Date di esistenza: 1946 - , dal 1946 al 1972 la ditta era di proprietà di Tito Petrocchi, dal 1972 al 2003 di Bruno Ridolfi, dal 2003 ad oggi di Daniela Ridolfi.
Intestazioni:
Calzoleria Petrocchi, Roma, 1946 -, SIUSA
Creata nel 1946 da Tito Petrocchi, l’antica Calzoleria Petrocchi, si è distinta da subito per l’eccellente fattura dei propri prodotti, proponendo uno stile classico da uomo ed originalità per i modelli da donna, in special modo nell’utilizzo dei materiali, mantenendo però attenzione al gusto e all’armonia considerati canoni essenziali. Molti divi del cinema, i maestri dell'arte e della musica, i creatori dell'alta moda, il mondo dell'imprenditoria e dell'aristocrazia, tra gli anni cinquanta e settanta hanno lasciato l'impronta del loro piede nella bottega di via Sistina, da Petrocchi. Nel 1956 ottiene il riconoscimento internazionale della Medaglia d'oro all'esposizione di Monaco di Baviera, grazie a semplicità, autentica eleganza, buon gusto e classicismo che lo contraddistinguevano. Le uniche "bizzarrie" al classico che Petrocchi si concedeva erano costituite dai tacchi: famosissimo il "mambo", lanciato dalla Mangano nel film omonimo, il geniale tacco "a scalpello", interpretazione "Petrocchiana" del tacco a spillo e la punta a becco d'anatra nelle calzature da uomo.
La lavorazione avveniva ed avviene esclusivamente a mano utilizzando i migliori pellami e cuoi, con in più oggi l'opportunità della moda pronta per quei clienti che non vogliono aspettare i tempi del su misura (2-3 mesi per le scarpe da uomo). costruzione di una scarpa è un'operazione molto complessa che si realizza attraverso una serie di operazioni eseguite nella nostra bottega interamente a mano.
Le fasi della lavorazionesu misura: Si inizia col prendere le misure di entrambi i piedi, segnando sulla carta le irregolarità. Su questa misura si costruiscono le forme in legno che vengono modificate in base alle caratteristiche del piede.E' questo uno dei momenti più importanti da cui dipende il risultato finale.
In un secondo momento si realizza il cartamodello sul quale viene tagliato il pellame scelto dal cliente.Il pellame viene cucito insieme a formare la tomaia.
Si passa così alla costruzione della scarpa attraverso l'assemblaggio della tomaia alla suola in cuoio.
La Calzoleria Petrocchi realizza da sempre calzature cucite a guàrdolo semplice e a guàrdolo rovesciato, con o senza doppia suola.
Infine si realizza il tacco costruito interamente in cuoio strato per strato.
Le scarpe Petrocchi così realizzate sono pronte e possono essere levate dalla forma di legno su cui sono state costruite. (Il fornitore storico di forme ai tempi del signor Tito era Benito di Ostia Antica.)
Sono infatti necessari alcuni giorni di "riposo" per far sì che l'opera si realizzi al meglio
Un vero vanto della calzoleria Petrocchi è la cucitura goodyear realizzata a mano, per realizzare un paio di scarpe su misura si effetuano anche più di 10 prove in fodera.
Al Signor Tito Petrocchi si sono succeduti nel 1972 suo nipote e già collaboratore Bruno Ridolfi e nel 2003 la figlia di Buono, Daniela Ridolfi. Frattanto nel 1999 la bottega si è spostata nella sede attuale in via dell’Orso. 25.
Tra i personaggi dello spettacolo che tra gli anni ’50 e ’70 hanno frequentato la Calzoleria Petrocchi vi furono: Mastroianni, Virna Lisi, Valentina Cortese (per diversi spettacoli al Piccolo di Milano), Totò e la moglie, Silva Koscina, Pietro Garinei, Anthony Quinn, Francesco Rosi, Ennio Morricone, Omar Sharif, ( a questi si aggiunsero in seguito anche Sergio Leone e Robert De Niro), mentre tra gli industriali ricordiamo: vari componenti delle famiglie Marzotto, Agnelli, Beretta, Buitoni.
Le fasi della lavorazionesu misura: Si inizia col prendere le misure di entrambi i piedi, segnando sulla carta le irregolarità. Su questa misura si costruiscono le forme in legno che vengono modificate in base alle caratteristiche del piede.E' questo uno dei momenti più importanti da cui dipende il risultato finale.
In un secondo momento si realizza il cartamodello sul quale viene tagliato il pellame scelto dal cliente.Il pellame viene cucito insieme a formare la tomaia.
Si passa così alla costruzione della scarpa attraverso l'assemblaggio della tomaia alla suola in cuoio.
La Calzoleria Petrocchi realizza da sempre calzature cucite a guàrdolo semplice e a guàrdolo rovesciato, con o senza doppia suola.
Infine si realizza il tacco costruito interamente in cuoio strato per strato.
Le scarpe Petrocchi così realizzate sono pronte e possono essere levate dalla forma di legno su cui sono state costruite. (Il fornitore storico di forme ai tempi del signor Tito era Benito di Ostia Antica.)
Sono infatti necessari alcuni giorni di "riposo" per far sì che l'opera si realizzi al meglio
Un vero vanto della calzoleria Petrocchi è la cucitura goodyear realizzata a mano, per realizzare un paio di scarpe su misura si effetuano anche più di 10 prove in fodera.
Al Signor Tito Petrocchi si sono succeduti nel 1972 suo nipote e già collaboratore Bruno Ridolfi e nel 2003 la figlia di Buono, Daniela Ridolfi. Frattanto nel 1999 la bottega si è spostata nella sede attuale in via dell’Orso. 25.
Tra i personaggi dello spettacolo che tra gli anni ’50 e ’70 hanno frequentato la Calzoleria Petrocchi vi furono: Mastroianni, Virna Lisi, Valentina Cortese (per diversi spettacoli al Piccolo di Milano), Totò e la moglie, Silva Koscina, Pietro Garinei, Anthony Quinn, Francesco Rosi, Ennio Morricone, Omar Sharif, ( a questi si aggiunsero in seguito anche Sergio Leone e Robert De Niro), mentre tra gli industriali ricordiamo: vari componenti delle famiglie Marzotto, Agnelli, Beretta, Buitoni.
Condizione giuridica:
privato
Tipologia del soggetto produttore:
ente economico/impresa
Per saperne di più:
Calzoleria Petrocchi - sito web della calzoleria Petrocchi
Complessi archivistici prodotti:
Calzoleria Petrocchi (fondo)
Redazione e revisione:
D'Avenia Livia