Date di esistenza: 1332 -
Intestazioni:
Comune di Greve in Chianti, Greve in Chianti (Firenze), 1332 -, SIUSA
Altre denominazioni:
Lega di Cintoia, 1332 - 1772
Comunità di Greve, 1774 - 1808
Mairie di Greve, 1808 - 1814
Comunità di Greve, 1814 - 1865
Almeno fino a quando, nel 1774, non vennero applicate le norme previste dalla riforma comunitativa voluta dal Granduca Pietro Leopoldo, gli assetti istituzionali ed amministrativi delle comunità minori non assunsero caratteri uniformi e furono regolati dalle disposizioni indicate sugli statuti che ogni comunità redigeva. La lega di Cintoia fu istituita dallo Stato fiorentino nel 1332. I suoi più antichi statuti che ci siano noti, conservati presso l'Archivio di Stato di Firenze (Statuti delle comunità autonome e soggette, n. 240), risalgono al 1397. A quella data la comunità si configura come istituzione già strutturata e regolata dalle norme codificate negli statuti stessi. Intorno a Cintoia, centro principale del territorio della lega, gravitavano anche quei centri minori che, pur mantenendo una loro precisa individualità sancita dai propri statuti, finivano inevitabilmente con l'essere attratti dal capoluogo. La lega era composta composta da 16 popoli divisi nei terzieri di Cintoia, Strada e Rubbiana (S. Angelo a Dudda, S. Andrea aLinari, S. Bartolomeo a Musignano, S. Clemente a Panzano, S. Cristoforo a Strada, S. Cristina a Pancole, S. Cristoforo a Lucolena, S. Donato a Musignano S. Ellero a Pitigliolo, S. Giorgio a Poneta, S. Maria a Bisticci, S. Miniato a Rubbiano, S. Maria a Cintoia, S. Martino a Sezzate, S. Piero a Cintano, S. Paolo a Ema). Intorno alla metà del secolo XVI la lega di Cintoia viene citata nelle fonti come composta di 17 popoli. Con le riforme leopoldine del 1774 la lega di Cintoia confluì nella comunità di Greve.
L'amministrazione giudiziaria di questi territori fino dalla fine del Trecente fu di competenza del podestà di Greve, sottoposto per il criminale al vicariato di San Giovanni Valdarno. Dal punto di vista amministrativo la lega era compresa nella circoscrizione della cancelleria comunitativa di Figline.
Con il regolamento del 13 febberaio 1773 i popoli e comuni della lega della Val di Greve furono riuniti nella nuova comunità di Greve a cui l'anno seguente, in occasione della riforma comunitativa del contado, furono uniti anche i 16 popoli della lega della Val di Cintoia. La comunità era amministrata da un magistrato comunitativo composto da 1 gonfaloniere e 10 rappresentanti e da un consiglio generale composto dal magistrato e da 20 deputati popolari. L'amministrazione giudiziaria di questa zona era stata affidata dalla repubblica fiorentina fino dal 1376 ad un podestà con giurisdizione civile, che dal 1415 fu sottoposto per il criminale al vicariato di San Giovanni. Con la riforma giudiziaria del 1772 la podesteria di Greve passò a dipendere dal Vicariato di Radda. Dal punto di vista amministrativo sia la Lega che la Comunità di Greve furono comprese fino dalla metà del Cinquecento nella circoscrizione della Cancelleria comunitativa di Figline.
Nel 1808 con l'annessione all'impero napoleonico la Toscana fu sottoposta alla legislazione e all'organizzazione amministrativa francese. Furono soppresse le comunità e vennero istituite nuove municipalità denominate mairies. La Mairie di Greve, la cui estensione territoriale coincise con quella della preesistente comunità, fu inserita nel Dipartimento della prefettura dell'Arno, primo circondario comunitativo di Firenze. Fu amministrata da un maire che accentrava su di sé la direzione di tutte le attività amministrative del territorio, compreso il ruolo di ufficiale di stato civile, con una certa autonomia deliberativa. Il maire era affiancato da un Consiglio municipale di nomina centrale che si riuniva di norma una volta all'anno.
Con la legge del 17 giugno 1814 furono abolite le mairies toscane e fu disposto di sostituirne gli organi con una magistratura provvisoria. Il nuovo regolamento comunale emanato il 16 settembre 1816 ripristinò i vecchi organismi di governo costituiti dal Consiglio generale e dal Magistrato comunitativo, i cui componenti erano scelti per tratta; a questi si affiancava il gonfaloniere, nominato però dal granduca, che si configurò come il capo della comunità. La legge del 20 marzo 1865 n. 2248, che regolamentava le funzioni dei comuni all'interno del nuovo Stato unitario, segna la nascita del moderno comune di Greve, che ebbe la stessa circoscrizione territoriale che era stata della comunità preunitaria.
Con il regolamento del 13 febberaio 1773 i popoli e comuni della lega della Val di Greve furono riuniti nella nuova comunità di Greve a cui l'anno seguente, in occasione della riforma comunitativa del contado, furono uniti anche i 16 popoli della lega della Val di Cintoia. La comunità era amministrata da un magistrato comunitativo composto da 1 gonfaloniere e 10 rappresentanti e da un consiglio generale composto dal magistrato e da 20 deputati popolari. L'amministrazione giudiziaria di questa zona era stata affidata dalla repubblica fiorentina fino dal 1376 ad un podestà con giurisdizione civile, che dal 1415 fu sottoposto per il criminale al vicariato di San Giovanni. Con la riforma giudiziaria del 1772 la podesteria di Greve passò a dipendere dal Vicariato di Radda. Dal punto di vista amministrativo sia la Lega che la Comunità di Greve furono comprese fino dalla metà del Cinquecento nella circoscrizione della Cancelleria comunitativa di Figline.
Nel 1808 con l'annessione all'impero napoleonico la Toscana fu sottoposta alla legislazione e all'organizzazione amministrativa francese. Furono soppresse le comunità e vennero istituite nuove municipalità denominate mairies. La Mairie di Greve, la cui estensione territoriale coincise con quella della preesistente comunità, fu inserita nel Dipartimento della prefettura dell'Arno, primo circondario comunitativo di Firenze. Fu amministrata da un maire che accentrava su di sé la direzione di tutte le attività amministrative del territorio, compreso il ruolo di ufficiale di stato civile, con una certa autonomia deliberativa. Il maire era affiancato da un Consiglio municipale di nomina centrale che si riuniva di norma una volta all'anno.
Con la legge del 17 giugno 1814 furono abolite le mairies toscane e fu disposto di sostituirne gli organi con una magistratura provvisoria. Il nuovo regolamento comunale emanato il 16 settembre 1816 ripristinò i vecchi organismi di governo costituiti dal Consiglio generale e dal Magistrato comunitativo, i cui componenti erano scelti per tratta; a questi si affiancava il gonfaloniere, nominato però dal granduca, che si configurò come il capo della comunità. La legge del 20 marzo 1865 n. 2248, che regolamentava le funzioni dei comuni all'interno del nuovo Stato unitario, segna la nascita del moderno comune di Greve, che ebbe la stessa circoscrizione territoriale che era stata della comunità preunitaria.
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
preunitario
ente pubblico territoriale
Profili istituzionali collegati:
Comunità (Granducato di Toscana), 1774 - 1808
Mairie (Impero francese), 1805 - 1814
Comunità (Granducato di Toscana), 1814 - 1865
Comune, 1859 -
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Greve in Chianti (fondo)
Stato civile del Comune di Greve in Chianti (fondo)
Redazione e revisione:
Sartini Simone, 08/02/2005, prima redazione
Taglioli Maddalena, 2013/01/07, rielaborazione