Sede: Argenta (Ferrara)
Date di esistenza: sec. XIII -
Intestazioni:
Parrocchia di San Nicolò di Argenta, Argenta (Ferrara), sec. XIII -, SIUSA
Altre denominazioni:
Parrocchia di San Nicolò
La chiesa collegiata è intitolata a San Nicolò in Argenta. Argenta fu per secoli soggetta al governo temporale di Ferrara e a quello spirituale degli arcivescovi di Ravenna. Il più antico ricordo documentato di San Nicolò risale all'anno 1126 e viene detto "in burgo". La chiesa, forse eretta nel sec. VIII, fu consacrata il 23 gennaio 1122. Questa chiesa poi divenne il centro spirituale di Argenta. La chiesa di San Nicolò era probabilmente ubicata vicino al castello, costruito in forma più modesta nel sec. VIII, poi ampliato nel sec. XII ed era molto probabilmente collegiata sin da tempi anteriori al 1126. In un'investitura del 16 ottobre 1223 si cita per la prima volta la parrocchia di San Nicolò. La chiesa in quell'anno è caratterizzata da un suo collegio di sacerdoti, che viene chiamato "capitolum", ma nel 1247 un certo Galgario si fregia ancora della qualifica di arciprete della pieve di San Giorgio. La Collegiata di San Nicolò diventa quindi chiesa parrocchiale in seguito alla distruzione della precedente chiesa parrocchiale di Argenta intitolata a Santa Maria in Castro, che dipendeva dalla pieve di San Giorgio, di origine altomedievale. E' pertanto probabile che come chiesa parrocchiale anche la Collegiata di San Nicolò dipendesse dalla pieve di San Giorgio. Infatti è solo nel 1262, sotto l'arcivescovo Filippo Fontana (1250 - 1270), che il fonte battesimale fu trasferito da San Giorgio a San Nicolò. La chiesa parrocchiale di San Nicolò, a metà del sec. XIII, acquisisce così quel carattere di preminenza rispetto alle altre chiese argentane che ancora oggi la caratterizza. Nel 1590 l'arcivescovo Cristoforo Boncompagni (1578 - 1603), che già vi aveva istituita la prebenda teologale, la dichiara prima e principale chiesa dell'Archidiocesi, dopo la basilica metropolitana. Nel 1749 il suo Capitolo collegiale, che dall'arcivescovo Pietro Aldobrandini (1604 - 1621) ebbe le sue costituzioni, si vide riconoscere il diritto di precedenza su quello di Portomaggiore. Oltre alla Collegiata di San Nicolò, retta da un arciprete, esistevano in Argenta (ancora nel sec. XIX) otto parrocchie. In passato la Collegiata di San Nicolò aveva 11 canonici: 5 partecipanti, che avevano il diritto di subentrare nei posti vacanti, e 2 mansionari. Il loro mantenimento dipendeva fondamentalmente dai censi e dai livelli. Con il governo francese anche la Collegiata di San Nicolò venne soppressa ed i beni incamerati. Ma poi fu ripristinata nel 1813 con 10 canonici, tutti di giuspatronato. Nel 1844 papa Gregorio XVI concesse ulteriori distinzioni e privilegi ai Canonici e all'arciprete. Il 12 aprile 1945 venne distrutta la quattrocentesca chiesa di Santa Maria della Seliciata. Distrutta anche la Collegiata di San Nicolò con facciata neoclassica e nello stesso luogo dell'antico edificio fu riedificato negli anni successivi il nuovo duomo ampio e solenne. Sempre durante l'ultimo conflitto mondiale, insieme al duomo (ovvero San Nicolò), venne distrutto anche l'altro tempio, e così pure i suoi antichi affeschi, che nella realtà argentana aveva avuto un posto eminente: San Giacomo. La prima memoria di questa chiesa è in un documento del 1169, nel quale viene definita "novam cappellam". Un'epigrafe del tempio attestava la chiesa eretta nel 1160. Gravemente danneggiata fu pure la chiesa di San Francesco, sede dei Frati Minori sin dal 1393. Con funzione definitivamente mutata fu recuperata la chiesa di San Giovanni (bombardata nel 1944), già celebre per il magnifico coro (opera del Balestri), parzialmente rimasto salvo. Questa chiesa fu edificata negli anni 1598 - 1599 sulle rovine di un antico ospedale per pellegrini. Insieme con essa caddero i palazzi della piazza, il Municipio con la Torre dell'orologio, successivamente ricostruita in altro luogo. Sopravvissuta anche, sebbene profanata, la chiesa di San Lorenzo, innalzata dai Cappuccini a metà del sec. XVI, mentre della chiesa di Santa Croce rimase solo la facciata dell'Aleotti. Entro il perimetro delle antiche mura di Argenta, delle vecchie chiese, rimase indenne solo quella di San Domenico, appartenente un tempo al convento dei frati Predicatori. Gravemente danneggiata anche la chiesa, innalzata dagli argentani in onore di Maria, chiamata la "Celletta", la cui costruzione fu iniziata nel 1607 per impulso del cardinale Pietro Aldobrandini, arcivescovo di Ravenna.
Condizione giuridica:
enti di culto
Profili istituzionali collegati:
Parrocchia, sec. XII -
Complessi archivistici prodotti:
Parrocchia di San Nicolò di Argenta (fondo)
Redazione e revisione:
Ottani Simonetta, 2005/02/19, prima redazione