sec. XIX - sec. XX
Intestazioni:
Ingham-Whitaker, Palermo, sec. XIX - sec. XX, SIUSA
Nato a Ossen, nello Yorkshire, il 24 ottobre 1784, Benjamin Ingham giunge in Sicilia nel 1806, stabilendosi a Palermo, dove morirà il 4 marzo 1861.
Nel 1812, fonda la Casa di Commercio Ingham e C. dedicandosi all'importazione, dall'Inghilterra, di tessuti di lana e di cotone di varia qualità, per la vendita all'ingrosso in varie piazze commerciali della Sicilia.
Recandosi a Marsala, si accorge delle potenzialità economiche offerte dall’industria del vino, che un altro imprenditore inglese, John Woodhouse, aveva iniziato a sfruttare con successo attraverso il lancio, in concorrenza con i vini liquorosi spagnoli e portoghesi, della produzione del marsala nel mercato britannico.
Descritto come un abile sfruttatore delle intuizioni altrui, attraverso l’apporto di migliorie, il giovane Ingham chiama in Sicilia il fratello Joshua, che era stato in America, per inviarlo in Spagna e Portogallo a studiare i sistemi di fortificazione del vino.
Nel 1812 Benjamin Ingham ha già provocatoriamente costruito un suo baglio a un miglio di distanza da quello di John Woodhouse a Marsala, comprandone altri a Castelvetrano, Campobello di Mazara, Balestrate e Vittoria. Il suo vino, lievemente più dolce di quello di Woodhouse, è noto col nome di «Colli»; le qualità migliori vengono chiamate «London Particular», «Inghilterra» o «Bandiera».
Grazie all'esperienza di Joshua in Spagna, Benjamin introduce a Marsala il sistema delle Soleras Y Criaders, secondo cui una botte di vino vecchio, da cui si preleva al massimo metà del contenuto, viene nuovamente riempita con vino nuovo, migliorandone le qualità.
Il suo metodo imprenditoriale comprendeva un ciclo d'investimenti il più
completo possibile, rappresentativo di forme comuni di attività. Ciò vuol dire che, non solo, è importatore ed esportatore, ma possiede anche diverse navi facenti la spola tra la Sicilia, l'Inghilterra e l'America.
A Palermo egli conduce un commercio sia all'ingrosso che al dettaglio. Il prodotto principale è costituito dal vino esportato in Inghilterra o in America, cui si affiancano, per l'Inghilterra, zolfo, stracci, sommacco e olio d'oliva. All'incontro la "Ingham & Co.", a sua volta, Ingham importa dall'Inghilterra tessili, carbone, ferro, rame e stagno.
Benjamin svolge anche l’attività di banchiere, possedendo la Sicilia solo banchi pubblici di deposito che non esercitavano il credito produttivo. Anticipando con l'interesse del 7 per cento a numerosi proprietari di vigneti la somma necessaria per procedere alle relative colture, i creditori si obbligavano a consegnargli, al momento della vendemmia e al prezzo stabilito dai «signori negozianti inglesi» sulla piazza, la quantità di mosto corrispondente al valore del capitale che era stato loro anticipato, con il relativo interesse. Da tale attività, esercitata nel baglio costruito a Marsala in contrada Casa Bianca, Ingham ottiene grossi profitti commerciali, esportando il vino di sua produzione negli Stati Uniti d'America (da Boston a New York, da Filadelfia a Baltimora e New Orleans), in Brasile, in Australia e persino a Sumatra nell'arcipelago della Sonda.
I cospicui profitti, derivanti dal commercio americano, vengono investiti dalla Ingham & C. negli Stati Uniti, attraverso l’acquisto, sia di azioni ed obbligazioni della Società New York Central Railroad, sia di consistenti appezzamenti di terreni nei pressi di New York City ottenuti a prezzi agricoli e rivenduti come terreni edificabili.
Dal testamento che Ingham detta il 2 aprile 1859 si evince pertanto come, in circa 49 anni di attività imprenditoriale, sia riuscito ad accumulare un patrimonio finanziario e immobiliare tale da consentire un elevato tenore di vita a tutti i suoi eredi.
Non avendo eredi diretti, il suo impero vinicolo passerà nelle mani del nipote Joseph Whitaker, un altro nome importante nella storia del marsala.
Joseph Whitaker, nato il 7 agosto 1802 a West Ardsley, oggi sobborgo urbano di Leeds nel Yorkshire, da Mary Ingham, si trasferisce a Palermo nel 1819 per collaborare con lo zio Benjamin Ingham, fratello di sua madre, nelle attività della Casa di Commercio Ingham & C. e dell’impresa vinicola di Marsala.
Il 18 marzo 1837 Joseph Whitaker sposa Eliza Sophia Sanderson, dalla quale avrà dodici figli. Tra questi, Robert, Joshua e Joseph Isaac erediteranno, alla morte del padre, avvenuta nel 1872, lo stabilimento vinicolo Ingham-Whitaker di Marsala, che gestiranno in comunione.
A partire dal 1919 la vendita del Marsala prodotto dallo stabilimento Ingham-Whitaker subisce una rilevante flessione che porterà, dapprima, a una riduzione della produzione e poi, nel 1928, alla cessione delle azioni a un gruppo finanziario torinese.
Il suo metodo imprenditoriale comprendeva un ciclo d'investimenti il più
completo possibile, rappresentativo di forme comuni di attività. Ciò vuol dire che, non solo, è importatore ed esportatore, ma possiede anche diverse navi facenti la spola tra la Sicilia, l'Inghilterra e l'America.
A Palermo egli conduce un commercio sia all'ingrosso che al dettaglio. Il prodotto principale è costituito dal vino esportato in Inghilterra o in America, cui si affiancano, per l'Inghilterra, zolfo, stracci, sommacco e olio d'oliva. All'incontro la "Ingham & Co.", a sua volta, Ingham importa dall'Inghilterra tessili, carbone, ferro, rame e stagno.
Benjamin svolge anche l’attività di banchiere, possedendo la Sicilia solo banchi pubblici di deposito che non esercitavano il credito produttivo. Anticipando con l'interesse del 7 per cento a numerosi proprietari di vigneti la somma necessaria per procedere alle relative colture, i creditori si obbligavano a consegnargli, al momento della vendemmia e al prezzo stabilito dai «signori negozianti inglesi» sulla piazza, la quantità di mosto corrispondente al valore del capitale che era stato loro anticipato, con il relativo interesse. Da tale attività, esercitata nel baglio costruito a Marsala in contrada Casa Bianca, Ingham ottiene grossi profitti commerciali, esportando il vino di sua produzione negli Stati Uniti d'America (da Boston a New York, da Filadelfia a Baltimora e New Orleans), in Brasile, in Australia e persino a Sumatra nell'arcipelago della Sonda.
I cospicui profitti, derivanti dal commercio americano, vengono investiti dalla Ingham & C. negli Stati Uniti, attraverso l’acquisto, sia di azioni ed obbligazioni della Società New York Central Railroad, sia di consistenti appezzamenti di terreni nei pressi di New York City ottenuti a prezzi agricoli e rivenduti come terreni edificabili.
Dal testamento che Ingham detta il 2 aprile 1859 si evince pertanto come, in circa 49 anni di attività imprenditoriale, sia riuscito ad accumulare un patrimonio finanziario e immobiliare tale da consentire un elevato tenore di vita a tutti i suoi eredi.
Non avendo eredi diretti, il suo impero vinicolo passerà nelle mani del nipote Joseph Whitaker, un altro nome importante nella storia del marsala.
Joseph Whitaker, nato il 7 agosto 1802 a West Ardsley, oggi sobborgo urbano di Leeds nel Yorkshire, da Mary Ingham, si trasferisce a Palermo nel 1819 per collaborare con lo zio Benjamin Ingham, fratello di sua madre, nelle attività della Casa di Commercio Ingham & C. e dell’impresa vinicola di Marsala.
Il 18 marzo 1837 Joseph Whitaker sposa Eliza Sophia Sanderson, dalla quale avrà dodici figli. Tra questi, Robert, Joshua e Joseph Isaac erediteranno, alla morte del padre, avvenuta nel 1872, lo stabilimento vinicolo Ingham-Whitaker di Marsala, che gestiranno in comunione.
A partire dal 1919 la vendita del Marsala prodotto dallo stabilimento Ingham-Whitaker subisce una rilevante flessione che porterà, dapprima, a una riduzione della produzione e poi, nel 1928, alla cessione delle azioni a un gruppo finanziario torinese.
Complessi archivistici prodotti:
Ingham-Whitaker di Marsala (fondo)
Bibliografia:
R. TREVELYAN, Principi sotto il vulcano, edizione italiana a cura di Francesco Saba Sardi, Milano, Biblioteca Universale Rizzoli, 1997
Benjamin Ingham nell’economia siciliana dell’Ottocento. L’archivio Ingham-Whitaker di Marsala, Marsala, Associazione marsalese per la Storia Patria, 1985.
Benjamin Ingham nella Sicilia dell’Ottocento. Atti del seminario di studi in occasione della presentazione dell’archivio commerciale Ingham -Whitaker custodito presso la ditta Carlo Pellegrino & C., Marsala 15/16 giugno 1985, Auditorium S. Cecilia, Marsala, Associazione marsalese per la Storia Patria, 1985.
R. GIUFFRIDA, Gli Ingham - Whitaker di Palermo e la Villa Malfitano, Palermo, Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti, 1990.
R. TREVELYAN, La Storia dei Whitaker, Palermo, Sellerio, 1988., 47-48
Redazione e revisione:
Burgio Maria Rita - direzione lavori Romano, 2012/07/15, prima redazione