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Lopez Guido

Milano 1924 gen. 2 - Milano 2010 dic. 3

scrittore, giornalista, operatore culturale

Intestazioni:
Lopez, Guido, scrittore, (Milano 1924 - Milano 2010), SIUSA

Figlio di Sabatino Lopez, livornese, autore di teatro e critico letterario, e di Sisa Tabet, e inoltre fratello minore di Roberto, medievista di rilievo internazionale, nasce a Milano il 2 gennaio 1924.
E' scrittore, giornalista e operatore culturale. Costretto alla fuga in Svizzera a causa delle persecuzioni razziali, ripercorrerà i tempi dell'esilio e della vita nei campi profughi fino alla Liberazione nel suo primo romanzo "Il Campo", edito da Mondadori (1948) e vincitore del premio Bagutta (sezione opera prima).
Al ritorno in Italia (1945) entra a far parte dell'Ufficio Stampa della casa editrice Mondadori, del quale assume la direzione dal 1948 al 1957. Nel frattempo (1953) viene pubblicato, sempre presso Mondadori, "La prova del nove", secondo ed ultimo romanzo. Presso la Mondadori lavora fianco a fianco con Vittorini, Calvino, Moretti ed ha modo di incontrare autori di fama internazionale: da Thomas Mann a Hemingway, da Simenon a Faulkner, da Saba a Montale. Da questi incontri trarrà l'ispirazione per un libro di memorie "I verdi, i viola e gli arancioni" (Mondadori 1972).
Nel 1957 termina il suo rapporto con la Mondadori.
Il nome di Lopez è intimamente legato alla sua città, Milano. La curiosità per i luoghi che lo circondano lo porta all'esplorazione e alla scoperta del tessuto cittadino e si concretizza, con la collaborazione del fotografo Piero Castellenghi, nella realizzazione di una 'guida', "Milano in Mano" (Mursia, 1965), descrizione vivace ma anche puntuale e storicamente solida, che riscuote tanto successo da essere ripubblicata in numerose edizioni.
L'interesse per il passato della propria città lo porta ad indagare la vita milanese sotto il dominio degli Sforza, occupandosi in particolare di Ludovico il Moro e della sua epoca. La vicenda delle nozze fra Ludovico il Moro e Beatrice d'Este, grazie alla rilettura delle lettere di Jacopo Trotti, ambasciatore del duca d'Este alla corte ducale milanese, fornisce lo spunto per "Festa di Nozze per Ludovico il Moro" edito da Valentino De Carlo nel 1976 (ristampato da Mursia nel 2008), che segna l'inizio di una produzione di testi storici e narrativi ambientati proprio al tempo di Ludovico. Successivamente escono per Mursia "La roba e la libertà" (1982) ristampato come "Leonardo e Ludovico", da Camunia "Moro! Moro!" (1992), da Newton Compton "I Signori di Milano" (2003), ed infine "Storia e storie di Milano" (2005).
Non viene mai meno l'attenzione per Milano e i suoi luoghi: scrive i testi per libri fotografici che illustrano la città realizzati da importanti fotografi, da Mario De Biasi a Fulvio Roiter, Maria Mulas, che illustrano i cortili, le chiese, il liberty, i navigli.
Collabora con importanti quotidiani, come La Repubblica e Il Giorno, con corsivi relativi alla città.
Gli scritti legati alle radici ebraiche si trovano nei tanti saggi editi sulla Rassegna Mensile di Israel e nelle rassegne librarie in Sorgente di vita.
Tra i riconoscimenti ricevuti si ricordano l'Ambrogino d'Oro del Comune di Milano e la Medaglia di riconoscenza della Provincia Di Milano.
È stato Presidente, dal 1971 al 2002, dell'Università popolare di Milano (fondata nel 1901).
Muore a Milano il 3 Dicembre 2010.


Complessi archivistici prodotti:
Lopez Guido (fondo)


Redazione e revisione:
Citerio Lucia, prima redazione
Mambrini Francesca, raccolta delle informazioni


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