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Badii Gaetano

Massa Marittima 1867 nov. 6 - 1937 set. 3

Intestazioni:
Badii, Gaetano, storico, (Massa Marittima 1867 - Massa Marittima 1937), SIUSA

Gaetano Badii nacque a Massa Marittima il 6 novembre 1867 da Agostino Badii e Marianna Baldini. Il padre aveva combattuto come volontario garibaldino al Volturno e in Tirolo con i fratelli Gaetano e Giovanni.
A causa della povertà della famiglia dovette interrompere la scuola e, appena quattordicenne, nel 1882 entrò a lavorare in miniera (Capanne Vecchie e Fenice) dove si distinse fino a diventare caposervizio. Rimasto orfano del padre morto nel 1885 dovette farsi carico delle tre sorelle Marianna, Caterina e Artemisia e del fratello Mazzini. In quegli anni di lavoro in miniera iniziò la sua intensa attività politica come esponente repubblicano e, questo, gli permise di entrare in contatto con numerose personalità del partito e di partecipare da protagonista alla storia della lotta politica del movimento operaio del bacino massetano e al dibattito ad essa sotteso. L'esperienza politica costituì un aspetto che caratterizzò in modo forte la sua esistenza. Militante mazziniano credeva profondamente nell'emancipazione dell'essere umano. Da autodidatta studiò tenacemente fino ad ottenere il diploma di ragioniere che utilizzò per cambiare la propria posizione economica. Ma, oltre a questo, l'amore per lo studio lo portò soprattutto a sviluppare un vivo interesse per la storia e per la ricerca e ad approfondire le tematiche che più lo appassionavano come, in primo luogo, la celebrazione della storia risorgimentale e dei suoi personaggi, ma anche la ricostruzione del mitico passato minerario del territorio massetano unita all'interesse per gli studi etruschi e alla scoperta di reperti preistorici.
Nel 1889 si sposò con Erminda Conticelli da cui ebbe quattro figli : Pericle, Maria, Aldo e Fidelia. Rimase a lavorare in miniera per più di 20 anni poi, nel 1906, lasciò definitivamente la miniera per aprirsi ad incarichi di tipo amministrativo iniziando a lavorare come archivista economo del Comune di Massa Marittima. Vi rimase per breve tempo occupandosi di varie questioni tra cui il controllo delle escavazioni che la Società belga conduceva sul territorio comunale.
Intanto, l'esperienza vissuta come segretario della Società anonima operaia cooperativa di consumo fin dalla fondazione nel 1892 e nella Banca popolare cooperativa gli avevano permesso di acquisire una notevole competenza nella tecnica cooperativistica che mise in pratica partecipando a vari concorsi. Infatti, nel dic. 1907 ottenne il posto di segretario dirigente della Società cooperativa fra impiegati privati di Trieste, ma aveva superato anche altri concorsi tra cui quello alla direzione dell'Unione cooperative di Pesaro. Fu un periodo intenso alla ricerca di un concreto miglioramento economico che lo portò a vivere, suo malgrado, per alcuni mesi lontano da Massa Marittima. Poi, finalmente, nel 1911 riuscì a trovare una collocazione stabile nella sua città quando vinse il concorso per l'incarico di segretario della Congregazione di carità che, all'epoca, amministrava l'Ospedale di Sant'Andrea e il Ricovero di mendicità . Cessò in quegli anni anche l'impegno di politico attivo che lo aveva tenuto legato a lungo a Massa Marittima, risulta infatti che fu consigliere comunale dal 1892 e assessore dal 1907 al 1910 e consigliere provinciale dal 1905 al 1911.
Sempre nel 1911 fu nominato corrispondente del Comitato nazionale per la storia del Risorgimento italiano per il territorio grossetano.
Fu direttore della Biblioteca comunale e del Museo civico fino alla morte e sarà per giusto riconoscimento della sua benemerita attività che l'amministrazione comunale alla fine gli intitolerà l'istituto. Interventista democratico, per tutto il periodo della guerra partecipò ad ogni iniziativa per l'assistenza civile entrando nelle varie organizzazioni assistenziali, economiche e di propaganda. La guerra lo colpì duramente quando perse il figlio Pericle, volontario caduto il 20 ottobre 1918 in Trentino, una disgrazia che lasciò in lui un segno profondo. Nel 1921 con R. Decreto il Badii fu nominato ispettore onorario per le antichità e l'arte. In questa veste, che gli fu confermata fino al 1933, svolse una intensa attività di promozione di campagne di scavi nel territorio di Massa con interessanti scoperte come le cosiddette "Tane" preistoriche e l'insediamento etrusco intorno al lago dell'Accesa. Apprezzato e stimato dagli studiosi del settore fu membro del Comitato nazionale per i monumenti e scavi e dell'Accademia filologica italiana.
Il Badii entusiasta e infaticabile promotore della storia massetana e uomo di grande impegno civile fu senz'altro un personaggio apprezzato dai suoi concittadini e non solo.
Fu anche promotore della istituzione di una scuola mineraria a Massa Marittima con altri illustri personaggi come Bernardino Lotti o Ettore Socci che più volte presentò la questione in Parlamento. Gli ultimi anni di vita lo videro impegnato come sempre nelle cose che più amava e a cui aveva dedicato l'esistenza. L'impegno nella Biblioteca, le ricerche sulle antiche miniere del territorio, la storia risorgimentale che negli ultimi anni si espresse soprattutto nella importante collaborazione con il Dizionario del Risorgimento diretto da Michele Rosi.
Morì a Massa Marittima il 3 settembre 1937.


Complessi archivistici prodotti:
Badii Gaetano (fondo)


Bibliografia:
Simonetta Soldatini, "Risorgimento nazionale e patria locale. La raccolta documentaria di Gaetano Badii nell'Archivio storico comunale di Massa Marittima. Inventario", Betti editrice, Siena, 2008
G. Caglianone, "Bibliografia massetana: raccolta storico-critica ragionata degli scritti relativi a Massa Marittima e delle opere di scrittori e tipografi massetani (1579-1998)", Massa Marittima, Centro studi storici "A. Gabrielli", 1999
M. SOZZI, "Massa metallifera e la sua scuola mineraria: Gaetano Badii, un manoscritto ritrovato", Massa Marittima, Centro Studi Storici "A. Gabrielli", 1993

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Soldatini Simonetta, prima redazione


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