Seat: Genova
Date of live: 1944 lug. - 1946 ago. 15
Headings:
Comitato di liberazione nazionale - CLN aziendale San Giorgio, Genova, 1944 - 1946, SIUSA
Il Comitato di liberazione aziendale della San Giorgio di Genova Sestri Ponente si costituì verso la metà di luglio del 1944 su iniziativa del Partito comunista: il primo CLN fu così composto: Massimo Merega per il PDA, Carlo Marazzini per il PCI, Gustavo Brescia per il PSIUP e Giovanni Gaggero del Comitato di agitazione sindacale - CAS. Iniziò così l’opera di sabotaggio e agitazione dei lavoratori nella quale il CLN si pose come mediatore tra i lavoratori e la dirigenza portando, dal settembre del 1944, ad una collaborazione fattuale di questa, nella persona dell'ingegner Montolivo. Ad ottobre 1944 il CLN impose il proprio veto sul licenziamento di alcune lavoratrici, che la dirigenza aveva pianificato viste le difficoltà finanziarie. Il CLN, inoltre, dispose delle giacenze della mensa aziendale, così da predisporre una scorta di viveri e, in accordo con la dirigenza, si adoperò nell’occultamento del materiale e delle componenti vitali delle macchine. Tra ottobre e novembre entrò nel Comitato anche il Fronte della gioventù e si costituirono alcune SAP interne allo stabilimento che, per motivi precauzionali, furono presto sciolte. Nel novembre del 1944 si costituì un Consiglio tecnico di ricostruzione, per un primo esame dei problemi da affrontare sia durante il periodo cospirativo che in vista della fine del conflitto. Il CLN organizzò, grazie all’appoggio della Direzione, l’invio di aiuti economici e materiali ai partigiani e, nel dicembre del 1944, raccolse oltre 16.500 £ per il “Natale del Partigiano”. Verso la fine dell’anno si aggiunse al CLN Ernesto Colombara mentre Massimo Merega fu sostituito da Pacinotti e Giovanni Gaggero del CAS da Vincenzo Ottonello. Il 18 marzo 1945, sotto l’egida del CLN, fu costituito il gruppo di alimentazione incaricato della fuoriuscita del materiale dallo stabilimento e, in accordo con il CLN di delegazione, nei primi giorni di aprile il Comitato acquistò alcune armi in vista dell’insurrezione, tramite un sergente della Xa Flottiglia MAS. Nei giorni del 22 e 23 aprile, il CLN preparò in accordo con il CAS, lo sciopero che sarebbe iniziato il 24 in preparazione all’insurrezione del 25 ma che, visto il precipitare della situazione, non ebbe luogo. Nella prima giornata dell’insurrezione genovese, il Comitato si occupò di bloccare il centralino telefonico, di procedere all’occupazione dello stabilimento e al sequestro di armi e munizioni in supporto alle SAP. I servizi interni allo stabilimento vennero smobilitati il 30 aprile e, di lì a poco, furono nominati i Commissari provvisori della Cassa mutua, del dopolavoro e il CAS venne trasformato in Commissione Interna. Su iniziativa del CLN dello stabilimento, vennero riassunti i partigiani e i condannati politici e particolare attenzione venne rivolta ai circa seicento lavoratori dell’azienda, di rientro dalla deportazione in Germania. Venne altresì costituita una Commissione di epurazione che fu soppressa il 2 ottobre 1945, mentre costante fu il sostegno alle famiglie dei caduti e a quelle dei lavoratori deportati in Germania. Il 15 novembre 1945, il CLN, che si sciolse il 15 agosto dell’anno successivo, pose fine ad una lunga trattativa con la Dirigenza per la costituzione dei Consigli di Gestione e di stabilimento.
Legal position:
pubblico
Type of creator:
stato
comitato di liberazione nazionale e organizzazione della Resistenza (1944 lug. - 1946 ago. 15)
Connected institutional profiles:
Comitato di liberazione nazionale - CLN, 1943 - 1946
Generated archives:
Comitato di liberazione nazionale - CLN aziendale San Giorgio (fondo)
Editing and review:
Lanzini Marco, coordinatore nazionale revisione schede Rete Parri, 2023/07/24, supervisione della scheda
Parisi Alessio, 2023/07/24, prima redazione