Sede: Terracina (Latina)
Date di esistenza: sec. IV -
Intestazioni:
Comune di Terracina, Terracina (Latina), sec. IV a.c. -, SIUSA
Già capitale dei Volsci denominata "Anxur", divenne in seguito colonia romana col nome di Terracina (IV sec. a. C.); sede vescovile dal principio del 300, subì duramente le invasioni barbariche e la pirateria saracena. Unita dapprima al Ducato bizantino di Napoli, nell'882 Terracina entrò a far parte del Patrimonio di S. Pietro e godette di notevole autonomia da parte dei pontefici, che sostennero la città contro i Frangipane. Nel 1217 Onorio II unì la sua diocesi a quella di Sezze e Priverno; nel 1534 fu devastata, insieme a Fondi, dai corsari tunisini. Dopo secoli di decadenza e spopolamento dovuti all'impaludamento della pianura, fu riportata a nuova vita nel '700 grazie alle opere di bonifica attuate da Pio VI, al quale si deve anche un ampliamento della città. Durante il dominio francese Terracina fu capoluogo di cantone dapprima nel dipartimento del Circeo (1798-1799) e poi in quello di Roma (1810-1815); con la Restaurazione e la riforma del 1816 la città fu sede di governo distrettuale nell'ambito della provincia di Marittima e Campagna, delegazione di Frosinone, poi, dal 1831, fu governo nell'ambito della legazione e distretto di Velletri. Dopo l'annessione al Regno d'Italia, avvenuta nel 1870, appartenne alla provincia di Roma fino al 1934, allorchè passò alla neoistituita provincia di Littoria (Latina)
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale
Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -
Comunità (Stato della Chiesa), 1815 - 1870
Comunità (Stato della Chiesa), sec. XIV - sec. XVIII
Comunità laziali nel periodo francese, 1798 - 1814
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Terracina (fondo)
Stato civile del Comune di Terracina (fondo)
Redazione e revisione:
Barbafieri Adriana, 2006/04/03, revisione