Sede: Ischia di Castro (Viterbo)
Date di esistenza: sec. XII -
Intestazioni:
Comune di Ischia di Castro, Ischia di Castro (Viterbo), sec. XII -, SIUSA
Il castello di Ischia nella seconda metà del XII secolo apparteneva al conte Ranieri, figlio di Bartolomeno, che nel 1168 sottopose tutte le sue proprietà alla protezione di Orvieto. Prima della fine del secolo queste terre passarono ai conti Ildebrandini e alla fine del XIII secolo il castello pervenne ai Farnese. Incluso nel ducato di Castro nel 1537, passò alla S. Sede dal 1642 al 1644; in seguito alla distruzione del Ducato fu definitivamente incamerato nel 1649 e fu concesso in enfiteusi a Giuliano Capranica. Pio VI nel 1816 conferì il titolo di Marchese d'Ischia ad Antonio Canova. Durante la parentesi del dominio francese il comune appartenne al dipartimento del Cimino, cantone di Valentano (1798-1799) per passare poi al dipartimento di Roma, circondario di Viterbo, cantone di Canino (1810-1815).
Con la Restaurazione e la riforma del 1816/1817 Ischia entrò a far parte della provincia del Patrimonio, delegazione e distretto di Viterbo, come podesteria dipendente dal governo di Valentano. In seguito all'annessione al Regno d'Italia, avvenuta nel 1870, il centro fu ascritto alla provincia di Roma fino al 1927 allorché passò alla neoistituita provincia di Viterbo. Con Regio decreto del 18 agosto 1872 la denominazione divenne Ischia di Castro
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale
Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -
Comunità (Stato della Chiesa), 1815 - 1870
Comunità (Stato della Chiesa), sec. XIV - sec. XVIII
Comunità laziali nel periodo francese, 1798 - 1814
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Ischia di Castro (fondo)
Stato civile del Comune di Ischia di Castro (fondo)
Redazione e revisione:
Barbafieri Adriana, 2005/09/19, revisione