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Tozzi Federigo

Siena 1883 gen. 1 - Roma 1920 mar. 21

Scrittore

Intestazioni:
Tozzi, Federigo, scrittore, (Siena 1883 - Roma 1920), SIUSA

Nasce a Siena nel gennaio 1883 città dove trascorre l'infanzia e l'adolescenza. Di salute cagionevole frequenta il Seminario arcivescovile della chiesa di San Francesco fino agli studi ginnasiali, quando viene espulso per cattiva condotta. Prende lezioni private per ottenere la licenza liceale come privatista, ma con la morte della madre è costretto a sospenderle. Iscritto all'Istituto delle Belle arti di Firenze, supera alcuni corsi poi anche qui è sospeso nel luglio 1897. Nel 1898 il padre lo iscrive alle Scuole tecniche, Tozzi le frequenta per tre anni, per poi proseguire privatamente. Nello stesso anno Federigo Tozzi comincia a frequentare la Biblioteca comunale degli Intronati, leggendo tra gli altri Petrarca, Dante, D'Annunzio, Carducci, Fucini, Ovidio e Leopardi. Nel 1902 dopo essere stato bocciato in italiano e disegno abbandona gli studi. Iniziano i dissapori con il padre che nel frattempo si è risposato. Intanto Tozzi si avvicina alle idee del socialismo. Stringe amicizia con Domenico Giuliotti con il quale si instaura un'amicizia che li vede uniti per ideali politici e poetici. Nel 1902 inizia il rapporto epistolare con la sconosciuta Annalena, che aveva affidato ad una rivista la propria richiesta di scambi epistolari. In seguito Emma Palagi, il vero nome della signorina, diventerà la moglie di Federigo Tozzi. Dopo il 1904, una malattia agli occhi lo costringe all'oscurità, esce da questa prova profondamente mutato. Si placano i fervori politico-rivoluzionari per far posto a quelli religiosi e ad una rigorosa applicazione intellettuale. Nel 1908 Tozzi vince un concorso e viene assunto nelle ferrovie. Nel maggio 1908 dopo la morte del padre, Federigo Tozzi sposa Emma e si trasferisce a Castagneto con la matrigna Carlotta. Inizia il periodo durante il quale Federigo scrive la maggior parte dei suoi capolavori, tra cui "Paolo", "Adele", "Barche capovolte", "Con gli occhi chiusi", "Ricordi di un impiegato", molte novelle ed alcune pieces teatrali. Nell'agosto del 1909 nasce il figlio Glauco. Dopo la nascita del figlio riprende l'amicizia con Giuliotti. Influenzato dall'opera poetica dell'amico grevigiano Tozzi si dedica alla composizione poetica e nel 1911 pubblica il suo primo libro "La zampogna verde", segue il poema "La città della Vergine". Tozzi si inserisce nella vita culturale della città di Siena e stringe amicizia con il marchese Misciattelli. Intanto prosegue gli studi sulla letteratura italiana del '200 e del '300, che si concretizzano nelle due opere "Antologia di antichi scrittori senesi" e "Mascherate e strambotti della congrega dei rozzi di Siena", lavora anche all'epistolario cateriniano e su questo argomento pubblicherà nel 1918 "Le cose più belle di Santa Caterina da Siena". In questo periodo collabora con alcune riviste «L'Eroica» e il «San Giorgio» per poi fondare insieme a Giuliotti «La Torre». Oltre allo studio della letteratura religiosa si avvicina alla psicologia contemporanea. Nel 1914 interrompe la propria collaborazione alla rivista «La Torre» e si trasferisce a Roma. Con l'ingresso dell'Italia in guerra viene arruolato all'ufficio stampa della Croce Rossa Italiana. Nel 1917 pubblica "Bestie" una raccolta di prose liriche. Conosce Pirandello che lo vuole collaboratore del «Messaggero della Domenica». Nel 1918 completa il romanzo "Il Podere" e scrive di getto "Tre croci". Nel 1919 continua l'attività di redattore e vede pubblicato presso Treves "Con gli occhi chiusi". Nel 1920 viene pubblicato anche "Tre croci" romanzo dedicato a Luigi Pirandello. Tozzi si spegne a causa di una polmonite nel marzo 1920. Prima di morire lo scrittore ha affidato a Borgese la pubblicazione dei suoi scritti. Già dal numero del 1° aprile 1920 "Il podere" viene pubblicato sulla rivista «Noi e il mondo». La pubblicazione postuma delle opere di Tozzi prosegue negli anni successivi. poi per tutto il Novecento fino ad oggi, con edizioni di singoli testi, e di opere scelte in raccolte e antologie. In questo senso sono di particolare rilievo il volume "Opere: romanzi, prose, novelle" (1987), edito nella collana «i meridiani» della Mondadori, e l'ambizioso progetto di edizione nazionale dell'opera omnia di Federigo Tozzi: si tratta di un piano di lavoro di durata decennale, promosso da un Comitato scientifico presieduto da Romano Luperini e diretto da Riccardo Castellana, che ha già visto i suoi primi frutti con l'uscita del primo volume "Giovani" nel 2018.

Complessi archivistici prodotti:
Tozzi Federigo (fondo)


Bibliografia:
"Federigo Tozzi, due giornate di studio e una mostra", 14 aprile-12 maggio 1984, Firenze, Gabinetto GP Vieusseux, 1984.
Federigo Tozzi, "Opere. Romanzi, prose, novelle, saggi", a cura di Marco Marchi, introduzione di Giorgio Luti, Milano, Mondadori, 1987 («i meridiani»).
Costanza Geddes da Filicaia, "La biblioteca di Federigo Tozzi", Firenze, Le Lettere, 2001.
Riccardo Castellana, "Ritratto dell'artista da anarchico. Gli anni senesi di Federigo Tozzi", «Bullettino senese di storia patria», (2008), n° 115, p. 199-249.
Riccardo Castellana, "Federigo Tozzi. Bibliografia delle opere e della critica (1901-2007)", con la collaborazione di Paola Salatto e Antonello Sarro, Pontedera, Bibliografia e Informazione, 2008.
"Stagioni di Tozzi", a cura di Marco Marchi, introduzione di Roberto Barzanti, Firenze, Le lettere, 2010.
Elena Gori, "Tra realtà e immaginazione. Poe nella biblioteca di Tozzi", «Antologia Vieusseux», a. 18 n.s. (genn.-apr. 2012) n° 52, p. 61-73.
Silvia Tozzi, "Addio ai Cappuccini di Poggio al vento. I luoghi di Federigo Tozzi", «erba d'Arno», (autunno 2012-inverno 2013) n° 130-131, p. 103-108 (poi in «Accademia dei rozzi», a. 20 (dic. 2013) n° 39).
Marco Marchi, "Federigo Tozzi. Ipotesi e documenti", Firenze, Le Lettere, 2015.

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Morotti Laura, 12 dicembre 2008, prima redazione
Spaccasassi Ambra, 23 dicembre 2019, integrazione successiva


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