Firenze 1876 set. 19 - Roma 1957 set. 30
Intestazioni:
Giovannozzi, Ugo, ingegnere, (Firenze 1876 - Roma 1957), SIUSA
Giovannozzi si laurea a pieni voti in ingegneria civile alla Regia Scuola di Applicazione di Torino nel 1900 e inizia subito a lavorare a Firenze presso lo studio dell’architetto Riccardo Mazzanti. Nel 1902 vince un concorso per aiuto ispettore patrimoniale del R. Ospedale di Santa Maria Nuova, incarico che manterrà fino al 1907. Nel 1903 viene nominato consigliere dell’Ordine degli ingegneri ed architetti della Toscana, e tre anni più tardi è chiamato a dirigere l’Ufficio tecnico della Compagnia di Assicurazioni La Fondiaria. Abbandona presto l’incarico, iniziando la libera professione, ma rimane consulente tecnico dell’Ente, curando poi nel corso della sua lunga carriera la realizzazione delle diverse sedi in varie città italiane. Negli anni precedenti la prima guerra mondiale si occupa del restauro di Palazzo Ruspoli a Firenze, assume l’incarico di consulente per i fabbricati ospedalieri della CRI e il ruolo di consigliere comunale durante l’amministrazione del principe Filippo Corsini. Nel 1916 riceve dal Demanio e dalla Società delle Terme di Montecatini l’incarico della sistemazione urbanistica e progettazione architettonica dell’area relativa agli edifici termali ed i loro annessi, intervenendo sugli stabilimenti delle Terme Leopoldine, del Tettuccio, del Regina, dell’Excelsiore sul padiglione della sorgente Rinfresco. Nel 1918 altri incarichi pubblici si aggiungono a quelle già ottenuti: viene nominato membro del Comitato Italiano per il congresso delle Città delle Acque, ed entra a far parte del Comitato antitubercolare della Provincia di Firenze. Nel 1923, già membro della commissione centrale di edilizia sanitaria della Croce Rossa Italiana, diventa dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comitato centrale; progetta il Preventorio di Fara Sabina e, nel 1924, il Sanatorio antitubercolare Cesare Battisti di Roma. Chiamato a Roma dall’Istituto Nazionale delle Assicurazioni, progetta e realizza, tra il 1923 e il 1927, il palazzo per la sede centrale tra via Sallustiana e via San Basilio. Negli anni successivi realizza le sedi dello stesso Istituto a Roma, Torino, Livorno e Firenze, e dirige il restauro di Palazzo Strozzi a Firenze (proprietà INA), tra il 1938 e il 1940. Negli anni Trenta lavora in molte città italiane: a Napoli, Firenze e Pisa per le sedi della Banca Italiana di Sconto; a Milano al Padiglione per la Fiera Campionaria (1925) e al Palazzo della Società Generale per l’Industria Mineraria Chimica Montecatini (1927-1928), e a Palazzo per gli uffici della Società Solvay; a Roma e Firenze alle sedi della Società Italiana del Gas; i palazzi per l’Istituto di Credito delle Casse di Risparmio, per la Società Immobiliare Toscana, per il Collegio Pontificio Ungarico e Germanico, e per l’Unione italiana delle Riassicurazioni a Roma; l’Istituto Demaniale di Biologia Marina a Taranto (1930); il Palazzo della Cassa Nazionale delle Assicurazioni Sociali a Trieste (1931); la Banca Mutua Popolare di via dei Conti e la Banca Commerciale di Via S. Egidio a Firenze; le sedi del Monte dei Paschi a Montecatini, Firenze e Roma. Ancora in quegli anni, avviato il grande programma governativo per la costruzioni di sanatori antitubercolari in tutte le regioni d’Italia (1930-1931), viene incaricato della progettazione del Sanatorio Carlo Forlanini di Roma (1934-1935), e in qualità di consulente dell’Istituto della Previdenza Sociale, cura la realizzazione di altri quaranta sanatori in varie località, tra cui Sondalo, Vialba, Galliera Veneta, Imperia. Varie le committenze anche di privati, che porta Giovannozzi alla progettazione e ristrutturazione di ville e palazzi in varie città, come le ville Schweiger a Roma e Montecatini, villa Elia e Villa Menesini a Roma, il villino Marchi a Firenze, le ville Piccolellis e Ludolf a Marina di Massa, villa Galletti a Monteverdi Marittimo, e ai riadattamenti delle ville Donegani a Moltrasio e a Roquebrune, in Costa Azzurra. Comprese in questo arco temporale sono anche le realizzazioni del palazzo per gli uffici, delle case per gli operai e degli stabilimenti per la Magona d’Italia a Piombino, la centrale idroelettrica per la Montecatini a Merano, le centrali telefoniche della Società Telefonica Tirrena (TETI) a Roma, Firenze e Forte de Marmi. Nel dopoguerra egli continua la sua attività soprattutto a Roma, dove realizza il Palazzo della Fondiaria in Via Bissolati e il cinematografo ’Fontana di Trevi’; a Firenze, dove costruisce fabbricati di abitazioni per la Società Fondiaria e cura la ricostruzione di alcuni stabili danneggiati dai bombardamenti.
Complessi archivistici prodotti:
Giovannozzi Ugo (fondo)
Giovannozzi Ugo (Accademia San Luca) (fondo)
Bibliografia:
F. POGGI, Ricordo di Ugo Giovannozzi, in «Bollettino Tecnico degli Architetti e Ingegneri della Toscana», ottobre-novembre 1957
G. DE ANGELIS D’OSSAT, L’architettura di Ugo Giovannozzi per la sede dell’INA, in I settantacinque anni dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni, Roma, Istituto della Enciclopedia Treccani, 1987, pp. 215-264
E. CHIOSTRI, Ugo Giovannozzi e la sua opera, in «Val di Fievole», III, n. 2, febbraio 1957, p. 1
M. L. SEAZZU, Ugo Giovannozzi architetto-ingegnere fiorentino, tesi di laurea, Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Architettura, a.a. 1987-1988, relatore prof. Carlo Cresti
R. PERUGINI, Ugo Giovannozzi tra tradizione umbertina e stile novecento, in I settantacinque anni dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni, Roma, Istituto della Enciclopedia Treccani, 1987, pp. 201-214
Guida agli archivi di architetti e ingegneri del Novecento in Toscana, a cura di E. INSABATO, C. GHELLI, Firenze, Edifir, 2007, 198-202 (I. Spadolini)
Redazione e revisione:
Ghelli Cecilia, 2010/07/02, prima redazione
Insabato Elisabetta, 2011/01/10, revisione