dovranno classificare e registrare secondo gli oggetti diversi di servizio ai quali si riferiscono".
Non sono stati trovati inventari coevi alla documentazione, se si esclude un "Procés verbal de revise et consignation des papiers et du mobilier de la Mairie de Lavagna le juin 1813" allegato alla lettera di installazione del Sindaco Cantonale nel 1817 (n. 74 del nuovo inventario). Si tratta di un mero elenco di carte e mobili che trova comunque nella documentazione di periodo Napoleonico un notevole riscontro.
Si segnala che i tre registri dell'Ospedale di S. Pietro, inseriti tra le carte dell'archivio comunale nell'inventario del 1966, sono stati invece qui descritti tra la documentazione dell'archivio della Congregazione di Carità (sezione archivi aggregati), in quanto si trovano presenti in un inventario di detto ente alla data del 1908.
Per quanto riguarda invece la documentazione prodotta successivamente all'introduzione del titolario per categorie (prescritto con la circolare ministeriale del 1 marzo 1897 n. 17100-2897), l'esame del contenuto delle buste relative ha consentito di verificare che vi è stato forzatamente inserito anche materiale di epoca anteriore, e che si sono verificati rimaneggiamenti successivi con accorpamento di carte originariamente separate e scorporamento di carte originariamente unite, con la creazione di fascicoli cumulativi per molti anni o di fascicoli molto analitici contenenti pochi fogli; tali riorganizzazioni del materiale sono avvenute intorno al 1928 e successivamente, si presume, all'epoca della redazione dell'inventario del 1966.
Al termine del riordino e dell'inventariazione la parte antica dell'archivio (esclusi gli "allegati" cui fa riferimento l'inventario del 1966) risulta avere una consistenza di 266 unità.


Descrizione: L'archivio conserva documentazione a partire dal sec. XVII, meglio descritta nelle schede specifiche.

Strumenti di ricerca:
Cristina Dal Molin, Comune di Lavagna. Provincia di Genova. "Archivio storico comunale (1630 - 1964)"

La documentazione è stata prodotta da:
Comune di Lavagna

La documentazione è conservata da:
Comune di Lavagna


Redazione e revisione:
Frassinelli Antonella, 2006/09/05, prima redazione
Frassinelli Antonella, 2010/09/13, revisione

Modalità di consultazione:
disciplinato


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