Predappio 1930 apr. 7 -
politico
Intestazioni:
Lotti, Emilia, politico, (Predappio 1930 - ), SIUSA
Il suo impegno politico inizia nel 1945 quando frequenta l'Istituto professionale femminile di Forlì e si iscrive all'Associazione ragazze d'Italia (Ari), successivamente nel 1947 si iscrive al Pci. Nei primi anni Cinquanta è attiva nella raccolta firme contro l'uso della bomba atomica e dal 1952 diventa responsabile della Commissione femminile della Camera confederale del Lavoro di Forlì e dirigente del sindacato tessile. Nel 1957 si iscrive all'Unione donne italiane (Udi) e viene nominata segretaria del Comitato provinciale di Forlì, carica che ricopre fino al 1964. Dal 1961 al 1965 ricopre il ruolo di consigliere nell'Ente comunale di assistenza di Forlì. Nel 1964 viene chiamata a lavorare nella commissione di organizzazione della direzione nazionale dell'Udi insieme a Anna Spaggiari e si occupa, fino al settembre 1970, di gestire il tesseramento e il finanziamento dell'associazione attraverso le iniziative dei circoli provinciali. Partecipa come delegata dell'Udi al V Congresso mondiale delle donne (Mosca, 1963), al XII anniversario della rivoluzione cubana (L'Avana, 1965), a un viaggio nella Repubblica popolare di Ungheria (1971) e al VII Congresso mondiale delle donne (Berlino, 1975). Nel 1970 viene eletta consigliere provinciale nel circondario di Savignano nelle liste del Pci, durante il mandato ricopre l'incarico di assessore ai servizi sociali impegnandosi nella tutela della salute, a favore dell'emancipazione economica e sociale della donna, nella costruzione di una rete di servizi provinciali a sostegno degli anziani e per l'infanzia. Nel 1972 partecipa al convegno italo-sovietico "La donna e l'assetto della residenza" (Mosca, 1972).Terminato il mandato in provincia, viene nominata presidente del Consorzio socio-sanitario di Forlì, una struttura di raccordo istituita dalla Regione Emilia-Romagna per l'attuazione della riforma del sistema sanitario nazionale (legge 833/1978), in vista della nascita delle unità sanitarie locali. In questi anni Emilia Lotti si occupa del decentramento di servizi e personale della Provincia di Forlì per dare applicazione alla legge 1044/1971 per la costruzione degli asili nido comunali, alla legge 405/1975 sull'istituzione dei consultori familiari, alla legge Basaglia sul riordino del servizio psichiatrico (legge 180/1978) e alla legge 194/1978 per l'interruzione volontaria di gravidanza e la tutela sociale della maternità libera e consapevole. Continua ad occuparsi di sanità e servizi sociali anche durante il suo secondo mandato nel Consiglio provinciale di Forlì (1980-1985) e all'interno del Comitato federale del Pci di Forlì. Nel 1980 partecipa come rappresentante dell'Udi ai lavori della II Conferenza mondiale sulla donna a Copenaghen, nell'autunno del 1981 prende parte alla delegazione del Pci in visita presso l'Istituto di scienze sociali di Mosca, dove segue un corso di formazione politica; l'anno successivo vola a Strasburgo con Maria Laura Bargossi all'incontro delle consulte provinciali femminili (ottobre 1982). Nel 1986, al termine del mandato in Consiglio provinciale torna a lavorare alla direzione nazionale dell'Udi. Dal 1991 al 1998 Emilia Lotti partecipa ai lavori della Commissione nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, in qualità di rappresentante dell'Udi. Nel 2005 ha partecipato alla fondazione dell'Associazione Centro documentazione Archivio Flamigni, cui ha donato il suo fondo. Attualmente è vicepresidente del Centro documentazione.
Complessi archivistici prodotti:
Lotti Emilia (fondo)
Redazione e revisione:
Di Simone Mariapina, 2016/03/22, revisione
Saggioro Cristina, 2011/04/28, prima redazione