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Fedeli Armando

Perugia 1898 gen. 28 - Perugia 1965 ott. 10

politico, parlamentare

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Fedeli, Armando, politico, parlamentare, (Perugia 1898 - Perugia 1965), SIUSA

Armando Fedeli nacque a Perugia il 28 gennaio 1898. Frequentò le prime classi della Scuola tecnica e divenne operaio meccanico, cosa che gli permise di partecipare alla Prima guerra mondiale nei servizi automobilistici. Dopo una breve militanza in giovane età nel movimento anarchico, aderì prima alla Federazione giovanile socialista nel 1917 e poi al movimento comunista divenendo, dopo la scissione di Livorno, segretario della Federazione giovanile comunista italiana di Perugia. Tra i primi organizzatori degli Arditi del popolo nel Perugino, dovette riparare a Roma a causa delle azioni di rappresaglia fascista, diventando nel 1923 segretario dei giovani comunisti romani ed entrando a far parte del Comitato centrale della FGCI. Tra il 1926 e il 1929, dopo essere espatriato clandestinamente, raggiunse Mosca dove seguì alcuni corsi organizzati dalle scuole di partito del Comintern, per essere poi cooptato nel gruppo dirigente del PCI, cosa che lo portò prima in Belgio e poi in Svizzera. Tornato in Italia si stabilì a Torino dove venne presto individuato, arrestato, torturato e condannato a 13 anni e 3 mesi di reclusione per tentata ricostituzione del partito comunista. Liberato nel 1934 per amnistia dopo 9 anni di carcere, riparò in Francia dove, come responsabile della sezione italiana della Confédération générale du travail, partecipò all'organizzazione delle brigate internazionali per poi raggiungere la Spagna, dove divenne miliziano antifascista nella Guerra civile spagnola ed esponente tra i più in vista del Comitato antifascista italiano, formazione interna del Partito socialista unificato della Catalogna. Dopo la sconfitta delle forze repubblicane riparò in Francia stabilendosi a Nizza, ma venne arrestato nel marzo del 1940 dalla polizia francese e richiuso nella struttura di Saint Nicolas di Marsiglia. Inseguito alla concessione dell'estradizione, venne trasferito a Perugia e poi a Como; rimandato a Perugia, fu quindi assegnato alla Casa di lavoro di Imperia e solo dopo un'ulteriore pena e un periodo di confino a Ventotene, tornò libero con la caduta del fascismo. Fu tra gli organizzatori della resistenza umbra nell'inverno tra il 1943 e il 1944. Designato membro della Consulta nazionale del PCI nel 1945, venne eletto deputato all'Assemblea costituente per il collegio di Perugia e proclamato senatore di diritto nel 1948 durante la I legislatura; riportando una doppia vittoria alle elezioni del 1953, concorrendo sia per il Senato nel collegio di Perugia che per la Camera nella circoscrizione Perugia-Terni-Rieti, optò per il Senato, dove sedette fino al termine della II legislatura nel 1958. Il suo impegno politico tra le fila del PCI continuò sia in Umbria come consigliere comunale a Perugia e consigliere provinciale fino al 1964, che come membro della Direzione nazionale, del Comitato centrale, della Commissione centrale di controllo. Dal 1944 fu primo direttore della Scuola del partito di Frattocchie. Morì a Perugia il 10 ottobre 1965.

Generated archives:
Fedeli Armando (fondo)


Editing and review:
Ferranti Sara, 2023/07, raccolta delle informazioni
Santolamazza Rossella, 2023/12/20, revisione


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