psicologa
Intestazioni:
Aveni Casucci, Maria Antonietta, psicologa, docente universitaria, (Modena 1932 - Erba 2011), SIUSA
Maria Antonietta Casucci - che dal matrimonio con Silvano Aveni manterrà sempre il doppio cognome - si laurea in lettere nel 1960 all'Università degli studi di Torino. Nel 1962 ottiene l'abilitazione e insegna per alcuni anni nelle scuole medie e superiori. Nel 1966 inizia a frequentare l'Istituto di psicologia della Facoltà di medicina e chirurgia di Milano, quando è direttore Marcello Cesa-Bianchi. Nel novembre 1968 presenta domanda di ammissione alla Scuola di specializzazione in psicologia, diretta da Cesare Musatti, e nel 1971 consegue la specializzazione in psicologia clinica e sociale, con una tesi su "I bisogni degli anziani negli anni Settanta", avendo come relatori Cesa-Bianchi, Musatti e Alessandro Marco Maderna.
Continua l'attività di studio e di ricerca, in Italia e all'estero, in vari ambiti applicativi della psicologia scientifica, partecipando a ricerche interdisciplinari ed effettuando diversi studi nel campo della psicologia dello sviluppo (senescenza e senilità).
Nel 1972 viene incaricata dell'insegnamento di psicologia dello sviluppo presso la Facoltà di medicina e chirurgia dell'Università di Milano, mantenendo questo incarico fino al 1975, quando vince una borsa di studio triennale grazie a una convenzione tra l'Istituto di psicologia milanese e l'Istituto nazionale di riposo e cura per gli anziani di Ancona (INRCA).
Nel 1974-75 viene incaricata dell'insegnamento di psicologia ai corsi di medicina dell'Ente universitario della Lombardia orientale di Brescia (EULO). Nel medesimo anno accademico viene nominata direttrice della Sezione di gerontologia sociale dell'Istituto di psicologia della Facoltà di medicina di Milano e l'anno successivo ottiene per incarico l'insegnamento di psicologia generale, diventando nel 1979 assistente ordinario e, nel 1981, professore associato di psicologia.
La sua attività didattica si estende tuttavia anche fuori dalle università, sul territorio, fra gli studenti della Lombardia, del Piemonte, della Liguria e del Veneto, con i quali opera sul campo per la sensibilizzazione, la programmazione e l'istituzione di servizi sanitari e sociali aperti.
Una parte della sua attività di ricerca scientifica è documentata dalle pubblicazioni comparse su riviste specializzate italiane e straniere, e ha nella maggior parte dei casi carattere di interdisciplinarità biologica, fisiopatologica, psicologica e sociale. Particolare rilievo hanno, dal 1967 in poi, le sue ricerche sui problemi sanitari e psicologici delle persone anziane, i cui risultati costituiscono la base conoscitiva per l'istituzione di servizi sanitari e sociali aperti di carattere pionieristico (hospital day, centri di geriatria preventiva, di riabilitazione e di assistenza domiciliare). La validità dei risultati raggiunti attraverso queste ricerche induce molte amministrazioni comunali e provinciali dell'alta Italia e le Regioni Lombardia e Piemonte a richiedere la sua collaborazione per lo studio e la programmazione di moderni servizi di assistenza medica e sociale: rispettivamente nel 1970 e nel 1973 inizia a collaborare con l'Assessorato e la ripartizione ai servizi sociali dell'amministrazione comunale di Milano e con l'Assessorato ai servizi sociali della Regione Lombardia per la preparazione della legge n. 16 sugli "Interventi a favore delle persone anziane" e per l'elaborazione successiva del regolamento di attuazione e la definizione degli standard dei servizi.
Dotata di una particolare sensibilità a cogliere la rilevanza e il significato esistenziale della dimensione sociale, conduce i suoi studi e le sue ricerche con il proposito di tradurne i risultati in consigli utili per i pazienti e in suggerimenti e proposte presentati agli organismi politici e amministrativi, finalizzati a prevenire per quanto possibile le sofferenze fisiche e morali degli anziani, a realizzare programmi di recupero e di riabilitazione.
È anche autrice di alcune opere monografiche, tra cui Psicologia e gerontologia (Milano, Claire, 1984); La cultura ritrovata (Milano, Franco Angeli, 1986); Psicogerontologia e ciclo di vita (Milano, Mursia, 1992).
Nel 1993 un ictus la costringe alla disabilità motoria. Poco prima della morte, nel 2011, pubblica, in collaborazione con Flavia Albani e con una presentazione di Marcello Cesa-Bianchi, il volume autobiografico Gli incontri di Maac. Ricordi, episodi e personaggi storici. Poesie e racconti. Nascita della prima Legge Regionale italiana a favore degli anziani.
Nel 1974-75 viene incaricata dell'insegnamento di psicologia ai corsi di medicina dell'Ente universitario della Lombardia orientale di Brescia (EULO). Nel medesimo anno accademico viene nominata direttrice della Sezione di gerontologia sociale dell'Istituto di psicologia della Facoltà di medicina di Milano e l'anno successivo ottiene per incarico l'insegnamento di psicologia generale, diventando nel 1979 assistente ordinario e, nel 1981, professore associato di psicologia.
La sua attività didattica si estende tuttavia anche fuori dalle università, sul territorio, fra gli studenti della Lombardia, del Piemonte, della Liguria e del Veneto, con i quali opera sul campo per la sensibilizzazione, la programmazione e l'istituzione di servizi sanitari e sociali aperti.
Una parte della sua attività di ricerca scientifica è documentata dalle pubblicazioni comparse su riviste specializzate italiane e straniere, e ha nella maggior parte dei casi carattere di interdisciplinarità biologica, fisiopatologica, psicologica e sociale. Particolare rilievo hanno, dal 1967 in poi, le sue ricerche sui problemi sanitari e psicologici delle persone anziane, i cui risultati costituiscono la base conoscitiva per l'istituzione di servizi sanitari e sociali aperti di carattere pionieristico (hospital day, centri di geriatria preventiva, di riabilitazione e di assistenza domiciliare). La validità dei risultati raggiunti attraverso queste ricerche induce molte amministrazioni comunali e provinciali dell'alta Italia e le Regioni Lombardia e Piemonte a richiedere la sua collaborazione per lo studio e la programmazione di moderni servizi di assistenza medica e sociale: rispettivamente nel 1970 e nel 1973 inizia a collaborare con l'Assessorato e la ripartizione ai servizi sociali dell'amministrazione comunale di Milano e con l'Assessorato ai servizi sociali della Regione Lombardia per la preparazione della legge n. 16 sugli "Interventi a favore delle persone anziane" e per l'elaborazione successiva del regolamento di attuazione e la definizione degli standard dei servizi.
Dotata di una particolare sensibilità a cogliere la rilevanza e il significato esistenziale della dimensione sociale, conduce i suoi studi e le sue ricerche con il proposito di tradurne i risultati in consigli utili per i pazienti e in suggerimenti e proposte presentati agli organismi politici e amministrativi, finalizzati a prevenire per quanto possibile le sofferenze fisiche e morali degli anziani, a realizzare programmi di recupero e di riabilitazione.
È anche autrice di alcune opere monografiche, tra cui Psicologia e gerontologia (Milano, Claire, 1984); La cultura ritrovata (Milano, Franco Angeli, 1986); Psicogerontologia e ciclo di vita (Milano, Mursia, 1992).
Nel 1993 un ictus la costringe alla disabilità motoria. Poco prima della morte, nel 2011, pubblica, in collaborazione con Flavia Albani e con una presentazione di Marcello Cesa-Bianchi, il volume autobiografico Gli incontri di Maac. Ricordi, episodi e personaggi storici. Poesie e racconti. Nascita della prima Legge Regionale italiana a favore degli anziani.
Per saperne di più:
Archivi storici della psicologia italiana
Complessi archivistici prodotti:
Aveni Casucci Maria Antonietta (fondo)
Redazione e revisione:
Zocchi Paola, 2014/05/08, prima redazione