Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

Colonna con sottomenu di navigazione


Contenuto della pagina


Guida on-line agli archivi non statali
Menu di navigazione

Home » Ricerca guidata » Soggetti produttori - Persone » Soggetto produttore - Persona

Chini Galileo Andrea Maria

Firenze 1873 dic. 2 - Firenze 1956 ago. 23

Ceramista
Pittore
Decoratore
Grafico
Scenografo

Intestazioni:
Chini, Galileo Andrea Maria, ceramista, pittore, decoratore, grafico, scenografo, (Firenze 1873 - Firenze 1956), SIUSA

Galileo Chini nasce a Firenze il 2 dicembre 1873. Dopo la morte del padre, ancora giovanissimo viene accolto nella bottega dello zio paterno, Dario, decoratore che lo avvia al mestiere e che più tardi lo iscriverà ai corsi di decorazione della Scuola d'arte di Santa Croce a Firenze. Qui conosce l'architetto Corinto Corinti e il pittore Augusto Burchi coi quali poi lavorerà. Dal 1889 collabora ancora con lo zio Dario e partecipa ai lavori di restauro in Santa Trinita, Sant'Apollinare e Orsanmichele a Firenze. In questi anni inizia anche a lavorare per decorazioni di palazzi pubblici e abitazioni private da Firenze a Volterra, dove conosce Elvira Pescetti che sposerà nel 1899 e dalla quale avrà due figli, Isotta ed Eros. Al 1897 risalgono le prime collaborazioni di Chini con le riviste «Cavalier Cortese», «Studio» e «Fiammetta», in qualità di grafico. Frequenta la Scuola Libera del Nudo all'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove entra in contatto con Bargellini, Adolfo Coppedè, Plinio Nomellini, Ludovico Tommasi, Telemaco Signorini, Vittorio Giunti e Giovanni Montelatici, con i quali fonda nel 1896 la manifattura L'Arte della ceramica. Partecipa a tutte le principali esposizioni internazionali, alle Biennali di Venezia e alle Quadriennali di Roma con allestimenti, decorazioni e quadri che lo rendono famoso e apprezzato in tutto il mondo. Insieme alla pittura di matrice modernista, Chini sviluppa ancor di più l'attività di decoratore realizzando decorazioni pittoriche per il palazzo della Cassa di risparmio di Pistoia, per l'Hotel Pace di Montecatini, e in seguito altri importanti strutture tra Montecatini, Viareggio, Arezzo, Pistoia, Siena e Roma. Nel 1905 fonda la manifattura Fornaci di San Lorenzo a Borgo San Lorenzo con il cugino Chino Chini, la cui attività durerà fino alla seconda guerra mondiale. Questa manifattura aggiunse il grès, le vetrate d'arte e le piastrelle alla tradizionale produzione di vasi e oggetti decorativi. Nei primi dieci anni del Novecento, Chini si cimenta con successo anche nella scenografia: disegna le scene per "Il sogno di una notte di mezza estate" di Shakespeare per il Teatro Argentina di Roma, e quelle per la "Maschera di Bruto" di Sem Benelli. In questi anni, inoltre, acquista un appezzamento di terreno a Lido di Camaiore dove costruirà la Casa delle vacanze, luogo perfetto per ritirarsi e lavorare. Nel 1911 parte per il Siam chiamato dal re Rama V per decorare l'interno del nuovo palazzo del Trono di Bangkok, dove realizzerà una delle sue opere più conosciute. Al ritorno dal Siam nel 1914, si dedica ancora alla pittura, alla scenografia (per opere di Sem Benelli, Ercole L. Morselli, e soprattutto per la Turandot e Manon Lascaut di Puccini) e all'insegnamento presso l'Accademia di belle arti di Firenze, poi la Scuola di architettura. Dagli anni Trenta tende ad appartarsi sempre più spesso nella Casa di Lido di Camaiore per dedicarsi alla pittura. All'inizio degli anni Cinquanta è colpito da un disturbo della vista che lo porterà alla cecità. Muore il 23 agosto 1956 nel suo studio in via del Ghirlandaio a Firenze.

Per saperne di più:
Archivio Chini

Complessi archivistici prodotti:
Chini Galileo (fondo)


Bibliografia:
Piero Pacini, "Galileo Chini, pittore e decoratore", Soncino, Edizioni dei Soncino, 2002
AA.VV., "Galileo Chini. La casa delle vacanze", Istituto Storico Lucchese, Sezione di Camaiore, Lucca, S. Marco, 2014
AA.VV., "Da Firenze a Viareggio. Viaggio nell'arte di Galileo Chini", numero monografico dei "Quaderni di storia e cultura viareggina", 7 (2014), Istituto Storico Lucchese, Sezione di Viareggio
Annantonia Martorano, "L'Archivio di Galileo Chini. Introduzione - Inventario", Lucca, S. Marco, 2014
AA.VV., «Campus Maior. Rivista di studi camaioresi», numero monografico su Galileo Chini, Lucca, S. Marco, 2014

Redazione e revisione:
Baglioni Roberto, 2020/05, revisione
Capannelli Emilio, 2018/4, revisione
Morotti Laura, 2020/10, revisione
Nocentini Monica, 2020/11/03, supervisione della scheda
Scatena Sara, 2017/04, prima redazione


icona top