fondo
Estremi cronologici: 1960 - 2010
Consistenza: scatoloni 5
Storia archivistica: Il fondo archivistico e librario di Claudia Artoni Schlesinger è conservato presso il Centro Aspi - Archivio storico della psicologia italiana dell'Università di Milano-Bicocca, a cui è stato donato nel dicembre 2013 dagli eredi.
L'archivio si trovava originariamente in due stanze dell'abitazione di famiglia, una delle quali adibita a studio della psicoanalista; i fascicoli, ciascuno con l'indicazione del contenuto sulla camicia, erano collocati in armadi e cassetti.
Descrizione: La documentazione, pervenuta all'Aspi in 5 scatoloni e non ancora riordinata, risale grosso modo al cinquantennio 1960-2010 ed è suddivisibile nelle seguenti serie tematiche: Interventi a convegni e seminari; Curricula e documenti personali; Materiale clinico; Memorie e diari personali; Corrispondenza; Materiali di studio e di lavoro (scritti scientifici, relativi prevalentemente al tema delle adozioni, alla "non memoria", alla psicologia del bambino); Attività presso enti e associazioni (Centro milanese di psicoanalisi, Società psicoanalitica italiana, Società italiana di psicologia, Centro Benedetta d'Intino); Materiali a stampa e in fotocopia.
Il fondo librario, invece, comprendente circa 800 volumi, è stato catalogato dalla Biblioteca di ateneo ed è consultabile attraverso il relativo opac.
Siti web:
Aspi - Il censimento degli archivi storici degli psicologi italiani - Da questa pagina è possibile accedere alla descrizione del progetto di censimento, promosso dal centro Aspi-Archivio storico della psicologia italiana in collaborazione con la Direzione Generale Archivi e con la Soprintendenza archivistica per la Lombardia.
La documentazione è stata prodotta da:
Artoni Schlesinger Claudia
La documentazione è conservata da:
Università degli studi di Milano - Bicocca. Aspi - Archivio storico della psicologia italiana
Redazione e revisione:
Regina Marina, 2015/04/07, prima redazione
Zocchi Paola, 2014/01/15, raccolta delle informazioni
Modalità di consultazione:
Dal momento che il materiale clinico (cartelle dei pazienti, appunti delle sedute di analisi, disegni dei bambini analizzati, corrispondenza con i genitori e con i colleghi in merito ai casi clinici) è preponderante rispetto al resto dei documenti, l'archivio è protetto dalla normativa sulla privacy e non è consultabile.