La prima definizione di Giudice economico si trova nel regolamento per la giustizia civile del 5 ottobre 1831, a cui seguirono la notificazione della Segreteria di Stato del 7 gennaio 1832 e il motu proprio di papa Gregorio XVI del 10 novembre 1834. Al Giudice economico spettavano solo le cause di carattere pecuniario, non maggiori di 5 scudi. Nei comuni minori le sue funzioni venivano svolte dai priori, che potevano anche demandarle agli uditori legali a cui era concessa la facoltà di dirimere le cause pecuniare non maggiori di 10 scudi, quelle del danno dato semplice e le cause insorte per controversie in occasione di fiere e mercati.
Le cause avevano inizio con l'istanza da parte dell'attore al Giudice, che, successivamente, intimava alla parte avversa di comparire in udienza; sentite le parti, il Giudice mediava una conciliazione e, in caso negativo, condannava o assolveva come da diritto. Se il reo non assolveva la pena, si eseguiva il pignoramento di beni mobili che, dopo cinque giorni, potevano andare all'incanto. Alle parti non era concesso il ministero dei procuratori e dovevano quindi comparire davanti al Giudice personalmente.
Ogni Giudice disponeva di un cursore; gli uditori legali di un "attuario", stipendiato dal Comune, che spesso si identificava con il cancelliere comunale. Entrambi avevano il compito di presentare le citazioni, eseguire i pignoramenti e gli atti di vendita.
Secondo il paragrafo n. 20 della notificazione del 1832, gli uditori legali ricevevano i corpi dei delitti, rilasciavano gli ordini di arresto contro i rei colpiti in flagrante, li trasmettevano "colla maggiore sollecitudie alle Carceri del Capo Luogo di Governo unitamente agli atti e, infine, eseguivano tutte le operazioni relative alle cause criminali che venivano loro delegate dai Giusdicenti dei Capo Luoghi di Governo e dai superiori Dicasteri".
Soggetti produttori collegati:
Giudice economico di Arrone e Casteldilago
Giudice economico di Belvedere
Giudice economico di Camerano
Giudice economico di Carassai
Giudice economico di Castel Ritaldi
Giudice economico di Castorano
Giudice economico di Cerreto d'Esi
Giudice economico di Comunanza
Giudice economico di Cupramontana
Giudice economico di Falerone
Giudice economico di Fiorenzuola di Focara
Giudice economico di Loro Piceno
Giudice economico di Marano
Giudice economico di Monsampolo del Tronto
Giudice economico di Montalfoglio
Giudice economico di Monte San Giusto
Giudice economico di Montecastrilli
Giudice economico di Montefiore
Giudice economico di Montegallo
Giudice economico di Monteleone
Giudice economico di Montenovo
Giudice economico di Petritoli
Giudice economico di Poggio San Marcello
Giudice economico di Polverigi
Giudice economico di Ripe
Giudice economico di San Costanzo
Giudice economico di San Lorenzo in Campo
Giudice economico di San Vito sul Cesano
Giudice economico di Sant'Angelo
Giudice economico di Sefro
Giudice economico di Serra San Quirico
Giudice economico di Spinetoli
Giudice economico di Staffolo
Uditore legale di Acquasparta
Uditore legale di Castel Sant'Elia
Uditore legale di Montopoli di Sabina
Bibliografia:
SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER L'UMBRIA, COMUNE DI TERNI, L'archivio dell'ex comune di Collestatte e i fondi aggregati 1564-1973. Inventari, a cura di L. PENNONI, R. PICCININI, coordinamento scientifico di E. BOGINI, Perugia, s.e., 2003 (Segni di civiltà . Quaderni della Soprintendenza archivistica per l'Umbria, 16), 263
S. LEPRE, Archivi diversi conservati negli archivi comunali, in "Gli archivi storici comunali. Lezioni di Archivistica", Rivista Storica del Lazio, anno VI, 1998., 169-171
Redazione e revisione:
Maroni Stefania, 2006/03/21, revisione
Sargentini Cristiana, 2006/03/17, prima redazione