Sede: Torino
Date di esistenza: 2003 -
Intestazioni:
Gruppo Torinese Trasporti spa, Torino, 2003 -, SIUSA
Il 28 novembre 1906 il Consiglio Comunale di Torino deliberò il riscatto della rete tranviaria della Società Elettricità Alta Italia e la municipalizzazione del servizio con la costituzione dell'Azienda Tranvie Municipali. La costituzione dell'ATM è una tappa fondamentale nella storia del trasporto pubblico a Torino che nacque nel 1871 con la posa del primo binario di guide di ferro su suolo pubblico. Successivamente nascono la Società Generale dei Tramways, costituitasi in Bruxelles (comunemente detta Belga) e la Società Anonima Torinese di Tramways e Ferrovie Economiche (comunemente detta Torinese). Tali Società sono oggetto di numerose concessioni di linea negli anni '70 e '80. Le due Società all'inizio degli anni '90 si erano di fatto riunite in una sola, con un'unica Direzione, costituendo così un vero monopolio di fatto. Nello stesso periodo le convenzioni vengono modificate sia per i progressi dell'elettrotecnica che imponevano la trasformazione della trazione equina in trazione elettrica, sia per il grande sviluppo della Città che faceva sorgere nuovi bisogni di comunicazione tra la periferia ed il centro. Per ristabilire il principio della concorrenza il 10 febbraio 1897 il Comune concede la costituzione di nuove linee tranviarie alla Società Elettricità Alta Italia. Tale concessione prevedeva l'impianto di nuove linee a sistema misto Siemens ekalske, accumulatori e filo aereo. Ma le cose non andarono come previsto ciò indusse l'Amministrazione Comunale a deliberare l'acquisto della rete dell'Alta Italia ed a assumersene dell'esercizio diretto. Gli anni tra il 1907 ed il 1914 sono anni di grande sviluppo della Città, con una crescente domanda di trasporto pubblico. L'Azienda risponde a questa domanda con un potenziamento del servizio che si concretizza con la costruzione di un nuovo deposito in Via Biella, con l'acquisto di nuovi mezzi, con la posa di nuovi binari e con l'istituzione di nuove linee. Negli anni tra il 1915 ed il 1921 l'Azienda garantì l'ordinaria gestione del servizio con modestissimi sviluppi della rete. Di rilievo nell'immediato dopoguerra fu l'acquisto nel 1919 di un terreno tra le Vie Ricasoli e Manin per la costruzione di una nuova officina: costruzione che poi ebbe effettivamente inizio nel 1921. Le reti dell'ATM e della "Belga" erano ormai così fitte ed intricate da creare problemi alla viabilità in punti nodali. La necessità di un'unica rete non era più procrastinabile. Così il Consiglio Comunale, nel dicembre 1922, deliberava l'acquisizione delle linee urbane, degli immobili (Depositi Nizza e Trana) e del materiale rotabile della Società Anonima Torinese di Tramways e affidava la gestione all'ATM. Si avviava così il piano di razionalizzazione, sviluppo e gestione unitaria della rete, con grandi lavori che interessarono il quinquennio 1923-1928. Frattanto, nel 1924, si avviavano gli studi preliminari per la costruzione di un deposito ed un'officina binari in Borgo San Paolo, che venne inaugurato alla fine del 1928. Nello stesso anno si istituì la prima linea automobilistica lunga circa 2.400 metri, da esercirsi all'interno dell'Esposizione del Valentino e contemporaneamente furono acquistati 6 autobus. Gli autobus non ebbero comunque fortuna, tant'è che in una relazione dell'8 novembre 1930 si osserva: "Oggi, praticamente, si ha in servizio una mezza dozzina di veicoli, numero che verrà ancora ridotto perché la linea più onerosa e cioè quella "Ponte del Gatto-Cavoretto verrà sostituita con una linea filoviaria". La comparsa del filobus nel 1931, così come per gli autobus, non ha grande fortuna. Nel corso degli anni '30 vengono aperte all'esercizio poche linee di filobus, come prolungamento di linee tranviarie. Il 13 agosto 1932 il Comune affida all'ATM la linea di Sassi-Superga. L'impianto funicolare, inaugurato nel 1884, ormai bisognoso di radicali interventi, viene sostituito, con lavori che durano oltre due anni, con quello attualmente in esercizio. Il periodo 1946-1949 segna per l'Azienda una fase di intensa attività per il ripristino e rimessa in efficienza del parco rotabile ove si pensi che delle 585 motrici tranviarie e 31 vetture filoviarie esistenti nell'ante guerra, soltanto 260 si trovavano in condizioni di discreta efficienza, mentre altre 69 erano completamente distrutte e 287 immobilizzate perché sinistrate o prive dei principali organi di funzionamento per l'impossibilità di approvvigionamento dei materiali occorrenti. La maggior parte dei depositi e delle officine completamente distrutte e la rimanente gravemente danneggiata non offriva più la possibilità di un efficace ricovero delle vetture e tanto meno le condizioni ambientali per un proficuo lavoro di manutenzione da parte delle maestranze. Anche gli impianti esterni, binari e linee di contatto, ripetutamente colpiti in più zone della Città, per quanto tempestivamente riparati di volta in volta, hanno gravemente risentito nella loro efficienza per l'impossibilità di effettuare i periodici lavori di revisione e rinnovo. Parallelamente a tali lavori di ripristino l'Azienda, rendendosi conto delle nuove esigenze venutesi a creare nel campo dei trasporti in genere ed in quelli urbani, affrontò il problema dell'ammodernamento del complesso aziendale sia nei suoi servizi interni sia nella riorganizzazione della rete esterna. Nel 1950 venne istituita una Commissione di Studio per il riordino dei trasporti urbani. In tale occasione venne effettuata la prima razionale rilevazione del traffico urbano sia sul movimento dei passeggeri sulle linee urbane di trasporto sia in genere sulle condizioni viabili lungo le arterie del centro, che manifestavano già un preoccupante grado di intensità. Nel periodo che segue (1950-1959) sulla scorta dei risultati di tale indagine e realizzando in parte le decisioni della Commissione di Studio vennero prolungate e potenziate maggiormente alcune linee tranviarie orientandosi inoltre verso i nuovi sistemi di trasporto filoviari e automobilistici di più facile e immediata realizzazione, creando linee automobilistiche di carattere celere sia su tracciati ex novo, sia in sostituzione di alcune linee tranviarie di minor traffico che vennero così soppresse. Con l'inizio degli anni '60 Torino ha uno sviluppo urbanistico intenso, l'Azienda, mentre si attrezza per servire i nuovi quartieri, deve misurarsi con il vertiginoso aumento della motorizzazione privata, che da un lato penalizza la velocità commerciale e dall'altro è una formidabile concorrente, che sottrae passeggeri. In questo contesto nel 1967 viene varata una complessa ed organica riorganizzazione della rete. Nel 1963 l'Azienda acquisisce dalla Società SATTI un notevole numero di linee intercomunali, al fine di offrire un servizio coordinato ed integrato tra i due settori urbano ed intercomunale. L'anno successivo l'Azienda assume l'esercizio dell'Ascensore della Mole Antonelliana e nel 1977 l'Azienda acquisisce le linee interessanti la zona ovest dell'area torinese, prima gestite dal Consorzio Torino-Rivoli. Sempre nel 1977 il Comune approva la Variante Generale al Piano di Sviluppo dei Trasporti Pubblici. Essa indica le linee operative per l'attuazione di una politica di settore destinata ad assicurare un servizio più adeguato alle mutate condizioni del territorio e della mobilità su di esso. Gli indirizzi contenuti in tale documento si concretizzano nella realizzazione della "Rete '82", entrata in funzione il 2 maggio di quell'anno. Tale rete, con alcuni provvedimenti di rettifica e completamento effettuati negli anni successivi, è sostanzialmente quella attualmente in esercizio. Verso la fine degli anni ottanta si definiscono meglio anche le aree servite da ATM e SATTI: alla prima il compito di servire il bacino di traffico dell'area torinese, alla seconda le linee più spiccatamente intercomunali. L'espansione dei servizi automobilistici e l'impossibilità di continuare a parcheggiare gli autobus di notte su piazze e vie adiacenti ai depositi resero necessaria la costruzione di una nuova rimessa esclusivamente per autobus in località Gerbido. Negli anni ottanta, accanto all'acquisizione di nove motrici si ha l'avvio del Sistema Informativo del Servizio (S.I.S.). In quest'ottica di attenzione al cliente nel settembre 1996 è stato approvato il progetto HI-SIS, che è in grado di fornire l'informazione in fermata con precisione ed affidabilità. Nell'1986, su concessione del Comune, inizia la gestione da parte dell'Azienda di 4 parcheggi in superficie. Attività questa che ha avuto un notevole sviluppo nell'ultimo triennio tant'è che per gestirla è stata creata una specifica direzione aziendale. Nel marzo del 1990 viene approvato il progetto di pantografizzazione della rete tranviaria, con il passaggio dal sistema di presa corrente asta-rotella a quello a pantografo. Dal luglio 1992 l'Azienda partecipa, con quota di maggioranza, al Consorzio 5T (Tecnologie Telematiche per i Trasporti ed il Traffico a Torino). Il progetto, finanziato dalla CEE, è ormai in fase di avviata sperimentazione e sarà un utile strumento per governare la mobilità urbana nel suo complesso. L'impegno degli ultimi anni volto a migliorare il servizio e quindi il rapporto con la clientela (nuove attrezzature di fermata, formazione mirata del personale, carta dei servizi, numero verde, ecc.) sta dando risultati apprezzabili: un riscontro positivo si ha nel fatto che è terminata la diminuzione continua dei passeggeri e dopo una fase di assestamento si sta intravedendo un lieve, ma stimolante, aumento. Dalla fusione di ATM e SATTI (Società Torinese Trasporti Intercomunali) il 1° gennaio 2003 è nato il GTT, Gruppo Torinese Trasporti. La missione del GTT è di essere leader nel settore della mobilità, grazie a un'offerta di servizi competitivi per qualità e costo che consenta di competere con successo sul mercato locale e nazionale. Il GTT intende operare, nel rispetto dell'ambiente, per favorire lo sviluppo sociale ed economico del territorio. Il servizio di trasporto pubblico locale fornisce, attraverso bus e tram, il servizio di trasporto urbano e suburbano a Torino e in altri 25 comuni. Il servizio ferroviario (Ferrovie Canavesana e Torino-Ceres) copre 29 comuni nella provincia di Torino e la costruzione della linea 1 della metropolitana automatica di Torino è l'ultimo obiettivo raggiunto dall'azienda che prosegue con i prolungamenti della linea.. Il gruppo è capofila del consorzio per la realizzazione dell'autobus a idrogeno. La società gestisce inoltre alcuni servizi turistici: la tranvia a dentiera Sassi-Superga, l'ascensore della Mole Antonelliana, la linea Turismo Bus Torino, la navigazione turistica sul Po. Il vertice del Gruppo e la Divisione Holding hanno il compito di garantire la coerenza delle strategie; la Holding, inoltre, ha il compito di gestire i servizi comuni e di presidiare le risorse umane e finanziarie. Nel Gruppo sono presenti anche altre società di cui attualmente ATM e/o SATTI detengono quote azionarie: 5T, Torino Metano, Car City Club, GESIN, ATI Saluzzo, ASP Asti, SAP Orbassano, THECLA.
Condizione giuridica:
privato
Tipologia del soggetto produttore:
ente economico/impresa
Soggetti produttori:
Agenzia Tranvie Municipali - ATM, predecessore
Società per Azioni Torinese Trasporti Intercomunali - SATTI, predecessore
Complessi archivistici prodotti:
Gruppo Torinese Trasporti spa - GTT (complesso di fondi / superfondo)
Redazione e revisione:
Anselmo Sara, 2019/07/16, supervisione della scheda
Bonzanino Paola, 2012/06/21, prima redazione