artista
Intestazioni:
De Carolis, Adolfo, artista, (Montefiore dell'Aso 1874 - Roma 1928), SIUSA
Grande interprete del Liberty, è stato pittore, illustratore, incisore e fotografo. Dopo essersi diplomato all'Accademia di Belle Arti di Bologna, nel 1892 il Collegio dei Piceni gli conferisce una borsa di studio per frequentare a Roma la scuola di decorazione pittorica del Museo Artistico Industriale (dalla quale si licenzia con medaglia d'oro nel 1893). A Roma conosce Nino Costa che lo introduce nel Cenacolo "In Arte Libertas". In quegli anni comincia a dipingere assecondando un'ispirazione preraffaellita e simbolista.
Nel 1899 partecipa alla mostra Biennale di Venezia con l'opera "Donna alla fontana" e ottiene il riconoscimento di Accademico di Merito presso le Belle Arti di Perugia.
Tra il 1895 e il 1897 collabora con Alessandro Morani, Edoardo Gioia ed altri artisti alle decorazioni di villa Blanc, di villa Manzi e di palazzo Vidoni, partecipa anche ai restauri di una sala degli appartamenti Borgia in Vaticano.
Nel 1897 inizia i lavori a villa Costantini Brancadoro a San Benedetto del Tronto e nel 1898 decora la villa del deputato maceratese Alessandro Costa. Partecipa al concorso Alinari del 1899-1900 dedicato alla Sacra Maternità con l'opera "Laudata sii per la bella luce che desti in terra" con la quale si aggiudica il primo premio. Nel 1901 partecipa al concorso per la nuova edizione illustrata della Divina Commedia; anche se non vincenti, le tavole saranno acquistate da Alinari. All'inizio del secolo vince la cattedra di ornato all'Accademia di Belle Arti di Firenze e si dedica all'arte e alla collaborazione con riviste letterarie e artistiche, come la rivista fiorentina "Leonardo" a cui approda in seguito all'amicizia con Papini, "Novissima" negli anni 1903-1905, "Hermes", fondata da G.B. Borgese, "Eroica", fondata a La Spezia da E. Cozzani nel 1911,
Approfondisce in particolare la xilografia, realizzando le illustrazioni per le opere di Pascoli e D'Annunzio. Avvicinatosi nel 1905 al gruppo fiorentino della Giovane Etruria prende parte alla ristrutturazione e decorazione delle Sale della Promotrice. Si precisa in quegli anni l'interesse di De Carolis per l'unità delle arti, l'arte decorativa e applicata. Tra il 1905 e il 1908 realizza brevi cicli pittorici al villino Regis de Oliveira a Roma, a Firenze nella casa del professor Nello Puccioni a piazza D'Azeglio e sulla facciata della palazzina dell'architetto A. Nanni, in via Jacopo Nardi. Dal 1907 al 1909 si dedica alla grande decorazione ad affresco del Salone del Consiglio provinciale di Ascoli Piceno.
Nel 1908 vince il concorso per la decorazione del Salone dei Quattrocento nel Palazzo del Podestà di Bologna, che lo impegnerà dal 1911 fino alla morte, coadiuvato dal fratello Dante e da F. Pasqui, A. Spadini, G. Barbieri.
Nel 1915 ottiene la cattedra di decorazione all'Accademia di Brera a Milano, dal 1917 si trasferisce a Bologna e nel 1922 è all'Accademia di Roma, prima con la cattedra di scenografia e poi decorazione. Al 1922 risale la decorazione della sala del Consiglio Provinciale di Arezzo.
Nominato accademico di S. Luca nel 1923, negli anni Venti partecipa alle biennali romane e pubblica la monografia "La Xilografia".
Dipinge ad affresco il crocefisso per la cappella ai caduti in guerra nella Collegiata di S. Ginesio (Macerata) e nel 1925, con Ubaldo Oppi, avvia la decorazione della cappella di S. Francesco nella chiesa del Santo a Padova.
Nel 1926 si occupa della vetrata e del mosaico per la cappella di villa Puccini a Torre del Lago (Lucca). Nello stesso anno crea le xilografie per i Sonetti di San Francesco e, sempre per la Zanichelli, inizia un impegnativo lavoro di decorazione della collana dei Classici Greci, che non porterà a termine, a causa della morte improvvisa sopraggiunta il 7 febbraio 1928.
Nel 1908 vince il concorso per la decorazione del Salone dei Quattrocento nel Palazzo del Podestà di Bologna, che lo impegnerà dal 1911 fino alla morte, coadiuvato dal fratello Dante e da F. Pasqui, A. Spadini, G. Barbieri.
Nel 1915 ottiene la cattedra di decorazione all'Accademia di Brera a Milano, dal 1917 si trasferisce a Bologna e nel 1922 è all'Accademia di Roma, prima con la cattedra di scenografia e poi decorazione. Al 1922 risale la decorazione della sala del Consiglio Provinciale di Arezzo.
Nominato accademico di S. Luca nel 1923, negli anni Venti partecipa alle biennali romane e pubblica la monografia "La Xilografia".
Dipinge ad affresco il crocefisso per la cappella ai caduti in guerra nella Collegiata di S. Ginesio (Macerata) e nel 1925, con Ubaldo Oppi, avvia la decorazione della cappella di S. Francesco nella chiesa del Santo a Padova.
Nel 1926 si occupa della vetrata e del mosaico per la cappella di villa Puccini a Torre del Lago (Lucca). Nello stesso anno crea le xilografie per i Sonetti di San Francesco e, sempre per la Zanichelli, inizia un impegnativo lavoro di decorazione della collana dei Classici Greci, che non porterà a termine, a causa della morte improvvisa sopraggiunta il 7 febbraio 1928.
Complessi archivistici prodotti:
De Carolis Adolfo (fondo)
Bibliografia:
Adolfo De Carolis e la democrazia del bello. Vivere con l'arte vivere nell'arte, a cura di T. MAFFEI, catalogo della tenuta a Montefiore dell'Aso, 2008-2009, Librati, 2009
S. ZANINI, Adolfo De Carolis e la xilografia. Uno studio sulla decorazione del libro tra Otto e Novecento, Giroal, Roma 2003
Adolfo De Carolis, con gli occhi del mito, a cura di A.A. AMADIO, S. PAPETTI, catalogo della mostra, Ascoli Piceno, Pinacoteca civica, 15 dicembre 2001-17 marzo 2002, Ascoli Piceno, 2001
Adolfo De Carolis e il liberty nelle Marche, a cura di R. BOSSAGLIA, catalogo della mostra, Macerata, Palazzo Ricci, luglio-ottobre 1999, Mazzotta, Milano 1999
A. LENZI, "Adolfo De Carolis e il suo mondo (1892-1928). L'arte e la cultura attraverso i carteggi De Carolis, D'Annunzio, Maraini, Ojetti", I.T.E.A. Editrice, Anghiari (AR) 1999
Redazione e revisione:
Di Lucia Valeria, 2016/04/11, prima redazione
Reale Elisabetta, 2017/05/01, revisione