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de Vico Raffaele

Penne (Pescara) 1881 apr. 18 - Roma 1969 lug. 15

architetto e docente

Intestazioni:
de Vico, Raffaele, architetto, (Penne 1881 - Roma 1969), SIUSA

Raffaele de Vico nasce a Penne il 18 aprile 1881. Compie gli studi superiori a Chieti presso l'Istituto tecnico nella sezione di Agrimensura e consegue il diploma il 25 settembre 1901, l'anno successivo ottiene l'abilitazione all'insegnamento della calligrafia. Fino al 1906 lavora presso lo studio di Lino De Cecco, ingegnere capo del Comune di Castellamare Adriatico, poi si trasferisce a Roma dove completa la sua formazione con il conseguimento del diploma di professore di disegno architettonico presso l'Istituto superiore di belle arti (26 marzo 1907). A Roma per interessamento di Ettore Ferrari (professore di scultura e presidente dell'Accademia) conosce Giacomo Boni e Pompeo Passerini, che lo accoglie nel suo studio, in qualità di collaboratore dal 1908 sino al 1914, quando vince il concorso di Aiutante Tecnico di terza classe presso l'Amministrazione Capitolina. Partecipa alla Prima Guerra Mondiale e rientra in servizio il 4 aprile 1919. A partire dal 28 agosto 1923, ormai già nel ruolo di geometra principale dal 1921, viene incaricato di prestare la propria opera di consulente artistico per tutto ciò che riguarda il servizio giardini. Lascia il Comune il primo aprile 1925 in seguito alla nomina di professore aggiunto di architettura presso la Reale accademia di belle arti e Liceo artistico di Roma, ma continuerà a seguire i progetti dell'Amministrazione comunale in qualità di professionista esterno, dedicandosi principalmente alla realizzazione di parchi e giardini e in misura minore alla realizzazione di opere architettoniche. L'attività accademica lo impegnerà fino al compimento del settantesimo anno di età, ad eccezione del periodo di distaccamento (1939-1943) presso l'Ente autonomo esposizione universale di Roma. Nel 1939, su indicazioni dell'architetto Marcello Piacentini, fu nominato consulente generale dei parchi e giardini carica che mantenne fino all'interruzione dei lavori avvenuta nel 1943 a causa del conflitto mondiale. Dopo la guerra, nel 1951, Raffaele De Vico fu chiamato a completare i lavori interrotti e a realizzare ex novo alcuni dei progetti che non erano stati avviati. Nel 1955 fu nominato soprintendente ai Parchi e Giardini dell'EUR.
Tra le opere realizzate a Roma si ricordano: Villa Lubin (1909, in collaborazione), il Serbatoio idrico a Villa Borghese (1925), il Monumento Ossario ai Caduti della Grande Guerra al Verano (1931), le aree verdi di piazza e viale Mazzini (1927 e 1936-1950), il Parco di Colle Oppio (1928-1932), il Parco Nemorense (1930), l'ampliamento del Giardino Zoologico (1933-1935), la sistemazione delle aree verdi dell'EUR (1951-1959). Muore a Roma il 15 agosto 1969.

Complessi archivistici prodotti:
de Vico Raffaele (fondo)


Bibliografia:
Raffaello de Vico. Architetto e paesaggista, a cura di A. CREMONA, C. CRESCENTINI e S. SANTOLINI, Roma, Palombi editore, 2020 (Collana, ROMARCHITETTONICA)
GAWLIK Ulrike, Raffaele de Vico. I giardini e la architetture romane dal 1908 al 1962, contributi di Massimo de Vico Fallani e Simone Quilici. Firenze OlschKi 2017 (collana Giardini e Paesaggio, 49)
M. DE VICO FALLANI, Raffaele de Vico e i giardini di Roma, Firenze, Sansoni, 1985
M. DE VICO FALLANI, Parchi e giardini dell'Eur: genesi e sviluppo delle aree verdi dell'E42, Roma, Nuova Editrice Spada, 1988
I. DE GUTTRY, Guida di Roma moderna dal 1870 ad oggi, Roma 1989, 125
Dizionario dei monumenti italiani e dei loro autori. Roma dal Rinascimento ai nostri giorni, a cura di V. SGARBI, Milano 1991, 100-101, vol. 39 pp. 555-556
Le Ville a Roma. Architetture e giardini dal 1870 al 1930, a cura di A. CAMPITELLI, Roma 1994, 81, 101-102
M. Casciato, Raffaele De Vico, in DBI vol. 39, pp. 555.556

Redazione e revisione:
Denittis Anna Cristina, 2016/04/20, integrazione successiva
Mirante Raffaella, 2006/02/14, prima redazione
Reale Elisabetta, 2012/11/10, revisione


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