Sede: Valentano (Viterbo)
Date di esistenza: sec. XI -
Intestazioni:
Comune di Valentano, Valentano (Viterbo), sec. XI -, SIUSA
Le prime notizie documentarie sul luogo si attestano nel VII secolo. Già nel 1053 Valentano risulta comune libero, mentre nei secoli successivi sarà soggetto alla signoria di Orvieto e parteciperà alle controversie con Viterbo e la Sede Apostolica. Nel 1354 il cardinale Albornoz recupera il feudo allo Stato della Chiesa che, successivamente, lo assegna alla famiglia Farnese, ai quali si deve un forte impulso edilizio e la ristrutturazione della rocca, dimora di elezione della famiglia; Pier Luigi seniore, ed in seguito il nipote omonimo, vi si stabiliscono favorendo coì il prestigio e la prosperità che il luogo conobbe durante il Rinascimento. Nel 1537 Valentano è incluso nel Ducato farnesiano di Castro e ne diventa uno tra i maggiori centri. Agli anni 1557-1559 risale lo statuto farnesiano di Valentano, conservato, in esemplare pergamenaceo, presso l'archivio storico del comune; al 20 ottobre 1558 risalgono invece gli statuti di Castro e Ronciglione emanati da Ottavio Farnese. Dopo la distruzione di Castro, avvenuta nel 1649, e l'assorbimento del ducato nello Stato Pontificio, la sede del governo è trasferita a Valentano, che diventa capitale amministrativa a nome del Buon Governo dei paesi appartenenti all'ex ducato. Durante il dominio francese la città è dapprima capoluogo di cantone nel dipartimento del Cimino, (1798-1799), per passare poi al dipartimento di Roma, circondario di Viterbo (1810-1815). Con la Restaurazione del dominio pontificio e la riforma del 1816 Valentano è incluso nella provincia del Patrimonio, delegazione di Viterbo, governo di Viterbo, mentre dal 1827 diviene governatorato nell'ambito del distretto di Civitavecchia, delegazione di Viterbo e Civitavecchia, ed infine, nel 1831, passa al distretto di Viterbo, delegazione di Viterbo.
Le vicende nazionali durante il Risorgimento trovano riscontro nella storia locale del centro, il quale partecipa con gli altri paesi della Tuscia agli avvenimenti che vedono protagonisti i volontari Garibaldini e gli Zuavi Pontifici. Truppe di Zuavi, stanziate nella Rocca Farnese di Valentano, al momento della fuga, nel 1870, su disposizione papale, eseguono la distruzione quasi completa dell'archivio comunale che comprendeva anche la documentazione dell'antico ducato di Castro. Dopo l'annessione al Regno d'Italia, avvenuta nel 1870, Valentano appartiene alla provincia di Roma fino al 1927, anno in cui passa alla neoistituita provincia di Viterbo
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale
Soggetti produttori:
Comunità di Castro, collegato
Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -
Comunità (Stato della Chiesa), 1815 - 1870
Comunità (Stato della Chiesa), sec. XIV - sec. XVIII
Comunità laziali nel periodo francese, 1798 - 1814
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Valentano (complesso di fondi / superfondo)
Stato civile del Comune di Valentano (fondo)
Redazione e revisione:
Barbafieri Adriana, 2005/10/03, revisione