Milano 1920 - Firenze 2005 lug. 27
Professore
Critico letterario
Saggista
Scrittore
Intestazioni:
Cases, Cesare, professore, critico letterario, saggista scrittore, (Milano 1920 - Firenze 2005), SIUSA
Cesare Cases nacque a Milano nel 1920 in un agiata famiglia ebraica di avvocati. Dopo aver studiato al Liceo “Parini”, fu esule in Svizzera dal 1939, dove intraprese inizialmente studi di chimica a Losanna, prima di passare nel 1943 a quelli di filologia e letteratura tedesca a Zurigo. Rientrato a Milano nel 1946, si laureò qui in estetica con una tesi su Ernst Jünger, avendo come relatori Antonio Banfi ed Enzo Paci. Fu iscritto al Partito comunista italiano dai primi anni Cinquanta al 1959, allorché strinse i rapporti con Franco Fortini, Renato Solmi, Renato Panzieri e Grazia Cherchi nel contesto della “nuova sinistra” italiana, che nel corso degli anni Sessanta ebbe come riferimento la rivista «Quaderni piacentini». Insegnante di italiano in Francia e in seguito professore di tedesco nei Licei, Cases insegnò Letteratura tedesca presso le Università di Padova, Cagliari, Pavia e Torino. Critico letterario, saggista e scrittore, ha fondato e diretto la rivista «L’Indice dei libri del mese» e collaborato a lungo a partire dai primi anni Cinquanta con la casa editrice Einaudi, come traduttore, curatore e commentatore di opere in lingua tedesca o di autori tedeschi - come quelle di Gotthold Ephraim Lessing, Thomas Mann, Karl Kraus, Robert Musil, György Luckács, Max Horkheimer, Bertold Brecht, Theodor Adorno, Walter Benjamin e Friedrich Dürrenmatt -, non mancando peraltro di intervenire nel dibattito su opere e scrittori italiani contemporanei. Cesare Cases è morto a Firenze il 27 luglio 2005. Tra i suoi volumi editi a Torino con la casa editrice Einaudi ricordiamo: “Marxismo e neopositivismo” (1958); “Saggi e note di letteratura tedesca” (1963, ripubblicato a cura di F. Cambi, Trento 2002); (con C. Magris) “L’anarchico al bivio. Intellettuale e politica nel teatro di Dorst” (1974); “Su Lukács. Vicende di un’interpretazione” (1985), “Il testimone secondario. Saggi e interventi sulla cultura del Novecento” (1985); “Il boom di Roscellino. Satire e polemiche” (1990). Ricordiamo inoltre: “La croce di Hegel e le perle di Plebe”, Firenze 1972; “Patrie lettere”, Padova 1974; “Thomas Mann. Una biografia per immagini”, Pordenone 1982; “La fredda impronta della forma. Arte, fisica e metafisica nell’opera di Ernst Jünger”, a cura di H. Dorowin, Firenze 1997; “Confessioni di un ottuagenario”, Roma 2000; “Lettere scelte 1966-1968” [con Franco Fortini], a cura di R. Venuti, E. Nencini, "L’ospite ingrato". «Rivista del Centro Studi Franco Fortini», IV (2001-2002), pp. 266-287; “Cesare Cases, Sebastiano Timpanaro. Un lapsus di Marx. Carteggio 1956-1990”, a cura di L. Baranelli, Pisa 2005; “Intervista a Cesare Cases”, a cura di L. Forte, Alessandria 2006.
Complessi archivistici prodotti:
Cases Cesare (fondo)
Bibliografia:
A. Gnoli, "Cases, scettico inquieto", «la Repubblica», 28 luglio 2005, p. 35
A. Gnoli, "Il mio secolo tra Lukács e Adorno. Gli ottant’anni di Cesare Cases", «la Repubblica», 30 gennaio 2000, p. 34
L. Reitani, "Cesare Cases, critico curioso e 'scettico blu'”, «l’Unità», 29 luglio 2005, p. 22
P. Di Stefano, "Cases. Il critico militante che sapeva osare" e C. Magris, "Da Adorno a Brecht, portò in Italia la cultura tedesca", «Corriere della Sera», 28 luglio 2005, p. 35
A. Chiarloni, "Ricordo di Cesare Cases" [Torino, aula magna dell’Università, 4 ottobre 2005] (Ricordo di Cesare Cases - A. Chiarloni, "Ricordo di Cesare Cases" [Torino, aula magna magna dell’Università, 4 ottobre 2005])
Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Morotti Laura, 2010, rielaborazione
Moscadelli Stefano, 2010, prima redazione