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Giunti editore

complesso di fondi / superfondo

Estremi cronologici: 1850 -

Note alla datazione: Il gruppo Giunti è attivo, quindi l'estremo recente è aperto.

Storia archivistica: Dopo l'acquisto della casa editrice Barbèra da parte di Renato Giunti nel 1960, varie vicende avevano portato parte delle carte a Cassino; il materiale sembra essere stato tutto recuperato durante la procedura fallimentare. La prima dichiarazione di notevole interesse storico per l'archivio è stata emessa già nel 1960, è stata ripetuta nel 1965 e integrata nel 1973 per carte reperite sul mercato antiquario. L'intero archivio della Casa editrice Giunti-Marzocco, comprendente gli archivi delle varie case editrici entrate a far parte del Gruppo Giunti, è stato dichiarato con provvedimento n. 353 del 21 maggio 1981.

Descrizione: L'archivio storico dell'editore Giunti conserva la documentazione prodotta dalle case editrici che sono confluite nell'attuale società nel corso del Novecento: tali carte testimoniano l'attività editoriale svolta da quelle storiche case editrici fiorentine a partire dalla prima metà dell'Ottocento. I tre fondi principali con i loro rispettivi fondi aggregati, gli acquisti effettuati nel tempo da Renato Giunti come manoscritti e collezioni di editori e autori che hanno collaborato con le case editrici sono concentrati presso l'archivio Giunti. Il nucleo dell'archivio è costituito dagli archivi Barbèra e Bemporad, due aziende dalla comune matrice risogimentale, ma il complesso archivistico è costituito in totale da sette fondi giunti all'attuale proprietà attraverso diverse vie: quattro, dei quali il più corposo è il Barbèra comprende le carte di Gaspero (dal 1855) titolare dell'omonima casa editrice, e del figlio Piero, e inoltre la raccolta di documenti detta "Museo Barberiano", corrispondenza con la succursale romana; l'archivio Barbèra copre dunque l'arco cronologico 1854-1959. Un quinto fondo detto "Archivio generale" comprende la raccolta Nigi Curzio, acquistata nel 1973. Il sesto fondo è di provenienza incerta: potrebbero essere documenti acquistati in momenti diversi, ma anche carte estratte da raccolte preesistenti, come il fondo barberiano che non sembra avere più la consistenza originaria. L'ultimo fondo è quello della Casa editrice. La separazione dei fondi non è precisa e in tutti si trovano documenti attinenti a Gaspero Barbèra. Gli altri due fondi principali, quindi, oltre al Barbèra sono il Bemporad Marzocco (1841-1956) e l'archivio proprio del Gruppo Giunti (dal 1956 e ora attivo). Il Barbèra e i suoi fondi aggregati furono acquistati dal titolare della Marzocco-Bemporad Renato Giunti nel 1960, insieme all'azienda e dopo il fallimento di questa. La Barbèra possedeva i carteggi, in quanto all'atto costitutivo come società anonima si stabiliva che l'archivio divenisse parte del patrimonio sociale. Parte integrante dell'Archivio sono la biblioteca storica che raccoglie i libri e le riviste editi e l'archivio iconografico dove sono raccolti i bozzetti e le tavole originali utilizzate per illustrare i libri pubblicati, specie quelli per la gioventù.

Ordinamento: Parziale, relativo al fondo Bemporad-Marzocco e a quasi tutto il fondo Barbera

La documentazione è stata prodotta da:
Casa editrice G. Barbèra
Giunti editore

La documentazione è conservata da:
Giunti Spa


Bibliografia:
Le case editrici Gaspero Barbèra e Bemporad-Marzocco. Mostra di libri e di documenti. Milano 3-31 maggio 1961, Firenze, 1961
SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA TOSCANA, Consiglio nazionale delle ricerche, Archivi di imprese industriali in Toscana, Firenze, All'insegna del Giglio, 1982, 108-109

Redazione e revisione:
Bettio Elisabetta, 2007/02/06, prima redazione


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